Risultati delle votazioni 2018

GIURIA POPOLARE

MARCO BALZANO, Resto qui  

Einaudi

544 su 125 votanti

LORENZO MARONE, Un ragazzo normale

Feltrinelli 475

DAVIDE ENIA, Appunti per un naufragio

Sellerio 412
ERALDO AFFINATI, Tutti i nomi del mondo Mondadori

327

DARIO VOLTOLINI, Pacific palisades Einaudi 267

 

GIURIA GIOVANI

LORENZO MARONE, Un ragazzo normale Feltrinelli 116 su 30 votanti
MARCO BALZANO, Resto qui  Einaudi

113

 DAVIDE ENIA, Appunti per un naufragio Sellerio

98

 ERALDO AFFINATI, Tutti i nomi del mondo Mondadori

93

DARIO VOLTOLINI, Pacific palisades Einaudi

66

Trovati 5 documenti.

Tutti i nomi del mondo
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Materiale linguistico moderno

Affinati, Eraldo <1956->

Tutti i nomi del mondo : romanzo / Eraldo Affinati

Mondadori, 2018

Abstract: Fare l'appello delle persone che abbiamo incontrato nella nostra vita, capire in quale senso sono state importanti e perché hanno lasciato un marchio indelebile: l'insegnante protagonista di questo romanzo compie un gesto consapevolmente rischioso che tuttavia lui sente necessario, quasi ineludibile. Ad accompagnarlo nell'impresa, con l'ingenua volontà di proteggerlo, per fortuna c'è Ottavio, suo ex alunno ripetente che si esprime soltanto in romanesco. Rispondono ventisei nomi, quante sono le lettere dell'alfabeto: individui provenienti da ogni parte del mondo, giovani profughi, antichi amici dispersi, nonni paterni e materni, adolescenti pieni di speranza, a volte sventurati. Alcuni, sopravvissuti a guerre e carestie, vivono fra noi; altri, che lasciano intravedere, insieme a un passato lancinante, vicende legate alla storia della Resistenza italiana, parlano da un oltre. Gli interlocutori, convocati al Colle Oppio di Roma, registrano la loro presenza in una scuola di lingua per immigrati, chiamata Penny Wirton, dove frattanto continua a scorrere tumultuoso il fiume d'umanità dolente che tutti ben riconosciamo. Ognuno racconta l'avventura in cui è impegnato. Ne scaturisce un'originale riflessione corale sull'epoca che stiamo attraversando, scrutinata nel filtro di un'esperienza intima e personale. La vocazione pedagogica di Eraldo Affinati la ritroviamo qui, in questo straordinario libro che parla dell’umanità in modo originale. "Tutti i nomi del mondo" vede protagonista un insegnante che cerca di rispondere a domande filosofiche, e in un certo senso totali, della vita. A cosa serve incontrare altri esseri umani? Che cosa ci porta questa conoscenza e dove ci conduce? Ad aiutarlo a rispondere a questi quesiti c’è Ottavio, un ragazzo ripetente che sa parlare solo in dialetto romano e che però ha già acquisito una sua filosofia di vita che per molti potrebbe essere discutibile. Il suo insegnante proverà così a fargli cambiare idea, ribaltando i pensieri finora acquisiti dalla società e da un sistema scolastico troppo standardizzato. Lo farà con un viaggio nella storia e nel mondo, ripescando ventisei nomi che hanno in qualche modo cambiato la sua esistenza: nonni, uomini che hanno combattuto la Resistenza, giovani allievi che devono ancora formare il loro pensiero, antichi amici che nel tempo si sono persi all’orizzonte, ma che qualcosa di profondo hanno lasciato fino ai profughi che cercano una casa e soprattutto un rifugio sicuro da tutto.

Resto qui
4 0 0
Materiale linguistico moderno

Balzano, Marco <1978->

Resto qui / Marco Balzano

Einaudi, 2018

Abstract: Quando arriva la guerra o l'inondazione, la gente scappa. La gente, non Trina. Caparbia come il paese di confine in cui è cresciuta, sa opporsi ai fascisti che le impediscono di fare la maestra. Non ha paura di fuggire sulle montagne col marito disertore. E quando le acque della diga stanno per sommergere i campi e le case, si difende con ciò che nessuno le potrà mai togliere: le parole. L'acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale si trovano i resti del paese di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua materna è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora, per non perdere la propria identità, non resta che provare a raccontare. Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle, nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte. Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E cosí, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all'improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l'altro, la costruzione della diga che inonderà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.

Appunti per un naufragio
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Materiale linguistico moderno

