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Roma : Elliot, 2011
Abstract: La vicenda di Esperia, donna instancabile e pignola che perde man mano la memoria e la tradizionale efficienza, è raccontata dalla figlia costretta a fare i conti con il passato per ricostruire la storia della madre. Il romanzo è quindi anche una riflessione spesso amara e malinconica sull'influenza delle proprie radici, cui non si riesce a sfuggire. Ma che non devono diventare un alibi per rassegnarsi a certi sentimenti. [Cecilia Bovi - Biblioteca di Porto Mantovano]
Moderators: Valentina Tosi
8 maggio 2014 alle 12:54
1-Mi occupo di lei, sono una figlia sufficientemente buona.
2-Le cose hanno bisogno dell’uomo per durare.
3-Il papà che rompeva la neve.
4-Sediamo accanto zitte, ora, si è ritirata. Mi addentro lo sento, vado a prendermi la vastità del suo vuoto.
Commento di Graziana-BiblioTè-
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