Foto di Thilipen Rave Kumar da Pexel
Raccontare della morte è molto difficile a tutte le età. Quando diventa indispensabile doverlo fare con i più piccoli, questo ci impone di affrontare la realtà del distacco definitivo e del conseguente dolore della perdita di chi si ama. Offrire con convinzione risposte chiare a degli interlocutori che, benché giovani, possano comprendere perfettamente ciò che è accaduto e se noi siamo in grado di dar loro risposte chiare e, almeno al momento, esaurienti, è un ostacolo che deve essere affrontato coinvolgendoli nel processo di cambiamento che inevitabilmente la perdita determina. A questo scopo, tra i più validi aiuti, vi è l'importanza della lettura di testi specifici in grado di aprire dialoghi con i bambini e permettere al concetto di morte di iniziare a strutturarsi sin dai più piccoli perché diventino adulti più maturi e consapevoli. Il racconto, anche attraverso le illustrazioni, offre l'opportunità di stabilire vie di comunicazione importanti affinché i bambini siano stimolati a raccontare e partecipare a loro volta, con l'espressione delle proprie emozioni, alle vicende in cui sono coinvolti i protagonisti delle narrazioni. La lettura è un mezzo fondamentale per acquisire la consapevolezza della vita e della sua fine, sia che si tratti della vita umana che di quella di un animale; uno strumento prezioso per affrontare i problemi prefigurandone le possibili soluzioni con un approccio educativo che ha come obiettivo quello di condividere e imparare quali siano le emozioni, anche quelle più dolorose, che dovranno essere percorse per il "viaggio" verso la serenità.
In collaborazione con Elena Alfonsi (Associazione Culturale Aretè) e con Alla fine dei conti: riflessini sulla vita e sulla morte.