Enia, Davide <1974->

Appunti per un naufragio / Davide Enia

Palermo : Sellerio, 2017

Abstract: Un padre e un figlio guardano la storia svolgersi davanti a loro, nel mare di Lampedusa. «Appunti per un naufragio è un romanzo. Racconta ciò che sta accadendo nel Mediterraneo – le traversate, i soccorsi, gli approdi, le morti – parla del rapporto tra me e mio padre e affronta la malattia di mio zio, suo fratello». Lampedusa, da lepas, lo scoglio eroso dalla furia degli elementi, che resiste nella vastità del mare aperto. Oppure Lampedusa da lampas, la fiaccola che risplende nel buio, che sconfigge l’oscurità. Su questa isola protesa a sud, tra Africa e Europa, Davide Enia guarda in faccia chi arriva e chi attende, e narra la storia di un naufragio individuale e collettivo. Da un lato una moltitudine in movimento, che attraversa intere nazioni e poi il Mar Mediterraneo, in condizioni al di là di ogni immaginazione. Dall’altro, a cercare di accoglierla, un pugno di uomini e donne sul confine di un’epoca e di un continente. Nel mezzo si è posto l’autore stesso, per raccontare la scoperta di ciò che accade davvero in mare e in terra, e il fallimento delle parole che si inabissano nel tentativo di comprendere i paradossi del presente. A partire da una forte esperienza, dal toccare con mano la disumana tragedia degli sbarchi, Enia dà voce ai volontari, agli amici d’infanzia, alle testimonianze dei ragazzi che approdano miracolosamente sull’isola. E mette a nudo le conseguenze emotive di questa realtà toccante e sconcertante, soprattutto nel rapporto con il padre, medico da poco in pensione, che accetta di recarsi con lui a Lampedusa. Ritrovarsi assieme a testimoniare il dolore pubblico di quelli che approdano e di coloro che li salvano dalla morte, accanto a quello privato della malattia dello zio, li spinge a reinventare un rapporto, a forgiare un nuovo e inedito dialogo che si sostituisce ai silenzi del passato. «Ho frequentato Lampedusa per anni. Ho visto sbarcarvi qualche migliaio di persone, ho incontrato il personale medico e gli uomini della Guardia Costiera, ho mangiato a casa dei residenti, sono uscito in barca con i pescatori, ho ascoltato ragazzi sopravvissuti alla traversata e ho dialogato con i testimoni diretti». In Appunti per un naufragio emerge la vera storia di persone accomunate dall’esperienza della fragilità della vita, che come una rivelazione spinge ognuno verso un nuovo approdo, verso l’ascolto e la scoperta dell’altro.

Un ragazzo normale
5 0 0
Materiale linguistico moderno

Marone, Lorenzo <1974->

Un ragazzo normale / Lorenzo Marone

Feltrinelli, 2018

Abstract: Ha dodici anni, Domenico, detto Mimì. Vive nel quartiere del Vomero con la sua famiglia di sette persone – due genitori, due nonni, una sorella più grande e uno zio – in un bilocale di pochi metri quadrati dove puoi avere un po' di privacy solo se ti rinchiudi in bagno. Ma a lui va bene così, perché l'aria e la libertà le ha trovate nei libri di avventura e nei fumetti di supereroi che legge fin da piccolo e che gli hanno insegnato a sognare e a lasciare libera l'immaginazione. Ha tantissime passioni: ama cercare paroloni strani sul vocabolario da usare per far colpo sugli altri; ama le grandi imprese spaziali e gli uomini che le hanno compiute; ama le avventure di Jim Hawkins e la forza di volontà del ragazzino di Karate Kid; e ama Viola, la sua vicina di casa. Nella sua vita tutto procede con tranquillità, senza colpi di scena o grandi cambiamenti. Fino al 1985. Mentre gli italiani trascorrono le serate guardando Pippo Baudo in tv e i napoletani festeggiano l'arrivo ufficiale di Maradona nel Napoli, Mimì incontra Sasà, un ragazzino che sogna di diventare un calciatore e che diventerà il suo più grande amico. Passeranno insieme giornate intere, giocheranno a pallone per strada, scopriranno il gusto di commettere piccole bravate e inizieranno a muovere i primi passi verso l’adolescenza. Ha venticinque anni, guida una Mehari verde, se ne va in giro con un taccuino e una biro, ed è un eroe. Almeno agli occhi di Mimì. Perché Giancarlo è un giornalista che non ha paura di indagare, di portare alla luce i segreti della camorra e metterli nero su bianco. Se lo chiedete a lui vi dirà che non è vero che è un eroe – non ha nemmeno i bicipiti – e che gli eroi nemmeno esistono. Ma a Mimì basta sapere che Giancarlo sta combattendo contro i cattivi e che non ha paura di niente per prenderlo come modello da seguire ed essere felice ogni volta che lo incontra. Giancarlo è esistito davvero. È Giancarlo Siani, ed è morto per mano della camorra proprio nel settembre di quel 1985, con il corpo pieno di proiettili e i suoi ventisei anni compiuti da poco che scivolano via.

Pacific Palisades
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Materiale linguistico moderno

Voltolini, Dario <1959->

Pacific Palisades / Dario Voltolini

Torino : Einaudi, 2017

L'Arcipelago Einaudi ; 233

Abstract: L'idea è tanto semplice quanto forte: esiste uno scambio di amore e di dolore tra noi e il mondo, tra noi e gli altri, e questo scambio avviene attraverso il muro che ognuno di noi è. Un baluardo che è anche una valvola, un filtro: una palizzata pacifica. Dario Voltolini ha scelto la forma del racconto in versi per compiere insieme a chi legge un viaggio intimo e universale nel tempo e tra le parole. Convocando sulla pagina le persone a lui più care e le loro storie, Voltolini ha immaginato un dialogo tra i vivi e coloro che non lo sono più, facendo emergere una prospettiva nuova: ognuno di noi custodisce dentro di sé, insieme al proprio passato, anche - forse soprattutto - quello di chi ci ha preceduto. Da questo testo, Romaeuropa Festival porterà nei teatri un reading con le musiche di Nicola Tescari diretto e interpretato da Alessandro Baricco.