Community » Forum » Recensioni

Fratelli nella notte
3 1 0
Cavina, Cristiano <1974->

Fratelli nella notte

Milano : Feltrinelli, 2017

Abstract: Mario è un giovane contadino romagnolo, semplice e mite. Non ha sogni nè desideri e accetta con atavica rassegnazione la dura vita di lavoro e fatica che il destino gli ha assegnato. La sua esistenza procede così, nella ciclicità dell'alternarsi delle stagioni. Al compimento dei diciotto anni Mario riceve, con spavento, la cartolina di leva della Repubblica sociale: è il 1944, e per paura delle armi si sottrae all'arruolamento. Si rifugia prima da alcuni lontani parenti, aiutandoli nei lavori più pesanti in cambio dell'ospitalità, quindi si unisce alla 36esima brigata Garibaldi...

Moderators: Valentina Tosi

52 Visite, 1 Messaggi

Cavina ha inteso mettere nero su bianco una vicenda familiare, che ha come teatro principale la fine del 1944 presso la linea Gotica, dove Mario, poco più che un ragazzo, partigiano, ferito gravemente all’addome viene salvato dal fratello maggiore che fra mille difficoltà e rischi lo porta in una villa dove verrà curato. I due non si parlavano da tempo, senza particolari motivi, ma per certo ormai si ignoravano. La trama, pur interessante, è opportunamente integrata con salti temporali all’epoca successiva, più vicina ai giorni nostri, ed è un espediente utile per chiarire i rapporti fra i due fratelli, con uno, il maggiore d’età, legato visceralmente alla terra e che si imbarca in conduzione di aziende agricole che regolarmente vanno male. Pieno di debiti, chiede in prestito dei soldi al fratello minore, che acconsente, memore della salvezza raggiunta grazie al suo soccorso.
E’ un romanzo breve e non potrebbe del resto essere più lungo visto che si narra di una particolare vicenda familiare, una storia a cui Cavina doveva tenere molto, anche perché, in un mondo rurale dove si spendono poche parole se non quelle strettamente necessarie, con individui che ignorano che cosa significhi un dialogo, qualcuno doveva pur narrare di un fatto di per sé non eclatante, ma che nel quadro generale di una guerra partigiana dava smalto al ferito e al soccorritore.
La parte migliore del libro è appunto quella dove si parla di questa fuga per la salvezza, tanto che sembra di vedere i due fratelli che arrancano nei boschi, con il più grande che porta spesso sulle spalle il più giovane, uno sforzo notevole e con il pericolo costante di essere intercettati o dai tedeschi o dalla Guardia Nazionale Repubblicana.
Quando si sposta versoi i giorni nostri predomina invece la figura del fratello maggiore, un uomo scontroso, probabilmente anche in preda all’ira per i suoi continui insuccessi, cornificatore incallito, insomma quello che non si potrebbe definire uno dei migliori soggetti, e con lui si arriverà alla fine del romanzo, che riserverà una sorpresa, che non intendo ovviamente svelare.
Fratelli nella notte non è certo un capolavoro, ma un libro onesto, un lavoro più artigianale che artistico, il che non toglie che sia di gradevole lettura.

  • «
  • 1
  • »

1046 Messaggi in 1009 Discussioni di 134 utenti

Attualmente online: Ci sono 10 utenti online