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Milano : Longanesi, 2016
Abstract: Sessantenne erudito e solitario, Jakop è un ex ricercatore dell'università di Oslo, studioso di linguistica. Non ha figli né parenti e ha una moglie che lo ha lasciato ma con la quale ha continuato a vedersi a lungo per il semplice fatto che condividevano una Toyota Corolla. Ha un solo amico, Pelle, che forse non è del tutto estraneo ai fatti che hanno segnato la fine del suo matrimonio. Jakop è un uomo solitario ma non si sente mai solo, perché si tiene occupato con un'attività che gli riempie le giornate e la vita: ama partecipare ai funerali, mischiarsi tra la folla degli amici e dei parenti e raccontare aneddoti e ricordi sulla vita del defunto che commuovono le persone presenti. Finché un giorno, a uno dei tanti funerali cui prende parte, Jakop conosce Agnes...
Moderators: Valentina Tosi
24 gennaio 2017 alle 16:04
Ho letto molti dei libri di Gaarder, alcuni davvero coinvolgenti come "la ragazza delle arance" o "l'enigma del solitario".
Non posso dire altrettanto di questo romanzo, ma è chiaro che questo non è un libro per amanti dell'azione.
A regnare è la profonda solitudine del protagonista che nella sua vita non è in grado di crearsi un vero rapporto di coppia e una famiglia perciò cerca di mischiarsi ad altri gruppi familiari proprio in occasioni di cerimonie funebri che nella tradizione nordica ed anglosassone ricordano il defunto con banchetti desueti nella cultura latina.
Jakob in particolare ritrova spesso la famiglia di un suo ex professore universitario e fra i vari parenti e conoscenti incontra il vero amore che nel testo non sarai mai completamente espresso, ma sembra donargli stabilità ed equilibrio.
Non metterei questo libro fra i preferiti, però mi ha permesso di conoscere tradizioni e territori molto diversi dai nostri che esprimono fascino. Una lettura un po' lenta e sentimentale.
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