Trovati 130 documenti.
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I giorni dell'ira. Storie di matricidi
Feltrinelli Editore, 05/11/2024
Abstract: A volte, per capire la norma, bisogna conoscere l'eccezione. È proprio per questo, per capire l'umano, che Paolo Crepet e Giancarlo De Cataldo decidono di affrontare uno fra i crimini più atroci e più perturbanti: il matricidio. Attingendo alla loro esperienza professionale – di psichiatra l'uno, di giudice l'altro –, portano alla luce quattro casi che la cronaca ha preferito dimenticare. Ed è qui, di fronte a questo male insondabile, che i due autori si trovano a fare una scelta: per parlare del matricidio, dovranno rinunciare al linguaggio asettico della cronaca, ripudiare la distanza salvifica del saggio, per immergersi nel fango di queste storie, abitarlo, raccontarlo. Abbandonando dati statistici, giudizi e precetti morali, Crepet e De Cataldo esplorano la lucida crudeltà di queste azioni per cercare di capire il disagio profondo che attraversa una parte – quanto consistente? – del mondo giovanile. Solo in questo modo è possibile parlare di quanto sta a monte di un atto così efferato, la precondizione del matricidio: l'indifferenza, ovvero l'opposto dell'amore."Dentro un delitto dobbiamo cercare di capire l'origine delle nostre paure. Questo è l'unico senso che ha, per noi, il parlare del Male."
Per Questi Motivi. Autobiografia criminale di un Paese
SEM, 22/10/2024
Abstract: Gli italiani di due cose sono maestri: di calcio e di fattacci. Se al bar dello sport ciascuno è di diritto allenatore della Nazionale, ogni bar della Penisola è una camera di consiglio dove si emettono sentenze senz'appello. Altro che popolo di santi, poeti e navigatori, piuttosto di commissari tecnici e giudici mancati. Eppure, la ricerca della verità è un incerto procedere nel labirinto in cui si rincorrono verità ufficiali, "altre" verità, verità inconfessabili, verità dei tribunali. È così da sempre, da prima che la tv cominciasse a trasmettere. Ed è così ancora oggi che sul web "giudici" spietati additano colpevoli, riaprono casi passati in giudicato e confutano sentenze. Tutto vale, ormai.La storia d'Italia si scrive con il sangue e Giancarlo De Cataldo la ripercorre attraverso alcuni delitti emblematici che restituiscono il mutare delle epoche. Per Questi Motivi è il racconto di vittime eccellenti, carnefici d'occasione e misteriosi mandanti, di complotti ipotetici e depistaggi fin troppo reali. Ed è la storia dei cacciatori di verità: di giornalisti con pochi scrupoli nel cuore e tanto pelo sullo stomaco, di poliziotti che vedono lontano rimanendo inascoltati e di giudici che provano a districarsi tra indizi, prove e perizie di parte. "Per questi motivi" è anche la formula con la quale si introduce la lettura del verdetto, al termine di un processo, e che riassume il senso di un faticoso cercare.L'autore di Romanzo criminale passa dalla spiaggia di Torvajanica su cui l'11 aprile 1953 fu ritrovato il corpo di Wilma Montesi all'Idroscalo di Ostia, dove fu massacrato Pier Paolo Pasolini. La morte della modella Christa Wanninger nella via Veneto della "dolce vita", la stagione della lotta armata, l'attentato alla sinagoga di Roma, l'omicidio di Simonetta Cesaroni e certi recenti, inimmaginabili fatti di sangue compongono alcuni dei capitoli di un libro dalle inedite tinte rivelatrici, che incrocia ricordi personali e memoria civile, ossessioni private e fantasmi collettivi. Magistrato fino al 2022 e padre nobile della crime fiction italiana, De Cataldo scrive le sue pagine più attese, ribaltando la simenoniana Lettera al mio giudice nella dolorosa confessione di chi esercita quello che è considerato il più controverso, discusso e odiato dei poteri costituzionali.Il problema non è più quello di trovare le prove, come pensava Pasolini, e nemmeno i nomi. Le une e gli altri, noi italiani, li conosciamo, almeno dai tempi di Montesi.Il problema è semmai: che uso abbiamo fatto, in tutti questi anni, di quelle prove e di quei nomi?
