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Milano : Guanda, 2016
Abstract: Juan Belmonte, ex guerrigliero cileno che ha combattuto contro il regime di Pinochet, da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare, assistendo la sua compagna, che non si è mai ripresa dalle torture subite dopo il colpo di stato. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. Solo lui può impedire che bande di mercenari dell'Est europeo liberino dal carcere Misha Krasnov, ultimo discendente di una famiglia di cosacchi riparati in Cile dopo la Seconda guerra mondiale, ed ex ufficiale dell'esercito cileno al servizio di Pinochet. Belmonte infatti è un grande esperto di guerra sotterranea e, soprattutto, ha un ottimo motivo per volere che Krasnov sconti il giusto ergastolo: un motivo strettamente personale...
Moderators: Valentina Tosi
24 gennaio 2017 alle 15:50
L'ultimo lavoro di Sepulveda è un libro che vuole raccontare di un'epoca passata, di guerra fredda, dei regimi che hanno insanguinato il Sud America ed in particolare il Cile. Si parla soprattutto di guerriglieri mercenari. Il protagonista infatti era stato addestrato nell'ex Unione Sovietica e viene contattato per un lavoro sotto traccia. Non può rifiutare per via del suo passato che continua a perseguitarlo e la storia segue una piega abbastanza scontata. Il ritmo del libro infatti è abbastanza lento e questo è l'appunto negativo che posso muovere, però l'autore riesce a far entrare chi legge nel mistero delle operazioni segrete, nelle spy story e nell'animo turbolento di chi lavora sempre sul filo del rasoio.
Quindi la scrittura è degna di un autore come Sepulveda, la trama forse poteva offrire qualcosa in più.
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