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× Classe "A N 8-3 THR"
× Nomi Camilleri, Andrea <1925-2019>
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× Data 2007
× Data 2015
× Data 2017
× Paese Regno Unito

Trovati 27 documenti.

L'altro capo del filo
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

L'altro capo del filo / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2016

Abstract: La nuova indagine del commissario Montalbano. A Vigàta si susseguono gli arrivi di migranti e tutto il paese è coinvolto nel dare aiuto. Il commissario e i suoi uomini non si risparmiano. Poi una notte mentre Montalbano è al porto per il consumarsi di una ennesima tragedia del mare, un’altra tragedia lo trascina via dal molo: nella più rinomata sartoria del paese è stata ritrovata la sarta Elena trucidata a colpi di forbici. Una pagina tira l’altra. Eppure la lettura non può che scorrere con lentezza. C’è troppo dolore, c’è troppa disperazione, nel paesaggio di realtà che si va ad attraversare. Il mare è diventato una enorme fossa comune, il teatro acquatile di una immane tragedia di naufraghi: il quadrante acheronteo di violenze, lo specchio deforme attraversato dai fantasmi di quanti hanno sperato nella salvezza della fuga, sebbene pagata con la spoliazione e con gli abusi, con l’urlo raggelato delle madri e il pianto muto dei bambini che non sanno come decifrare l’orrore che si è disegnato nei loro occhi. Con quanta velocità è concesso di leggere la lentezza della sacra rappresentazione dell’esodo di una umanità straziata, tradita dalla storia e offesa dalle politiche del sospetto e dell’egoismo? A Vigàta, Montalbano è impegnato nella gestione degli sbarchi, nei soccorsi ai migranti, nello smascheramento degli scafisti. Ha la collaborazione del commissariato, di vari volontari, e di due traduttori di madrelingua. Si prodigano tutti. Si sacrificano, tra tenacia e spossatezza. Catarella si intenerisce, si infervora, e mette a disposizione delle operazioni caritatevoli la sua innocente quanto fragorosa rusticità. Il lettore procede, compunto, con il passo del pellegrino. E non si accorge che dietro le pagine si sta armando un romanzo perfettamente misterioso. Persino Montalbano viene colto di sorpresa. L’arrivo felpato del delitto gli dà il soprassalto. Si ritrova all’improvviso con un «gomitolo» in mano, inestricabile, che pretende di interagire con i suoi sogni abitati in quei giorni da gatti arruffati, pronti alla zampata, o che con negligente sicurezza giocano a liberare il bandolo di una palla di filo. In questo romanzo, che sempre più illividisce, anche gli oggetti stanno in agguato. E i dettagli appaiono foschi; e tali da darsi in associazioni del tutto imprevedibili. È stata trucidata una sarta, vedova, che la comunità vigatese rispetta per la sua bellezza portata con garbo e semplicità; e per la misurata riservatezza della sua vita. Ha avuto sì amori clandestini, ma placidi e sommessi, contornati di tenace amicizia o di domestica cordialità. Lo sgomento è generale. Persino l’ispido medico legale, Pasquano, si ammorbidisce davanti a un omicidio così inspiegabile. Montalbano si isola nell’architettura di silenzio del luogo del delitto. Stenta ad afferrare un’intuizione, che scivolosa gli serpeggia nel pensiero. Stenografa mentalmente le sue sensazioni. Le ricompone in uno spettacolo mentale che fa scorrere come un film. Agguanta alla fine la supposizione. Le reliquie, sopravvissute al passaggio tumultuoso dell’ombra assassina, portano all’evidenza di quel sudario di memorie dentro il quale la vittima si era cucita in complicata e generosa solitudine; e conducono alla soluzione del giallo.