Il bacio del calabrone. Un caso per Manrico Spinori
EINAUDI, 04/06/2024
Abstract: Una morte sospetta proietta un'ombra sinistra su una prima all'Opera. Giancarlo De Cataldo compone con maestria una trama affascinante, dal sapore classico e dal ritmo serrato. Un mistero che porta il Pm Manrico Spinori a conoscere, molto da vicino, l'ambiente dell'alta moda internazionale. Non tutto è luce, nel luminoso mondo del lusso. È la prima cosa di cui si rende conto Manrico Spinori quando viene chiamato a indagare sull'improvviso decesso di Tito Cannelli - titolare di una prestigiosa maison - avvenuto in una cornice quanto mai suggestiva: il laboratorio dei costumi del Teatro Costanzi di Roma. Per puro caso Manrico, noto melomane, ha assistito al fatto. Nemmeno a lui è chiaro fin dall'inizio se si sia trattato di un incidente, di una fatale disgrazia o di un ingegnoso omicidio affidato a un "killer" esotico. In compenso è subito evidente che, dietro l'apparenza scintillante delle sfilate, delle creazioni esclusive, dei costosissimi pezzi unici, si agita un microcosmo complesso dove non mancano sfruttamento, avidità, corruzione. Guidato per mano da una seducente esperta del settore, e spalleggiato dalla sua impareggiabile squadra - con a capo una sempre piú determinata e determinante ispettora Deborah Cianchetti - il magistrato scoprirà infine la verità, smascherando il lato ambiguo e crudele della bellezza.
Per questi motivi : autobiografia criminale di un paese / Giancarlo De Cataldo
SEM, 2024
Abstract: Gli italiani di due cose sono maestri: di calcio e di fattacci. Se al bar dello sport ciascuno è di diritto allenatore della Nazionale, ogni bar della Penisola è una camera di consiglio dove si emettono sentenze senz’appello. Altro che popolo di santi, poeti e navigatori, piuttosto di commissari tecnici e giudici mancati. Eppure, la ricerca della verità è un incerto procedere nel labirinto in cui si rincorrono verità ufficiali, “altre” verità, verità inconfessabili, verità dei tribunali. È così da sempre, da prima che la tv cominciasse a trasmettere. Ed è così ancora oggi che sul web “giudici” spietati additano colpevoli, riaprono casi passati in giudicato e confutano sentenze. Tutto vale, ormai. La storia d’Italia si scrive con il sangue e Giancarlo De Cataldo la ripercorre attraverso alcuni delitti emblematici che restituiscono il mutare delle epoche. Per Questi Motivi è il racconto di vittime eccellenti, carnefici d’occasione e misteriosi mandanti, di complotti ipotetici e depistaggi fin troppo reali. Ed è la storia dei cacciatori di verità: di giornalisti con pochi scrupoli nel cuore e tanto pelo sullo stomaco, di poliziotti che vedono lontano rimanendo inascoltati e di giudici che provano a districarsi tra indizi, prove e perizie di parte. “Per questi motivi” è anche la formula con la quale si introduce la lettura del verdetto, al termine di un processo, e che riassume il senso di un faticoso cercare. L’autore di Romanzo criminale passa dalla spiaggia di Torvajanica su cui l’11 aprile 1953 fu ritrovato il corpo di Wilma Montesi all’Idroscalo di Ostia, dove fu massacrato Pier Paolo Pasolini. La morte della modella Christa Wanninger nella via Veneto della “dolce vita”, la stagione della lotta armata, l’attentato alla sinagoga di Roma, l’omicidio di Simonetta Cesaroni e certi recenti, inimmaginabili fatti di sangue compongono alcuni dei capitoli di un libro dalle inedite tinte rivelatrici, che incrocia ricordi personali e memoria civile, ossessioni private e fantasmi collettivi.
