Trovati 33 documenti.
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Africana. Viaggio nella storia letteraria del Continente
Feltrinelli Editore, 13/02/2024
Abstract: Questo viaggio per racconti nella storia del Continente ripercorre la lunga strada che ha portato gli scrittori e le scrittrici africani ai successi degli ultimi anni. Con testi inediti e sorprendenti, rivela una letteratura che è riuscita a riflettere la storia, combattere sguardi stereotipati, reinventarsi e trovare un proprio spazio. Dall'epoca coloniale attraversa gli sconvolgimenti culturali e politici che ne sono conseguiti, la creazione dei nuovi stati, le lotte sociali, i primi grandi casi degli scrittori della diaspora, per arrivare alle recenti avanguardie alle prese con un'Africa trasformata.Africana ci porta a rileggere il passato da una prospettiva insolita, a osservare il mondo di ieri e di oggi con occhi rinnovati, a esplorare le pieghe nascoste di una letteratura multiforme.Troviamo voci che hanno segnato la storia, come Flora Nwapa o Ngugi wa Thiong'o, scrittrici contemporanee di fama internazionale, come Akwaeke Emezi o Leila Aboulela, accanto ad autori meno conosciuti. Testi scritti in epoche e in paesi diversi, in lingue occidentali e in quelle locali, che restituiscono una scena letteraria vivace e in continua evoluzione. Racconti potenti, perché quando la storia è forte come quella africana, lo è anche la sua letteratura.Una storia della letteratura africana, dall'epoca coloniale alla contemporaneità, attraverso ventiquattro racconti.
Africana : viaggio nella storia letteraria del continente / a cura di Piaggio e Igiaba Scego
Feltrinelli, 2024
Abstract: Questo viaggio per racconti nella storia del Continente ripercorre la lunga strada che ha portato gli scrittori e le scrittrici africani ai successi degli ultimi anni. Con testi inediti e sorprendenti, rivela una letteratura che è riuscita a riflettere la storia, combattere sguardi stereotipati, reinventarsi e trovare un proprio spazio. Dall’epoca coloniale attraversa gli sconvolgimenti culturali e politici che ne sono conseguiti, la creazione dei nuovi stati, le lotte sociali, i primi grandi casi degli scrittori della diaspora, per arrivare alle recenti avanguardie alle prese con un’Africa trasformata. Africana ci porta a rileggere il passato da una prospettiva insolita, a osservare il mondo di ieri e di oggi con occhi rinnovati, a esplorare le pieghe nascoste di una letteratura multiforme. Troviamo voci che hanno segnato la storia, come Flora Nwapa o Ngugi wa Thiong’o, scrittrici contemporanee di fama internazionale, come Akwaeke Emezi o Leila Aboulela, accanto ad autori meno conosciuti.
Venezia africana : arte, cultura, persone / Paul Kaplan, Shaul Bassi
Wetlands, 2024
Abstract: "Venezia africana" è la prima guida che racconta la presenza africana nella città di ieri e di oggi. Dieci itinerari mettono in luce le immagini degli Africani nell’arte veneziana dal Medioevo a oggi, gli echi dell’Otello di Shakespeare, la dolorosa eredità della schiavitù e del colonialismo italiano, nonché il contributo degli artisti africani e afro-discendenti alla Biennale di Venezia. Una ventina di saggi, poesie e riflessioni arricchiscono le narrazioni sul passato e il presente africano di Venezia. Dai dipinti e sculture antiche alle installazioni contemporanee, dalle testimonianze del Rinascimento alle voci postcoloniali, "Venezia africana" vi racconta la città come non l’avete mai vista. Prefazione di Igiaba Scego. Postfazione di Maaza Mengiste.
Bompiani, 14/06/2023
Abstract: Adua è nata in Somalia ma a diciassette anni è fuggita, lasciandosi alle spalle un regime dittatoriale e un padre severo. Ha trovato rifugio in Italia, a Roma, dove però ha dovuto misurarsi ancora una volta con la difficoltà di realizzare i suoi progetti di vita e dove ha visto tanti altri arrivare in cerca di speranza, come il ragazzo sbarcato a Lampedusa di cui si è innamorata. Ora la guerra civile che ha devastato il suo paese d'origine sembra conclusa, la sua migliore amica Lul è tornata a Mogadiscio e lei si sente divisa tra il richiamo delle radici e le responsabilità della vita in Italia. Alla morte di suo padre però Adua eredita la casa di famiglia: è davvero arrivato il momento di tornare in Somalia, e forse sarà solo guardando al passato che si aprirà per lei la possibilità di costruire il futuro. Le voci di una figlia e di un padre si intrecciano in queste pagine per raccontare una storia che si muove tra l'Italia e l'Africa, tra la memoria e il sogno, e scava tra le pieghe dei tanti conflitti irrisolti che segnano il nostro pianeta e le nostre relazioni personali. Igiaba Scego modella una delle tessere più affascinanti del suo viaggio nella storia coloniale: Adua è al tempo stesso il romanzo di una donna coraggiosa, un grande affresco familiare e una saga novecentesca fatta di guerre, migrazioni e speranze.