Noli me tangere
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Noli me tangere : romanzo / Andrea Camilleri

Milano : Mondadori, 2016

Abstract: Laura è giovane, bella e molto amata. Ha sposato un famoso scrittore che la venera, lei stessa scrive, va a teatro, è un'esperta storica dell'arte. È capace di concedersi emozioni intense con altri uomini, quando lo desidera, senza farsi travolgere dal senso di colpa. È generosa di sé e delle proprie ricchezze. Ma, in certi momenti, su di lei cala un cono d'ombra. "Ho il ghibli" dice, secondo l'immagine evocata da uno dei suoi amanti: perché davvero è come se si alzasse nel suo cuore il temibile vento del deserto, che la prostra e la costringe a giorni di reclusione durante i quali nessuno deve azzardarsi a toccarla. Poi torna la bonaccia, e Laura è di nuovo la donna volubile ma anche luminosa che tutti ammirano. Fino a che, una notte, Laura scompare. Incontrando chi l'ha conosciuta, il commissario Maurizi - uomo colto e fine indagatore dell'animo umano - capirà che di Laura, come di una divinità antica, ognuno ricorda un volto diverso. Al primo sguardo sembra una donna facile, che non vuole perdere una sola occasione. E invece le tracce che portano a lei sono quelle invisibili lasciate dalle domande che si è posta senza tregua, dalla tensione bruciante nascosta in ogni suo gesto... proprio come nel movimento dei corpi al centro dell'affresco del Beato Angelico che Laura stessa aveva saputo interpretare con una intuizione straordinaria, quello dedicato alle parole che Gesù dice a Maria Maddalena dopo essere risorto: Noli me tangere, non toccarmi.

L'altro capo del filo
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

L'altro capo del filo / Andrea Camilleri

Milano : Mondolibri, 2016

Abstract: La nuova indagine del commissario Montalbano. A Vigàta si susseguono gli arrivi di migranti e tutto il paese è coinvolto nel dare aiuto. Il commissario e i suoi uomini non si risparmiano. Poi una notte mentre Montalbano è al porto per il consumarsi di una ennesima tragedia del mare, un’altra tragedia lo trascina via dal molo: nella più rinomata sartoria del paese è stata ritrovata la sarta Elena trucidata a colpi di forbici. Una pagina tira l’altra. Eppure la lettura non può che scorrere con lentezza. C’è troppo dolore, c’è troppa disperazione, nel paesaggio di realtà che si va ad attraversare. Il mare è diventato una enorme fossa comune, il teatro acquatile di una immane tragedia di naufraghi: il quadrante acheronteo di violenze, lo specchio deforme attraversato dai fantasmi di quanti hanno sperato nella salvezza della fuga, sebbene pagata con la spoliazione e con gli abusi, con l’urlo raggelato delle madri e il pianto muto dei bambini che non sanno come decifrare l’orrore che si è disegnato nei loro occhi. Con quanta velocità è concesso di leggere la lentezza della sacra rappresentazione dell’esodo di una umanità straziata, tradita dalla storia e offesa dalle politiche del sospetto e dell’egoismo? A Vigàta, Montalbano è impegnato nella gestione degli sbarchi, nei soccorsi ai migranti, nello smascheramento degli scafisti. Ha la collaborazione del commissariato, di vari volontari, e di due traduttori di madrelingua. Si prodigano tutti. Si sacrificano, tra tenacia e spossatezza. Catarella si intenerisce, si infervora, e mette a disposizione delle operazioni caritatevoli la sua innocente quanto fragorosa rusticità. Il lettore procede, compunto, con il passo del pellegrino. E non si accorge che dietro le pagine si sta armando un romanzo perfettamente misterioso. Persino Montalbano viene colto di sorpresa. L’arrivo felpato del delitto gli dà il soprassalto. Si ritrova all’improvviso con un «gomitolo» in mano, inestricabile, che pretende di interagire con i suoi sogni abitati in quei giorni da gatti arruffati, pronti alla zampata, o che con negligente sicurezza giocano a liberare il bandolo di una palla di filo. In questo romanzo, che sempre più illividisce, anche gli oggetti stanno in agguato. E i dettagli appaiono foschi; e tali da darsi in associazioni del tutto imprevedibili. È stata trucidata una sarta, vedova, che la comunità vigatese rispetta per la sua bellezza portata con garbo e semplicità; e per la misurata riservatezza della sua vita. Ha avuto sì amori clandestini, ma placidi e sommessi, contornati di tenace amicizia o di domestica cordialità. Lo sgomento è generale. Persino l’ispido medico legale, Pasquano, si ammorbidisce davanti a un omicidio così inspiegabile. Montalbano si isola nell’architettura di silenzio del luogo del delitto. Stenta ad afferrare un’intuizione, che scivolosa gli serpeggia nel pensiero. Stenografa mentalmente le sue sensazioni. Le ricompone in uno spettacolo mentale che fa scorrere come un film. Agguanta alla fine la supposizione. Le reliquie, sopravvissute al passaggio tumultuoso dell’ombra assassina, portano all’evidenza di quel sudario di memorie dentro il quale la vittima si era cucita in complicata e generosa solitudine; e conducono alla soluzione del giallo.