Il bacio del calabrone : un caso per Manrico Spinori / Giancarlo De Cataldo
Einaudi, 2024
Abstract: Non tutto è luce, nel luminoso mondo del lusso. È la prima cosa di cui si rende conto Manrico Spinori quando viene chiamato a indagare sull’improvviso decesso di Tito Cannelli – titolare di una prestigiosa maison – avvenuto in una cornice quanto mai suggestiva: il laboratorio dei costumi del Teatro Costanzi di Roma. Per puro caso Manrico, noto melomane, ha assistito al fatto. Nemmeno a lui è chiaro fin dall’inizio se si sia trattato di un incidente, di una fatale disgrazia o di un ingegnoso omicidio affidato a un «killer» esotico. In compenso è subito evidente che, dietro l’apparenza scintillante delle sfilate, delle creazioni esclusive, dei costosissimi pezzi unici, si agita un microcosmo complesso dove non mancano sfruttamento, avidità, corruzione. Guidato per mano da una seducente esperta del settore, e spalleggiato dalla sua impareggiabile squadra – con a capo una sempre piú determinata e determinante ispettora Deborah Cianchetti – il magistrato scoprirà infine la verità, smascherando il lato ambiguo e crudele della bellezza
Il giudice Surra e altre indagini in Sicilia
Sellerio Editore, 14/11/2023
Abstract: Per la prima volta insieme tre brevi gialli ambientati in Sicilia, tre storie da tempo introvabili, che confermano lo straordinario talento inventivo e di narratore di Andrea Camilleri. Delitti, intrighi e sospetti, e un carosello di personaggi memorabili.
EINAUDI, 04/07/2023
Abstract: L'omicidio di un personaggio imbarazzante semina il panico nella Roma che conta. Il caso va risolto senza fare sconti ma con tatto, per evitare strumentalizzazioni. Quella vecchia volpe del procuratore non ha dubbi: nessuno meglio del Pm Manrico Spinori, aristocratico capitolino con la passione della lirica, può riuscirci. Il Mago Narouz, al secolo Capomagli Giuseppe, viene trovato morto nella sua casa di Trastevere. L'uomo vendeva filtri d'amore, numeri vincenti e consigli a una selezionatissima, fedele clientela di gente dello spettacolo e politici. Incaricato delle indagini, Manrico Spinori ha come l'impressione di girare a vuoto, e talvolta perfino di essere manipolato. Poi, proprio quando la situazione pare sul punto di sfuggirgli di mano, un suggerimento inaspettato gli permette di tirare i fili dell'ingarbugliata matassa. A rimanere un groviglio, in compenso, sono le vite private di Manrico e dei membri della sua squadra, interamente composta da donne. Soprattutto quella dell'ispettora Deborah Cianchetti, elemento dal pessimo carattere eppure utilissimo se invece del fascino e del savoir-faire occorrono metodi piú spicci.Il procuratore Gaspare Melchiorre viveva in un elegante attico vicino al Palazzaccio, il monumentale complesso di fine Ottocento che ospitava la Cassazione e dove lui ambiva a chiudere la sua carriera, sempre di non inciampare, nel frattempo, in qualche imprevisto.- Manrico. Grazie per essere venuto cosí di corsa, ma è... una specie di emergenza.- Gaspare, non per metterti fretta, ma se venissi al punto.- Hai sentito parlare dell'omicidio del mago di Trastevere?- Vagamente, perché?- Devo sostituire il titolare del caso, e data la delicatezza della situazione ho pensato che tu potessi essere l'uomo giusto... Manrico si sporse in avanti. La domanda che rivolse al procuratore suonò, forse, ironica ai confini del sarcastico.- C'è qualcosa che devo sapere, Gaspare?
