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Morsa di ghiaccio
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Cussler, Clive <1931-2020> - Cussler, Dirk <1961->

Morsa di ghiaccio

Milano : Longanesi, [2010]

Abstract: Una scoperta rivoluzionaria che potrebbe combattere efficacemente il riscaldamento globale, una serie di morti improvvise al largo della costa canadese del Pacifico, alcuni incidenti diplomatici al confine tra Stati Uniti e Canada che rischiano di portare a un conflitto... Il direttore della NUMA, Dirk Pitt, e i suoi due figli, i gemelli Dirk jr. e Summer, hanno ben ragione di sospettare che ci sia un elemento in comune fra tutti questi avvenimenti, ma sono anche consapevoli di avere poco tempo prima che la situazione precipiti, trascinando anche loro nel disastro. L'unica traccia in loro possesso, un misterioso minerale che potrebbe essere la chiave di volta per risolvere il problema del riscaldamento globale, ma tutti quelli che vengono in contatto con esso finiscono per impazzire.

Moderators: Valentina Tosi

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Il caldo estivo mi ha imposto la necessità di restare in casa al fresco del climatizzatore, ma, se in questo modo la temperatura era accettabile, per non dire gradevole, restava il problema di come trascorrere il tempo. Rimanere ore e ore davanti allo allo schermo del personal computer non mi attirava, mentre sembrava, e lo era, una soluzione migliore la lettura di qualche libro. Sorgeva però impellente una domanda: cosa leggere? L’opera di qualche mostro sacro, un testo di saggistica letteraria o storica? Con il caldo non si ha molta voglia di porsi dei quesiti, di fermarsi a riflettere, e allora meglio una lettura d’evasione. Non è un caso poi se la mia scelta è caduta su Morsa di ghiaccio, di un autore noto e prolifico per i romanzi d’avventura, perché il titolo e la trama richiamano inevitabilmente atmosfere che vanno ben oltre la frescura e se anche si tratta di sensazioni di freddo, non corrispondenti quindi alla realtà, leggere di qualcosa di ambientato al circolo polare artico, o nei suoi pressi, sembrava benaugurale, visto invece il caldo opprimente di quei giorni.
Ciò premesso e considerato che non chiedevo di più di qualche ora di evasione Morsa di ghiaccio ha rsposto alle mie aspettative, con una vicenda che parte da lontano, addirittura nel XIX secolo per giungere quasi ai giorni nostri, in cui mistero, azione, fantasia al massimo, temi ecologici si mescolano per servire un piatto di bell’aspetto, anche se poco saporito. Sì, perché se consideriamo che la verosimiglianza della trama è quanto mai labile, la semplicità nel descrivere i protagonisti (o tutti buoni, o tutti cattivi) e un certo ritmo letargico nella prima parte sono le basi per un giudizio che tiene necessariamente conto solo della capacità del libro di concedere un po’ di svago e nulla più. Non è che Clusser sia un narratore da due soldi, ma, dato che ha al suo attivo ben 88 progetti editoriali a suo nome, che sono tanti pur considerando la sua non certo breve esistenza (è vissuto 88 anni e qualche mese), inevitabilmente ha finito per ricorrere a un clichè, a una struttura collaudata, anche se alla fin fine ripetitiva.
Probabilmente non aspirava a riconoscimenti di grande prestigio, ma gli bastava vivere bene dei proventi della sua attività, il che di fatto ha impedito che ci fossero evoluzioni nello stile, ricorrendo infatti l’autore a soluzioni vincenti, ma non di certo originali. Così anche in Morsa di ghiaccio, dove addirittura si rischia un conflitto fra Stati Uniti e Canada per colpa di un magnate che al denaro e al potere sacrifica tutto, quando gli immancabili eroi sono prossimi a essere sconfitti ecco che arriva la carica del settimo cavalleggeri, che ha l’aspetto di un sottomarino nucleare battente la bandiera a stelle e strisce. Per quanto ovvio il cattivo di turno, un feroce killer al servizio del magnate, verrà sconfitto e anche il mandante di tanti omicidi farà una fine collegata a una delle sue attività (lo stoccaggio dell’anidride carbonica). E la ricerca del rutenio, il metallo catalizzatore di una reazione del biossido stesso che tanto contribuirebbe alla soluzione dei problemi ecologici come finirà? Non lo dico, sta al lettore scoprirlo, altrimenti il ritmo più veloce della seconda parte e la suspense più accentuata finirebbero con il perdere di valore.
E sempre in termini di valore, anzi di valutazioni, il mio giudizio dell’opera è che si tratta di un libro idoneo a far trascorrere, senza tanti affaticamenti mentali, alcune ore; è inutile chiedere di più, perché è tutto quello che può offrire e comunque riesce nello scopo.

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