Un covo di vipere
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Un covo di vipere / Andrea Camilleri

Milano : Mondolibri, 2014

La piramide di fango
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La piramide di fango / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2014

Abstract: In Una lama di luce avevamo lasciato Montalbano e Livia sconvolti per la fine di François, il protagonista del Ladro di merendine, il bambino che Livia avrebbe voluto adottare. Livia non si è mossa da Boccadasse e nelle lunghe telefonate con Salvo mostra tutta la sua prostrazione, ma in un’alba livida la telefonata di Fazio interrompe il sogno angoscioso di Montalbano per trascinarlo in una nuova indagine. Sono giorni di pioggia a Vigàta, quegli acquazzoni violenti e persistenti che non danno requie, fiumane d’acqua scatenata che travolgono case e terreni lasciando dietro di sé un mare di fango. È in una di queste giornate che un uomo, Giugiù Nicotra, viene trovato morto in un cantiere, mezzo nudo, colpito da un proiettile alle spalle. Aveva cercato scampo in una specie di galleria formata da grossi tubi per la costruzione di condotte d’acqua. L’indagine parte lenta e scivolosa, ma ben presto ogni indizio, ogni personaggio, conduce al mondo dei cantieri e degli appalti pubblici. Un mondo non meno viscido e fangoso della melma di cui ogni cantiere è ricoperto. Districandosi tra tutto quel fango nel quale «sguazzariano» costruttori, ditte, funzionari pubblici, una cosa Montalbano non riesce a togliersi dalla testa: che Nicotra, il morto, andando a morire dentro alla galleria, avesse voluto comunicare qualche cosa. «Lei poco fa ha detto una parola, piramide. E a me è tornato in mente… Sa che dentro alla piramide di Cheope nessuno per lungo tempo ci è potuto entrare perché non si riusciva a scoprire l’accesso? Poi qualcuno ha rotto gli indugi e ha praticato un foro nella parete, foro non autorizzato dai custodi della piramide. Ma così anche i custodi, che fino a quel momento erano stati costretti a starsene fuori, poterono penetrare all’interno».

Un covo di vipere
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Un covo di vipere / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2013

Capodanno in giallo
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Materiale linguistico moderno

Capodanno in giallo / Esmahan Aykol ... [et al.]

Palermo : Sellerio, 2012

Abstract: Gli investigatori più popolari dei gialli Sellerio e il Capodanno. La sfida, o la scommessa è quella di provare la personalità dei protagonisti: quanto sono capaci, per così dire, di una vita autonoma in cui la realtà della loro esistenza non sia solo lo sfondo delle imprese criminologiche. I racconti di questa raccolta hanno per protagonisti alcuni degli investigatori più popolari dei gialli Sellerio, e precisamente: Salvo Montalbano da Vigàta, il commissario di Andrea Camilleri; il pensionato Amedeo Consonni, il dilettante del crimine che agisce nella Casa di Ringhiera immaginata da Francesco Recami; Rocco Schiavone, poliziotto tormentato dei noir di Antonio Manzini; Kati Hirschel, libraia turco-tedesca che ne combina di tutti i colori qui e là per la fascinosa Istanbul, venuta dalla penna della scrittrice turca Esmahan Aykol; l'elettrotecnico Enzo Baiamonte che risolve delitti di quartiere nella Palermo di Gian Mauro Costa; Massimo il Barrista del BarLume, investigatore dalla linguaccia pronta del toscano (e si vede) Marco Malvaldi. Eroi che in questo volume animano con le loro storie una specie di officina di scrittura.