Colpo di ritorno / Giancarlo De Cataldo
Einaudi, 2023
Abstract: L’omicidio di un personaggio imbarazzante semina il panico nella Roma che conta. Il caso va risolto senza fare sconti ma con tatto, per evitare strumentalizzazioni. Quella vecchia volpe del procuratore non ha dubbi: nessuno meglio del Pm Manrico Spinori, aristocratico capitolino con la passione della lirica, può riuscirci. Il Mago Narouz, al secolo Capomagli Giuseppe, viene trovato morto nella sua casa di Trastevere. L’uomo vendeva filtri d’amore, numeri vincenti e consigli a una selezionatissima, fedele clientela di gente dello spettacolo e politici. Incaricato delle indagini, Manrico Spinori ha come l’impressione di girare a vuoto, e talvolta perfino di essere manipolato. Poi, proprio quando la situazione pare sul punto di sfuggirgli di mano, un suggerimento inaspettato gli permette di tirare i fili dell’ingarbugliata matassa. A rimanere un groviglio, in compenso, sono le vite private di Manrico e dei membri della sua squadra, interamente composta da donne. Soprattutto quella dell’ispettora Deborah Cianchetti, elemento dal pessimo carattere eppure utilissimo se invece del fascino e del savoir-faire occorrono metodi più spicci.
Un cuore sleale : [un caso per Manrico Spinori] / Giancarlo De Cataldo
Einaudi, 2023
Abstract: La nuova indagine del magistrato melomane creato da Giancarlo De Cataldo. Natale è vicino e, a poco a poco, il Pm Manrico Spinori si ritrova solo in una Roma fredda e umida. Una condizione troppo malinconica anche per un appassionato del melodramma come lui. Ma ideale per concentrarsi su un mistero che pare un autentico «giallo della camera chiusa». Quando il mare di Ostia restituisce il cadavere di Ademaro Proietti – palazzinaro di successo e personaggio di rilievo negli equilibri politico-economici della capitale – la prima ipotesi è che l’uomo sia annegato in seguito a una disgrazia, cadendo dal suo gigantesco motor yacht durante una gita con i figli e il genero. Eppure c’è qualcosa che non torna, un piccolo indizio che potrebbe richiedere per l’episodio una spiegazione diversa. È davvero cosí o è Manrico a essersi fissato? Magari si è lasciato suggestionare dall’abitudine a pensar male dell’impulsiva ispettora Cianchetti, il piú recente acquisto della sua squadra investigativa. Stavolta nemmeno l’opera lirica, che da sempre lo ispira nella soluzione dei casi, sembra volergli venire in soccorso. L’unica certezza è che la famiglia del morto ha piú di un segreto da nascondere. Del resto, e lui lo sa bene, quale famiglia non ne ha?
RIZZOLI, 04/10/2022
Abstract: 1963. Luccicano le luci di Roma al tempo della Dolce Vita. Lampeggiano i flash delle macchine fotografiche tra le mani svelte e nervose dei paparazzi, gli scandali sono l'altro nome della mondanità. Nei caffè si tira tardi, il sogno più bello è quello che si sogna insieme. Sogna anche una ragazza tedesca: ha ventitré anni, si chiama Greta e vuole fare l'attrice. Finché, un giorno di maggio, viene trovata uccisa a coltellate in un palazzo nei dintorni di via Veneto. Sotto la superficie abbagliante della capitale, infatti, si nascondono gli abissi. Lo sa bene Marcello Montecchi, trent'anni, brillante firma di un prestigioso quotidiano romano. Il suo direttore gli ha chiesto di seguire il caso senza sapere che lui, Greta, l'ha conosciuta davvero, durante incontri fugaci al sapore di whisky e sigarette. E, ora, dovrà addentrarsi nel lato segreto e oscuro di quella inafferrabile ragazza. Attraverso una lente narrativa inedita e affascinante, Giancarlo De Cataldo, ispirandosi a un inestricabile cold case che ha segnato i nostri anni Sessanta, ci racconta le ossessioni e i misteri della città eterna.
