Includi: tutti i seguenti filtri
× Autore Ferdinando Cotugno

Trovati 3 documenti.

Primavera ambientale. L'ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra
0 0 0
Logo MediaLibraryOnline Risorsa locale

Cotugno, Ferdinando

Primavera ambientale. L'ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra

Edizioni Centro Studi Erickson, 17/11/2022

Abstract: L'autore invita i lettori a prendere in mano una mappa tattile del futuro e diventare attivisti per il clima, riflette sull'attuale critica al sistema capitalistico, passata ora per l'idea di giustizia climatica, e chiede di smettere di essere colonizzatori del nostro pianeta per tornare a esserne abitanti."Il primo gesto di attivismo climatico, il più doloroso e radicale, prima ancora di prendere la parola in pubblico, scendere in piazza e cercare alleanze, è cambiare noi stessi".All'inizio del XXI secolo non sono più i partiti ma movimenti come i Fridays for Future o Extinction Rebellion a occultare dietro a iniziative apparentemente simboliche come uno sciopero scolastico un messaggio radicale, le premesse per una "rivoluzione unicorno", una rivoluzione che contro ogni apparenza scoppi davvero.La critica al sistema capitalistico passa ora per l'idea di giustizia climatica, alla base dell'azione ecologista contemporanea, che vuole innanzitutto denunciare il suo effetto negativo sulle possibilità di sopravvivenza biologica della specie umana. Sarà una critica di massa al capitalismo a salvare il mondo dal disastro climatico?

Primavera ambientale
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Cotugno, Ferdinando <1982->

Primavera ambientale : l'ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra / Ferdinando Cotugno

Il Margine, 2022

Abstract: «Il primo gesto di attivismo climatico, il più doloroso e radicale, prima ancora di prendere la parola in pubblico, scendere in piazza e cercare alleanze, è cambiare noi stessi». All'inizio del XXI secolo non sono più i partiti ma movimenti come i Fridays for Future o Extinction Rebellion a occultare dietro a iniziative apparentemente simboliche come uno sciopero scolastico un messaggio radicale, le premesse per una «rivoluzione unicorno», una rivoluzione che contro ogni apparenza scoppi davvero. La critica al sistema capitalistico passa ora per l'idea di giustizia climatica, alla base dell'azione ecologista contemporanea, che vuole innanzitutto denunciare il suo e etto negativo sulle possibilità di sopravvivenza biologica della specie umana. Sarà una critica di massa al capitalismo a salvare il mondo dal disastro climatico?

Italian wood
0 0 0
Materiale linguistico moderno

Cotugno, Ferdinando <1982->

Italian wood : alla scoperta di una risorsa che non conosciamo, i nostri boschi / Ferdinando Cotugno ; prefazione di Giorgio Vacchiano

Mondadori, 2020

Abstract: Dal 1936 a oggi i boschi in Italia sono quasi raddoppiati. Senza accorgercene, siamo diventati un grande paese forestale: oggi più di un terzo del nostro territorio è coperto da alberi. Questo ritorno del bosco è la principale trasformazione della nostra area geografica nell'ultimo secolo: è l'effetto del tramonto della nostra civiltà contadina e dell'intensificarsi dell'agricoltura. Si tratta di una bella notizia, piena di sfide e di complessità. In questi decenni l'avanzata è stata spontanea e senza governo: oggi la questione boschiva ci pone una serie di domande che riguardano in modo diretto il nostro futuro. Il contrasto agli incendi, la cura e la manutenzione del territorio, il dissesto idrogeologico e, sullo sfondo, il grande tema di questi anni: il cambiamento climatico. Il legno è una risorsa rinnovabile, fonte energetica principale per un quarto delle famiglie italiane, ed è una materia prima centrale per la nostra economia del mobile e della carta. Siamo ancora nel pieno dell'età del legno, ma la sostenibilità nel suo utilizzo per la nostra vita quotidiana passa anche da una visione globale delle cose. Ci sono domande che troppo spesso vengono ignorate, anche nelle ondate di indignazione per gli incendi in Amazzonia: quale legno usiamo? Da quali paesi e da quali foreste proviene? Cosa possiamo fare come paese e come consumatori?