Una voce di notte
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Una voce di notte / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2012

Abstract: Tutto congiura perché Montalbano prenda atto del proprio compleanno e, bravando e brontolando, si lasci ferire dalla ruvida evidenza dei suoi cinquantotto anni. Soliloquista e monologatore, il commissario di Vigàta scivola talvolta in una dimensione immaginativa di minacciosa intensità, ma sa come governare la giostra che il mondo gli fa intorno e deludere i toni di urgenza e le intimazioni di resa. Nuovi accidenti e strani, vili crudeltà e ampie atrocità, messinscene squallide o di fastosa turpitudine, si incastrano capziosamente in un gioco di scatole cinesi irto di replicazioni. Tutto comincia con il furto degli incassi in un supermercato. Seguono a valanga, come per una reazione a catena, delitti di crescente impatto. Il medico legale, Pasquano, ha il suo da fare fra tanto aroma di sangue. È burbero come sempre, nei suoi larghi giri di indisponenza; ma è cauteloso come mai. Si fiuta aria d’intimidazione tutt’attorno. Si intuisce un disegno criminale guidato, con mano di ghiaccio e cinica impudicizia, lungo la zona d’ombra nella quale il potere politico convive e si confonde con quello del malaffare e della mafia: non senza i dimenamenti, le scorrettezze o le connivenze, più o meno attive, persino di alcune autorità preposte al rispetto della legge. Lo stesso Montalbano, che è un rigoroso supervisore di dettagli e ha esatta intuizione scenica, è indotto a una cordialità cauta con i superiori ipocriti e pelosamente prudenti. Padroneggia più trucchi e oppone falsità a falsità, con qualche geniale furfantaggine.Si imbatte in un sogno, Montalbano, che gli è rimasto attaccato alle palpebre. La sua devozione cinematografica vi riconosce lo spezzone di un film di Brian De Palma con le atmosfere thrilling della Chicago corrotta e violenta di Al Capone. Il film è il remake di un serial televisivo. Il sogno è un remake di secondo grado, che fa il verso al citazionismo del regista (e dello stesso Camilleri, che intitola il romanzo con il rivolgimento parodico della serenata napoletana Voce ’e notte). Montalbano è come l’agente governativo del film. Ha anche lui una squadra di tre poliziotti «intoccabili» che lavorano d’intesa. Della squadra, insieme a Fazio con il suo portatile archivio genealogico, e ad Augello, zelante quanto suscettibile, fa parte a pieno titolo il telefonista Catarella: l’elettrizzato folletto della scienza tecnologica messa al servizio delle indagini, cui non nuocciono esilaranti frappa menti e sfracelli linguistici.Montalbano non trattiene lo sdegno davanti alla Chicago di Al Capone, che dilaga in terra italica. Fa sua l’irritata impazienza di Cicerone contro Catilina. E rimodula in vigatese l’antica requisitoria latina: «In quale parte del mondo ci troviamo? Quale governo abbiamo? In quale città viviamo?».

Dentro il labirinto
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Dentro il labirinto / Andrea Camilleri

Milano : Skira, 2012

Abstract: Edoardo Persico fu uno dei massimi critici dell'architettura razionalista. Nato a Napoli nel 1900, si trasferì giovanissimo a Torino dove ebbe alterne vicende: operaio alla FIAT, direttore editoriale di una piccola casa editrice, nume tutelare del Gruppo dei Sei. La notte gli capitava di dormire sulle panchine dei parchi. Arrivato a Milano, divenne condirettore dell'emblematica rivista di architettura Casabella e pur avendo scritto pochi articoli fu un vero e proprio faro nella vita artistica e intellettuale italiana. L'11 gennaio 1936, in pieno fascismo, fu trovato morto nel bagno della sua abitazione. Era stato stroncato da un infarto o era stato ucciso, come sussurravano alcuni dei suoi amici? E in questo caso, era un assassinio politico o un delitto passionale? Andrea Camilleri conduce un'indagine in prima persona e con il suo intuito di grande narratore arriva a una soluzione che non si potrà più ignorare.

Viaggio in treno con suspense
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Materiale linguistico moderno

Viaggio in treno con suspense / racconti di Andrea Camilleri ... [et al.] ; a cura di Stefano Malatesta