Bompiani, 16/05/2023
Abstract: A Roma, il 31 dicembre 1990, una sedicenne si prepara per la sua prima festa di Capodanno: indossa un maglione preso alla Caritas, ha truccato in modo maldestro la sua pelle scura, ma è una ragazza fiera e immagina il nuovo anno carico di promesse. Non sa che proprio quella sera si compirà per lei il destino che grava su tutta la sua famiglia: mentre la televisione racconta della guerra civile scoppiata in Somalia, il Jirro scivola dentro il suo animo per non abbandonarlo mai più. Jirro è una delle molte parole somale che incontriamo in questo libro: è la malattia del trauma, dello sradicamento, un male che abita tutti coloro che vivono una diaspora. Nata in Italia da genitori esuli durante la dittatura di Siad Barre, Igiaba Scego mescola la lingua italiana con le sonorità di quella somala per intessere queste pagine che sono al tempo stesso una lettera a una giovane nipote, un resoconto storico, una genealogia familiare, un laboratorio alchemico nel quale la sofferenza si trasforma in speranza grazie al potere delle parole. Parole che, come un filo, ostinatamente uniscono ciò che la storia vorrebbe separare, in un racconto che con il suo ritmo ricorsivo e avvolgente ci svela quanto vicende lontane ci riguardino intimamente: il nonno paterno dell'autrice, interprete del generale Graziani durante gli anni infami dell'occupazione italiana; il padre, luminosa figura di diplomatico e uomo di cultura; la madre, cresciuta in un clan nomade e poi inghiottita dalla guerra civile; le umiliazioni della vita da immigrati nella Roma degli anni novanta; la mancanza di una lingua comune per una grande famiglia sparsa tra i continenti; una malattia che giorno dopo giorno toglie luce agli occhi. Come una moderna Cassandra, Igiaba Scego depone l'amarezza per le ingiustizie perpetrate e le grida di dolore inascoltate e sceglie di fare della propria vista appannata una lente benevola sul mondo, scrivendo un grande libro sul nostro passato e il nostro presente, che celebra la fratellanza, la possibilità del perdono, della cura e della pace.
Feltrinelli Editore, 27/05/2023
Abstract: "Africana" è uno strumento per capire quanto l'Africa non vada coniugata al singolare, ma al plurale. Uno strumento di difesa contro tutte quelle visioni che vogliono ancora imporci questo enorme continente, cos. vario, come un'anonima distesa di capanne. "Africana" aprirà le porte al lettore – a chi è già appassionato delle letterature del Continente e a chi ne è del tutto digiuno – delle tante Afriche dentro l'Africa. Un continente moderno, giovane e straordinariamente creativo. Un continente dove la letteratura scorre come un fiume in piena, che si smarca da sguardi stereotipati e da etichette affibbiate dall'esterno per raccontarsi qui in prima persona. Troviamo autori di grande fama internazionale, come Adichie, Wainaina, Bulawayo, ma anche una nuova ondata di scrittori emergenti. Voci diverse tra loro che, attraverso storie quotidiane, metropolitane, ironiche, impegnate, sperimentali e futuriste, ci restituiscono la pluralità dell'Africa. Con una freschezza letteraria che riempie di meraviglia. Gli autori: Binyavanga Wainaina, Agazit Abate, Sulaiman Addonia, Chimamanda Ngozi Adichie, Ken Bugul, NoViolet Bulawayo, Efemia Chela, Pierre-Christophe Gam, Stanley Gazemba, Lelissa Girma, Achille Mbembe, Nadifa Mohamed, Rémi Nganije, Alexis Okeowo, Yvonne Adhiambo Owuor, Johary Ravaloson, Felwine Sarr, Taiye Selasi, Sami Tchack.