EINAUDI, 14/06/2022
Abstract: Roma non ha piú un padrone, ognuno può prenderne un pezzo. Lei lo ha fatto. Era una ragazza di borgata come tante, con sogni nemmeno troppo grandi. Poi ha afferrato un'occasione, ed è diventata la Svedese. Sharon, detta Sharo, poco piú di vent'anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida e ha bruciato un bel po' di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo inizia la sua irresistibile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d'occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. Lí, in quell'ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama piú con il suo nome. Per tutti è la Svedese."A mano a mano che la mezzanotte si avvicinava, la foresta dei tetti si andava popolando di gente, e dall'orizzonte si intensificavano i bagliori e cresceva lo scoppiettante concerto dei botti. Le autorità avevano vietato di sparare, e Roma tutta sparava; le autorità avevano vietato gli assembramenti e le terrazze brulicavano di umanità".
La Svedese / Giancarlo De Cataldo
Einaudi, 2022
Abstract: Sharon, detta Sharo, poco piú di vent'anni, bionda, alta, magra, la faccia sempre imbronciata; non una bellezza classica, eppure attira gli uomini come il miele le mosche. Vive in periferia con la madre invalida e ha bruciato un bel po' di lavoretti precari sempre per la stessa ragione: le mani lunghe dei capi. Poi una misteriosa consegna portata a termine per conto del fidanzato, un piccolo balordo, cambia la sua esistenza. Con la protezione di un annoiato aristocratico, Sharo inizia la sua irresistibile ascesa criminale. Ma la mala che conta, quella che controlla il mercato della droga, si accorge di lei e comincia a tenerla d'occhio, a guardarla con rispetto, con timore, con odio. Lí, in quell'ambiente, nella zona oscura della città, nessuno la chiama piú con il suo nome. Per tutti è la Svedese.
ExCogita, 2022
Abstract: Il curioso mondo a rovescio che Bianciardi ritrae nel racconto "La solita zuppa", con l'ora di masturbazione a scuola e un Deliveroo del sesso, gli costò nel 1965 una denuncia per oscenità e vilipendio della religione. ExCogita ripropone qui il racconto nella sua interezza, completo delle parti allora censurate e in tutta la sua disarmante ironia, e ricostruisce, attraverso gli atti processuali, l'ancor più spassosa vicenda giudiziaria che vide Bianciardi imputato -non certo per la prima volta e non certo unico bersaglio del furore censorio- insieme all'editore e al tipografo.
Dolce vita, dolce morte / Giancarlo De Cataldo
Rizzoli, 2022
Abstract: 1963. Luccicano le luci di Roma al tempo della Dolce Vita. Lampeggiano i flash delle macchine fotografiche tra le mani svelte e nervose dei paparazzi, gli scandali sono l’altro nome della mondanità. Nei caffè si tira tardi, il sogno più bello è quello che si sogna insieme. Sogna anche una ragazza tedesca: ha ventitré anni, si chiama Greta e vuole fare l’attrice. Finché, un giorno di maggio, viene trovata uccisa a coltellate in un palazzo nei dintorni di via Veneto. Sotto la superficie abbagliante della capitale, infatti, si nascondono gli abissi. Lo sa bene Marcello Montecchi, trent’anni, brillante firma di un prestigioso quotidiano romano. Il suo direttore gli ha chiesto di seguire il caso senza sapere che lui, Greta, l’ha conosciuta davvero, durante incontri fugaci al sapore di whisky e sigarette. E, ora, dovrà addentrarsi nel lato segreto e oscuro di quella inafferrabile ragazza. Attraverso una lente narrativa inedita e affascinante, Giancarlo De Cataldo, ispirandosi a un inestricabile cold case che ha segnato i nostri anni Sessanta, ci racconta le ossessioni e i misteri della città eterna.
