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Milano : Rizzoli, 1995
Abstract: Anni Trenta: un uomo, un giovane scienziato ebreo di cui due sorellastre, Isabella e Margot, sono entrambe innamorate. La serenità di un tranquillo rifugio in Svizzera non riesce a cancellare gli orrori della guerra e delle persecuzioni razziali, né a evitare una violenta ribellione contro il ricatto, una scomparsa misteriosa e un epilogo che è un sorprendente antefatto.
Moderators: Valentina Tosi
12 novembre 2019 alle 17:15
Letto il mese scorso per il circolo di lettura di Cerese. Non sono riuscito a finirlo, ragion per cui, è ovvio che non mi sia piaciuto. Ho trovato la scrittura molto lenta e noiosa. L'autrice Rosetta Loy si sofferma molto sulle descrizioni dei personaggi e degli ambienti dove è ambientata la storia, ma all'inizio non fornisce una traccia al lettore e la storia è molto frammentaria con continui salti temporali per cui non sono riuscito a trovare un senso di dove volesse portarci l'autore.
Il libro è ambientato durante la seconda guerra mondiale in Svizzera e racconta una storia di amore conteso fra due sorelle. L'uomo però è un rifugiato ebreo, un clandestino e la storia prenderà una piega tragica.
Interessante è l'ambientazione fra le montagne svizzere dove i cannoni degli eserciti si sentono in lontananza, con suoni ovattati, ma comunque influenzano la vita anche in quei luoghi.
Credo sia un libro che richieda una lettura dedicata e non frammentaria come lo è attualmente la mia, magari con più pazienza avrei apprezzato di più questo lavoro.
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