Cassandra a Mogadiscio / Igiaba Scego
Bompiani, 2023
Abstract: A Roma, il 31 dicembre 1990, una sedicenne si prepara per la sua prima festa di Capodanno: indossa un maglione preso alla Caritas, ha truccato in modo maldestro la sua pelle scura, ma è una ragazza fiera e immagina il nuovo anno carico di promesse. Non sa che proprio quella sera si compirà per lei il destino che grava su tutta la sua famiglia: mentre la televisione racconta della guerra civile scoppiata in Somalia, il Jirro scivola dentro il suo animo per non abbandonarlo mai più. Jirro è una delle molte parole somale che incontriamo in questo libro: è la malattia del trauma, dello sradicamento, un male che abita tutti coloro che vivono una diaspora. Nata in Italia da genitori esuli durante la dittatura di Siad Barre, Igiaba Scego mescola la lingua italiana con le sonorità di quella somala per intessere queste pagine che sono al tempo stesso una lettera a una giovane nipote, un resoconto storico, una genealogia familiare, un laboratorio alchemico nel quale la sofferenza si trasforma in speranza grazie al potere delle parole. Parole che, come un filo, ostinatamente uniscono ciò che la storia vorrebbe separare, in un racconto che con il suo ritmo ricorsivo e avvolgente ci svela quanto vicende lontane ci riguardino intimamente: il nonno paterno dell'autrice, interprete del generale Graziani durante gli anni infami dell'occupazione italiana; il padre, luminosa figura di diplomatico e uomo di cultura; la madre, cresciuta in un clan nomade e poi inghiottita dalla guerra civile; le umiliazioni della vita da immigrati nella Roma degli anni novanta; la mancanza di una lingua comune per una grande famiglia sparsa tra i continenti; una malattia che giorno dopo giorno toglie luce agli occhi. Come una moderna Cassandra, Igiaba Scego depone l'amarezza per le ingiustizie perpetrate e le grida di dolore inascoltate e sceglie di fare della propria vista appannata una lente benevola sul mondo, scrivendo un grande libro sul nostro passato e il nostro presente, che celebra la fratellanza, la possibilità del perdono, della cura e della pace.
Bompiani, 2023
Abstract: Adua vive a Roma da quarant’anni ed è immigrata dalla Somalia all’Italia. Fuggita a diciassette anni da un padre severo e da un regime autoritario, ha visto presto infrangersi il sogno di diventare un’attrice di successo. Ora la guerra civile somala è finita, la sua migliore amica Lul è tornata in patria e anche Adua sente il richiamo della terra natia. Ma suo marito, un giovane immigrato sbarcato a Lampedusa, ha bisogno di lei. Quando suo padre muore, Adua eredita la casa di famiglia e non può più rimandare le domande che la inquietano: è davvero arrivato il momento di tornare in Somalia a reclamare ciò che le spetta? E come può riprendere in mano la sua vita e costruirsi un futuro? Padre e figlia, con voci alternate, raccontano una storia che intreccia i ricordi e i piani temporali ed entra nelle pieghe del loro rapporto irrisolto.
Tamu, 2023
Abstract: Tra baracche di zinco e cartone, in una favela che sta per essere demolita, Maria-Giovane osserva il mondo e colleziona storie. Nonna Rita, Zio Totó, Bontà e gli altri abitanti dei vicoli raccontano di generazioni di diseredati, di persone nere la cui vita è ancora all’ombra della casa del padrone. Solo la curiosità di una bambina e il suo desiderio di imparare a leggere la realtà permettono di vedere in questo abisso ciò che più conta: la ricerca della giustizia, la cura degli affetti, l’amore. "Vicoli della memoria" è una pietra miliare della letteratura brasiliana ed è un delicato inno alla narrazione come strumento di sopravvivenza.
Milano : BUR Rizzoli, 2022
BUR Ragazzi Verdi
Abstract: Dietro agli sbarchi fatti di numeri, ci sono persone con un nome, una storia e un sogno. E un coraggio più profondo del mar Mediterraneo. I rifugiati esistono oggi grazie a una convenzione internazionale che li tutela e li assiste, ma esistevano anche ieri, e si chiamavano esuli, esiliati, perseguitati. Fu un rifugiato Enea, che proprio in Italia trovò la tanto agognata patria, e lo fu anche Dante, che infatti non morì nella sua amata Firenze. In questo libro dodici autori e dodici illustratori hanno raccolto la sfida di UNHCR e hanno dato vita a dodici incredibili racconti che intrecciano le storie vere dei rifugiati di oggi con quelle dei rifugiati del passato. Vite parallele accomunate da un sogno, una passione, un talento e il coraggio di metterli al servizio degli altri. Pittori, musicisti, atleti, cantanti, poeti, registi, fotografi, scrittori (e supereroi), che ieri come oggi inseguono la semplice quanto folle idea di rendere il mondo più bello, perché diverso. Autori: Igiaba Scego, Paolo Di Paolo, Flora Farina, Carlo Greppi, Michela Monferrini, Davide Morosinotto, Helena Janeczek, Francesco D'Adamo, Patrizia Rinaldi, Lilith Moscon, Alessandro Raveggi, Giuseppe Palumbo. Con la testimonianza diretta di Alidad Shiri. Età di lettura: da 8 anni.