Poesie: Morte di un casanova-Libro della misericordia. Testo inglese a fronte
minimum fax, 25/03/2021
Abstract: Uscito originariamente nel 1978, Morte di un casanova è una raccolta di poesie, prose poetiche, pagine di diario sul tema dell'amore che ci offrono un ritratto intimo e toccante dell'autore. Un libro con una struttura particolare, in cui a una poesia o un brano di prosa ne segue quasi sempre un altro, dallo stesso titolo, che gli fa da controcanto in tono opposto, più ironico o più doloroso; un gioco di specchi, insomma, che incarna perfettamente le contraddizioni, i paradossi e le ambiguità della personalità di Cohen, e dell'esperienza amorosa in sé. Un libro appassionante e provocatorio che resta fra i più significativi della produzione di colui che Suzanne Vega ha definito "mistico e amante, penitente e monaco. Uno dei grandi songwriters del nostro tempo"."È un libro segreto, per me, una sacra conversazione privata". Così Leonard Cohen ha definito il Libro della misericordia: un corpus di qualità altissima che gli ha valso, fra l'altro, il Governor's General Award, il più prestigioso premio letterario canadese. Uscito nel 1984, al termine di un lungo periodo di crisi personale dell'autore, è la sua opera più mistica e affascinante. La rivista Books in Canada lo definì "uno dei tentativi più onesti e coraggiosi, nella letteratura canadese, di affrontare la verità ultima dell'esistenza" e la Canadian Authors Association lo insignì del suo premio annuale per la migliore opera di poesia. Cinquanta prose poetiche, a metà fra la meditazione e la preghiera, in cui Cohen mette a nudo – fra ansia, rabbia, desiderio, speranza – la sua vibrante sensibilità di uomo a confronto con i misteri dell'amore, della morte, del divino.
EINAUDI, 01/06/2021
Abstract: Sembra un periodo abbastanza tranquillo per il Pm romano Manrico Spinori della Rocca, detto "il contino". A parte gestire una complicata vita sentimentale e tenere a bada la madre ludopatica, ha il tempo di dedicarsi con calma alla sua passione, la lirica. Ma all'improvviso un vecchio caso riemerge dal passato. E rischia di travolgerlo.Una frase buttata lí da un pentito, all'apparenza in modo casuale, produce un piccolo terremoto in procura. Perché a dar retta a er Farina - spacciatore con contatti importanti nella malavita organizzata - dieci anni prima il dottor Spinori non aveva fatto un buon lavoro occupandosi dell'assassinio di Veronica, escort transessuale d'alto bordo. Del delitto era stato accusato un uomo che, a causa dello scandalo, si era tolto la vita. Le prove erano schiaccianti, eppure, adesso, tutto torna in discussione. Un colpo al cuore per un magistrato attento come Manrico, che diventa ombroso e, nel generale scetticismo, riapre le indagini, scoprendo un intrigo di cui nessuno poteva sospettare. Questa volta, piú del solito, avrà bisogno della sua squadra, un affiatato gruppo di formidabili investigatrici che, per l'occasione, registra anche un nuovo ingresso."A Manrico era rimasta una ferita nella coscienza. Quel suicidio lo aveva segnato. Non aveva mai piú dimenticato che davanti a lui non c'erano soltanto sospetti, indagati, testimoni reticenti, potenziali delinquenti, in qualche caso veri assassini. C'erano innanzi tutto esseri umani. E ora spuntava er Farina".
Minimum fax, 2021
Fa parte di: Cohen, Leonard <1934-2016>. Poesie / Leonard Cohen ; traduzione di Giancarlo De Cataldo e Damiano Abeni
Abstract: "È un libro segreto, per me; una sacra conversazione privata". Così Leonard Cohen ha definito il "Libro della misericordia", con il quale minimum fax conclude la pubblicazione dell'opera poetica del grande cantautore: un corpus che gli ha valso, fra l'altro, il Governor's General Award, il più prestigioso premio letterario canadese. Uscito nel 1984, al termine di un lungo periodo di crisi personale dell'autore, il "Libro della misericordia" è la sua opera più mistica e affascinante. La rivista Books in Canada lo definì "uno dei tentativi più onesti e coraggiosi, nella letteratura canadese, di affrontare la verità ultima dell'esistenza", e la Canadian Authors Association lo insignì del suo premio annuale per la migliore opera di poesia. Non si tratta di vere e proprie poesie, ma di cinquanta prose poetiche, a metà fra la meditazione e la preghiera, in cui Cohen mette a nudo - fra ansia, rabbia, desiderio, speranza - la sua vibrante sensibilità di uomo a confronto con i misteri dell'amore, della morte, del divino. Sono testi vicini alla tradizione biblica e talmudica ma permeati di un'inquietudine tutta contemporanea, in cui la voce dell'autore risuona nella sua forma più pura e potente. Prefazione di Leonardo Colombati.