Milano : Giano, 2012

Abstract: I treni hanno qualcosa di magico, un potere evocativo che trascende le distanze. Salire a bordo di un treno significa partecipare a una vicenda collettiva e, molte volte, inaugurare un nuovo capitolo della propria storia. Un mosaico di narrazioni che questa raccolta riproduce attraverso i racconti di autori celebri e di professionisti della scrittura, impegnati in una corsa all'inseguimento dei propri ricordi e della propria immaginazione, nel tentativo di fermare sulla carta il mistero che ogni viaggio porta con sé. Così, nel racconto di Andrea Camilleri il treno è un miraggio che si materializza al termine di una rocambolesca gincana sulle polverose strade di Agrigento. Quello ricordato da Giovanni Fasanella è l'Italicus, il convoglio della tragedia, fatto saltare il 4 agosto 1974 dai membri di un'organizzazione neonazista. Per Raffaele La Capria è uno splendido fotogramma di viaggio: un dialogo senza parole, una lettura, un pensiero che fugge via ad alta velocità. Per Stefano Malatesta è il mezzo che consente a un giovane gentiluomo di una delle più grandi famiglie del Regno Unito, W. Ch., di prendere parte all'ultima carica a cavallo del ventunesimo lancieri condotta sullo stile classico napoleonico. Per Dacia Maraini il treno è un vagone ristorante battuto da una pioggia ostinata, all'interno del quale si consuma l'incontro notturno tra un'elegante signora e un uomo tanto affascinante quanto pericoloso.

Il gioco degli specchi
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Il gioco degli specchi / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2011

Abstract: Il commissario Montalbano si tiene costantemente d'occhio. È frastornato dai trasognamenti. Qualcuno gioca ingegnosamente con lui. Misura i passi del commissario. Li indirizza. Li spinge là dove è inutile che vadano: lungo piste che, se sono giuste, si rendono irriconoscibili, si cancellano, o si labirintizzano. Montalbano ha una sua cultura cinematografica. E gli viene in mente il vecchio film 'La signora di Shanghai' di Orson Welles: il torbido noir, con tutti i suoi scombussolamenti, e tutti i suoi illusionismi barocchi. Montalbano entra nel film. E vede se stesso disorientato, dentro la scena finale, nella sala degli specchi di un padiglione del Luna Park. Il prodigio degli specchi altera lo spazio visibile. Si spara. Ma non si capisce se i bersagli sono reali o esito di un gioco di specchi. Un villino, un giro di macchine, una storia d'amore un po' scespiriana, due esplosioni apparentemente insensate, un proiettile senza tracciabile direzione, una coppia di cadaveri, bruciato uno, bestialmente violentato l'altro, entrano nella trama del romanzo. La narrazione si concede focali corte, inquadrature insolite, avanzamenti lentissimi alternati a piani-sequenza vertiginosi. Scorre come un film. Turba e sconvolge, ma non si nega qualche respiro ludico, utile anch'esso alla soluzione del giallo. Persino Catarella ha il suo momento di gloria, alla fine. Salvatore Silvano Nigro

L'intermittenza: romanzo
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

L'intermittenza: romanzo / Andrea Camilleri

Milano : Mondolibri, 2011

Abstract: Una grande azienda, la Manuelli, che sostiene l'economia del Paese e dà lavoro a migliaia di operai. Il suo presidente, vecchio padre della rinascita industriale italiana. Il figlio di lui, inetto e velleitario. Il direttore del personale, abile e cinico. E il direttore generale, il solo a non mostrare cedimenti: Mauro De Blasi. Su questa realtà si allunga l'ombra della crisi: e allora bisogna tagliare e cassintegrare, trattare con ministri e sottosegretari, fronteggiare sindacalisti e occupazioni. Ma la Manuelli tiene botta, anzi, fiuta l'affare: si tratta dell'azienda Birolli, il cui proprietario è assillato dai creditori e pronto a svendere tutto pur di salvarsi. Un solo bene nemmeno il curatore fallimentare potrebbe togliergli: la nipote Licia, superbo esemplare di femmina determinata, intelligente e sensuale. Ancora una volta Mauro De Blasi si dimostra più furbo di tutti anche se c'è qualcosa, uno strano fenomeno, che inizia a manifestarsi con inquietante frequenza nelle sue giornate: l'intermittenza. Un thriller finanziario spietato, un dramma che ha il passo implacabile che Camilleri ci ha già mostrato in Un sabato, con gli amici, quando i suoi personaggi appaiono scolpiti con scabra efficacia, quasi con crudeltà, rastremati attorno alle pure motivazioni del loro agire: l'odio, il desiderio, la vendetta, il potere.