Figli dello stesso cielo. Il razzismo e il colonialismo raccontati ai ragazzi
EDIZIONI PIEMME, 05/10/2021
Abstract: Igiaba incontra in sogno il nonno Omar, che non ha mai conosciuto ma solo visto in fotografia. Omar la porta in un viaggio lungo la storia per raccontarle cosa significava vivere nella Somalia sotto il colonialismo italiano, quello ottocentesco e imperialista e quello del ventennio fascista, e in che modo l'eredità razzista impregni ancora le nostre città e la nostra cultura. Un libro per raccontare ai ragazzi cosa è stato il colonialismo e come quella pagina triste della storia italiana, a lungo nascosta e negata, abbia ripercussioni anche sulla vita odierna nostra e dei tanti cittadini italiani di origine africana o che dall'Africa sono appena arrivati e stanno cercando di trovare nel nostro paese una nuova casa.
Figli dello stesso cielo : il razzismo e il colonialismo raccontati ai ragazzi / Igiaba Scego
Piemme, 2021
Abstract: Igiaba incontra in sogno il nonno Omar, che non ha mai conosciuto ma solo visto in fotografia. Omar la porta in un viaggio lungo la storia per raccontarle cosa significava vivere nella Somalia sotto il colonialismo italiano, quello ottocentesco e imperialista e quello del ventennio fascista, e in che modo l'eredità razzista impregni ancora le nostre città e la nostra cultura. Un libro per raccontare ai ragazzi cosa è stato il colonialismo e come quella pagina triste della storia italiana, a lungo nascosta e negata, abbia ripercussioni anche sulla vita odierna nostra e dei tanti cittadini italiani di origine africana o che dall'Africa sono appena arrivati e stanno cercando di trovare nel nostro paese una nuova casa.
Feltrinelli, 2021
Abstract: “Africana” è uno strumento per capire quanto l’Africa non vada coniugata al singolare, ma al plurale. Uno strumento di difesa contro tutte quelle visioni che vogliono ancora imporci questo enorme continente, cos. vario, come un’anonima distesa di capanne. “Africana” aprirà le porte al lettore – a chi è già appassionato delle letterature del Continente e a chi ne è del tutto digiuno – delle tante Afriche dentro l’Africa. Un continente moderno, giovane e straordinariamente creativo. Un continente dove la letteratura scorre come un fiume in piena, che si smarca da sguardi stereotipati e da etichette affibbiate dall’esterno per raccontarsi qui in prima persona. Troviamo autori di grande fama internazionale, come Adichie, Wainaina, Bulawayo, ma anche una nuova ondata di scrittori emergenti. Voci diverse tra loro che, attraverso storie quotidiane, metropolitane, ironiche, impegnate, sperimentali e futuriste, ci restituiscono la pluralità dell’Africa. Con una freschezza letteraria che riempie di meraviglia. Gli autori: Binyavanga Wainaina, Agazit Abate, Sulaiman Addonia, Chimamanda Ngozi Adichie, Ken Bugul, NoViolet Bulawayo, Efemia Chela, Pierre-Christophe Gam, Stanley Gazemba, Lelissa Girma, Achille Mbembe, Nadifa Mohamed, Rémi Nganije, Alexis Okeowo, Yvonne Adhiambo Owuor, Johary Ravaloson, Felwine Sarr, Taiye Selasi, Sami Tchack.