Il suo freddo pianto : [un caso per Manrico Spinori] / Giancarlo De Cataldo
Einaudi, 2021
Abstract: Manrico Spinori è un uomo particolare, refrattario all’impegno e amante della lirica in modo spudorato, quasi maniacale. In Il suo freddo pianto di Giancarlo De Cataldo, troviamo però il Pm romano di fronte a una grande certezza: non sottovaluterà mai più alcun crimine e soprattutto, prima di condannare qualcuno, cercherà di capire ogni risvolto psicologico e ogni errore umano. Questo è quello che gli ha insegnato l’esperienza dopo il caso di un uomo accusato ingiustamente di aver ucciso un escort transessuale. La colpa era stata di tale er Farina, spacciatore diventato collaboratore di giustizia per i suoi contatti con la malavita. Manrico Spinori però aveva decisamente sbagliato a fidarsi di lui e ad accusare un uomo innocente che si era tolto la vita dopo l’ordine di arresto a suo carico. Ora tutte le carte in tavola stanno per cambiare e il caso viene riaperto per un cavillo burocratico. Stavolta il Pm Spinori vuole capire dove sta la verità e dove il male si annida e si cela ai suoi occhi. Una squadra di investigatrici lo affiancherà nelle indagini e forse Manrico perderà anche la testa, lasciando spazio al cuore.
Sellerio Editore, 12/11/2020
Abstract: Raven è un assassino privo di sentimenti di pietà, con un passato da dimenticare, marchiato da un viso sfigurato; non si può fidare di nessuno all'infuori di se stesso. Assoldato per eliminare il ministro della Guerra cecoslovacco e concluso con successo l'incarico, Raven torna in Inghilterra e si ritrova nei guai, costretto a scappare perché l'intermediario tra lui e i mandanti dell'omicidio l'ha pagato con banconote rubate che mettono la polizia sulle sue tracce.Maestria letteraria, fluidità e grande suspense, in un romanzo che corre rapido verso il punto di massima tensione, mentre il mondo precipita verso il disastro bellico.
Un cuore sleale. Un caso per Manrico Spinori
EINAUDI, 24/11/2020
Abstract: Quando il mare di Ostia restituisce il cadavere di Ademaro Proietti - palazzinaro di successo e personaggio di rilievo negli equilibri politico-economici della capitale - la prima ipotesi è che l'uomo sia annegato in seguito a una disgrazia, cadendo dal suo gigantesco motor yacht durante una gita con i figli e il genero. Eppure c'è qualcosa che non torna, un piccolo indizio che potrebbe richiedere per l'episodio una spiegazione diversa. È davvero cosí o è Manrico a essersi fissato? Magari si è lasciato suggestionare dall'abitudine a pensar male dell'impulsiva ispettora Cianchetti, il piú recente acquisto della sua squadra investigativa. Stavolta nemmeno l'opera lirica, che da sempre lo ispira nella soluzione dei casi, sembra volergli venire in soccorso. L'unica certezza è che la famiglia del morto ha piú di un segreto da nascondere. Del resto, e lui lo sa bene, quale famiglia non ne ha?"Manrico aspirò un odore composto, che sapeva di salmastro, alghe corrotte, catrame, acido fenico e pioggia. L'odore del porto. Amava quell'odore. Gli ricordava l'infanzia. Le gite in barca. Le ore passate a rosolarsi al sole. E l'adolescenza. Il turbamento delle prime forme femminili intraviste fra passerelle, arenili e cabine. Certe compagne dai capelli fini, il loro timido incedere su gambe troppo lunghe, troppo sottili. La sua curiosità assillante: dove andranno a finire quelle benedette gambe? Ma stava divagando. Era scomparso un uomo".