Altri casi per il commissario Montalbano
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Altri casi per il commissario Montalbano / Andrea Camilleri ; con una nota dell'autore

Palermo : Sellerio, 2011

Camicie rosse, storie nere
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Materiale linguistico moderno

Camicie rosse, storie nere : tredici giallisti per mille garibaldini / Ben Pastor ... [et al.] ; a cura di Luigi De Pascalis e Luigi Sanvito ; con un contributo di Andrea Camilleri

[Bresso] : Hobby & Work, 2011

Abstract: Alexandre Dumas, padre dei Tre Moschettieri e grande amico di Giuseppe Garibaldi, seguì la spedizione dei Mille come giornalista. Eppure ci furono storie che non volle mai raccontare: storie gialle e nere, naturalmente. Nessuno ha mai conosciuto i motivi del suo silenzio; forse erano racconti troppo efferati; o forse avrebbero messo in cattiva luce l'impresa dei Mille; o magari coinvolgevano nomi intoccabili... Fatto sta che lo scrittore francese scelse di dimenticarsi di molti episodi dell'epopea garibaldina, base fondativa dell'unificazione del nostro Paese. A recuperare dall'oblio il lato oscuro dei Mille provvedono ora, in un'ardita e irriverente fusione di verosimiglianza storica e fiction letteraria, tredici giallisti italiani, forti dell'appoggio di un siciliano d'eccezione: Andrea Camilleri. Il risultato è un mix di rievocazione filologica e invenzione narrativa, una cavalcata senza freni lungo le vie che dallo scoglio di Quarto arrivano fino al Regno di Napoli. Crimini, misfatti, tradimenti, omicidi da risolvere, congiure da sventare, suspense, azione, colpi di scena ad ogni pagina. Insomma, una rilettura a tinte forti di quella avventurosissima spedizione che rappresentò il punto più alto del nostro Risorgimento.

Acqua in bocca
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019> - Lucarelli, Carlo <1960->

Acqua in bocca / Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli

Roma : Minimum fax, 2010

Abstract: Il commissario Salvo Montalbano incontra l'ispettrice Grazia Negro in un gioco, un esperimento, una collaborazione letteraria senza precedenti: i due re del giallo italiano contemporaneo, entrati in contatto durante le riprese del documentario A quattro mani (Minimum Fax Media 2007), uniscono le forze e regalano ai lettori una storia che vede protagonisti i loro personaggi di maggior successo. A metterli in contatto è un insolito omicidio in cui la vittima viene ritrovata con un pesciolino in bocca: il caso è nelle mani di Grazia Negro, che, resasi conto di non trovarsi di fronte a un delitto di ordinaria amministrazione, chiede aiuto al collega siciliano. Un romanzo dalla struttura insolita e non convenzionale: un collage di lettere, biglietti, ritagli di giornale, rapporti e verbali, pizzini che fanno rocambolescamente la spola fra i due detective,stimolando e accompagnando il lettore nella ricostruzione dell'indagine, che si conclude con un finale mozzafiato. Una jam session fra due narratori geniali che si divertono a far interagire il loro immaginario e il loro stile, una lettura unica per gli amanti del poliziesco e del noir. Gli autori hanno scelto di devolvere i proventi derivati dai diritti d'autore per sostenere progetti di beneficenza.

La caccia al tesoro
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La caccia al tesoro / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, [2010]

Abstract: Un torpore inerte ha invaso il commissariato di Vigàta: un tedio strascicato. Ammortisce pure il trallerallera di Catarella, che adesso incespica tra rebus e cruciverba. Montalbano legge un romanzo di Simenon, e distratto va sfogliando una vecchia annata della Domenica del Corriere: al telefono continua il dai e ridai querulo e molesto della suscettibile fidanzata, lontana sempre, lontanissima. Eppure un diversivo c'era stato. Due anziani bigotti, fratello e sorella, a furia di preterìe e giaculatorie, avevano rincappellato pazzia sopra pazzia. La loro demenza era arrivata al fanatismo delle armi. E la sceriffata santa aveva lasciato sul campo uno strumento di passioni tristi e appassite: una bambola gonfiabile, disfatta dall'uso; una di quelle pupazze maritabili che (diceva Gadda) tu le basci, e ci piangi sopra, e speri icchè tu voi. E, fornito il bascio, te tu la disenfi e riforbisci e ripieghi e riponi, come una camiscia stirata. Un'altra bambola gemella, ugualmente disfatta, ma data per cadavere di giovane seviziata, era stata trovata poi in un cassonetto della spazzatura, in via Brancati. Sembrò una stravaganza.