Settimana nera / Enrico Emanuelli ; prefazione di Igiaba Scego
Milano : Mondadori. 2021
Oscar moderni cult
Abstract: Mogadiscio, anni Cinquanta. Gli ex colonizzatori italiani sono stati invitati dalle Nazioni Unite a tornare in Somalia per "insegnare la democrazia" e traghettare il paese verso l'indipendenza. In questo clima, ancora coloniale, abusi, violenze e prevaricazioni assumono forme più subdole, tra cui quella dello sfruttamento sessuale. Ne subirà le conseguenze Regina, una donna somala di grande bellezza, costretta di giorno a fare la domestica e di notte la concubina di Farnenti, un ex fascista riciclatosi come possidente terriero. Regina subisce passivamente le voglie del padrone, che di fatto ha in mano la sua vita. A nulla sembrano servire il suo coraggio e la sua intelligenza: i maschi bianchi vedono in lei solo un corpo disponibile. Anche il protagonista-narratore, un uomo di affari italiano, è colpito da Regina, quando Farnenti gli offre di trascorrere una settimana nella sua casa: lì «c'è tutto, anche la Regina». E, come già in epoca coloniale, la donna africana diventa merce di scambio tra due uomini bianchi, incuranti dei suoi sentimenti e della sua paura. L'anonimo protagonista è quasi accecato dal desiderio morboso di quel corpo nero che viola sistematicamente, ogni volta ingannando se stesso per assolversi da ogni colpa. La donna invece sembra accettare remissiva il suo destino, ma il silenzio è solo una forma di resistenza alle sopraffazioni che subisce. La sua dignità - a differenza di quella degli sfruttatori - rimane intatta. Uscito nel 1961, da molti critici accostato a "Tempo di uccidere" di Ennio Flaiano (1947), "Settimana nera" ha ancora molto da dire: un vero e proprio «pugno nello stomaco», come afferma la scrittrice di origine somala Igiaba Scego.
Bompiani, 12/02/2020
Abstract: Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali. Un'ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo. È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un'ingrata, l'abolizionismo e la violenza, l'incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l'Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell'indipendenza. Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l'ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini. A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d'arte. Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.
La linea del colore : il grande tour di Lafanu Brown / Igiaba Scego
Bompiani, 2020
Abstract: Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali. Un’ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo. È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un’ingrata, l’abolizionismo e la violenza, l’incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l’Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell’indipendenza. Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l’ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini. A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d’arte.
Ediesse, 2020
Abstract: Negli anni trenta del secolo scorso Asmara, Mogadiscio, Macallè, Tripoli, Adua erano nomi familiari agli italiani. La propaganda per l'impero voluta da Benito Mussolini era stata battente e ossessiva. Dai giochi dell'oca ai quaderni scolastici, per non parlare delle parate, tutto profumava di colonie. Di quella storia ora si sa poco o niente. Anche se in Italia è forte la presenza di chi proviene da quelle terre d'Africa colonizzate. Ci sono eritrei, libici, somali, etiopi. Il libro riprende la materia dell'oblio coloniale e la tematizza attraverso alcuni luoghi di Roma che portano le tracce di quel passato disconosciuto. I monumenti infatti, più di altre cose, ci parlano di questa storia, dove le ombre sono più delle luci. Prende vita così un'analisi emozionale dei luoghi voluti a celebrazione del colonialismo italiano, attraverso un testo narrativo e delle fotografie. In ogni foto insieme al monumento viene ritratta anche una persona appartenente a quell'Africa che l'Italia ha invaso e dimenticato. Una sorta di riappropriazione della storia da parte di chi è stato subalterno. Una riappropriazione per costruire finalmente un'Italia decolonizzata, multiculturale, inclusiva, dove ogni cittadino possa essere finalmente se stesso.
Future : il domani narrato dalle voci di oggi / a cura di Igiaba Scego
2. ed.
Effequ, 2019
Abstract: Undici autrici afroitaliane raccontano di futuro, generazioni e radici. Un’antologia alla ricerca di una nuova lingua, di nuove idee, di prospettive forti, differenti e inesplorate. Un’antologia che parte da dove viviamo, l’Italia, e guarda altrove, con straordinaria forza ed emozione. Un libro che vuole marcare un passo verso il domani, narrandolo, inventandolo, osservando il presente e il passato.
Giuntina, 2018
Abstract: A 80 anni dalla promulgazione delle "leggi razziali", scrittori e storici si incontrano in questo volume che raccoglie, con lo spirito di un esperimento, tredici racconti ispirati da documenti ed eventi reali legati alla persecuzione dei diritti da parte del regime fascista. Pensando a un futuro prossimo in cui la memoria non sarà più trasmessa dai testimoni diretti ed esplorando quella linea di confine lungo la quale storia, racconto e ricordo possono interagire, questi testi, che coinvolgono e commuovono il lettore, aspirano nel loro insieme ad essere un laboratorio che stimoli riflessioni inedite sul futuro della Memoria stessa. I racconti di questa antologia costituiscono anche un monito contro il risorgere dell'intolleranza nella nostra società e contro ogni futura forma di discriminazione delle minoranze e dei più deboli.