L'intermittenza: romanzo
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

L'intermittenza: romanzo / Andrea Camilleri

Milano : Mondadori, 2010

Abstract: Una grande azienda, la Manuelli, che sostiene l'economia del Paese e dà lavoro a migliaia di operai. Il suo presidente, vecchio padre della rinascita industriale italiana. Il figlio di lui, inetto e velleitario. Il direttore del personale, abile e cinico. E il direttore generale, il solo a non mostrare cedimenti: Mauro De Blasi. Su questa realtà si allunga l'ombra della crisi: e allora bisogna tagliare e cassintegrare, trattare con ministri e sottosegretari, fronteggiare sindacalisti e occupazioni. Ma la Manuelli tiene botta, anzi, fiuta l'affare: si tratta dell'azienda Birolli, il cui proprietario è assillato dai creditori e pronto a svendere tutto pur di salvarsi. Un solo bene nemmeno il curatore fallimentare potrebbe togliergli: la nipote Licia, superbo esemplare di femmina determinata, intelligente e sensuale. Ancora una volta Mauro De Blasi si dimostra più furbo di tutti anche se c'è qualcosa, uno strano fenomeno, che inizia a manifestarsi con inquietante frequenza nelle sue giornate: l'intermittenza. Un thriller finanziario spietato, un dramma che ha il passo implacabile che Camilleri ci ha già mostrato in Un sabato, con gli amici, quando i suoi personaggi appaiono scolpiti con scabra efficacia, quasi con crudeltà, rastremati attorno alle pure motivazioni del loro agire: l'odio, il desiderio, la vendetta, il potere.

La moneta di Akragas
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La moneta di Akragas / Andrea Camilleri

[Milano] : Skira, 2010

Abstract: 406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta. 1909. La scoperta in un campo di una piccola moneta d'oro, unica al mondo, preziosissima. Per l'emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo. Comincia così una storia che si dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di Vigata e la Messina distrutta dal terremoto, fino all'imprevedibile conclusione.

La danza del gabbiano
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La danza del gabbiano / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2009

Abstract: Prima di morire i gabbiani agitano freneticamente le ali in una sorta di danza macabra. Montalbano si lascia incantare dal gabbiano morente dalla finestra della sua casa di Marinella, ma fa presto a dimenticarlo. Sta infatti per andare in vacanza con Livia che è già giunta a Vigàta. Solo un salto al commissariato per lasciare tutto in ordine e poi finalmente partire. Giunto in ufficio Montalbano chiama i suoi a raccolta. Manca solo Fazio, il più fedele e puntuale dei suoi uomini. Non è tornato a casa, il cellulare è muto; il timore diventa allarme. Il commissario ripercorre le più recenti tracce di Fazio: è stato visto per l'ultima volta al molo, aveva appuntamento con un vecchio compagno di scuola, un ex ballerino finito nei pasticci. Qualcuno poi l'ha notato in campagna, in una zona disseminata di pozzi artesiani, forse un cimitero di mafia. E in effetti un primo cadavere affiora.

La rizzagliata
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La rizzagliata / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2009

Abstract: Il romanzo si colloca nelle vicinanze della cronaca più recente. E dà una rappresentazione storicamente ravvicinata del generale insordidamento politico: delle occulte geometrie e delle segrete intese fra poteri forti trasversali alle colorazioni stinte dei partiti; degli strusciamenti della corruzione; delle collusioni mafiose; dei vari gradi di perversione del linguaggio velato o atteggiato, elusivo o reticente, ossequioso o intimidatorio. Le apparenze abbagliano. Ed è sconsigliato denudare le parole e interpretare i fatti. L'impermeabilità della politica irradia di sé le carriere, nelle aziende pubbliche, e i passaggi dei pacchetti azionari nella Banca dell'Isola; e persino le alcove: le fedeltà e le infedeltà coniugali; l'amor costante e le passioni tattiche. La giostra, che la politica fa intorno al cadavere di una studentessa assassinata e al fidanzato raggiunto da un avviso di garanzia, viene seguita, e assecondata, dal direttore del telegiornale isolano. Anche gli innocenti, che credono di star fuori o ai margini della trama, e sanno come 'cataminarisi', hanno le loro tare e qualche inaspettato tornaconto nel romanzo. La verità è confezionabile, come qualsiasi menzogna. [...] Salvatore Silvano Nigro