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Meno male che Silvio c'era
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Bottura, Luca

Meno male che Silvio c'era

Baldini+Castoldi, 31/10/2023

Abstract: Mentre noi ci baloccavamo sulle origini misteriose del patrimonio di Silvio Berlusconi, sui legami massonici, sugli stallieri di Cosa Nostra, sulle Olgettine, il Cavaliere esportava un modello a immagine e somiglianza sua e della sua azienda: il capitalismo muscolare. Là dove bilanci, politica, gnocca, democrazia, media appecoronati, vocazione autoritaria, blandizie, minacce, joie de vivre, joie di non pagare le tasse, convivono in un ecosistema meraviglioso nel quale i poveri votano, quando possono votare, per i ricchissimi. A maggior gloria del re. Sudditi felici che hanno sempre qualcun altro cui addossare il loro fallimento: migranti, comunisti, migranti comunisti. Fino a diventare migranti economici di loro stessi. Che mai giungeranno in porto ma, durante il viaggio, scalciano il tizio a fianco. Berlusconi è stato forse il politico più deriso al mondo, e questo libro non fa eccezione. Ma chi ne sfotteva le orribili barzellette, la coazione a mentire, i modi da parvenu brianzolo, chi si sentiva superiore per modernità, arguzia, cultura, alla fine è diventato come lui (qualcuno ricorda Sarkozy?) o ne ha avuto bisogno fino all'ultimo per rendere il format più trash (Meloni, Salvini). Dunque, vincente. Ché, in fondo, l'occasione fa l'uomo Silvio. Ma siccome di troppa saliva si può morire, anche dopo morti, eccomi. A raccontare l'uomo che più ha portato l'Italia nel mondo dopo Leonardo da Vinci e Al Capone. Scelga il lettore in che percentuale, a patto di ammettere una fattuale verità: Silvio era, è stato e sarà eterno e inestinguibile. Luca Bottura

Meno male che Silvio c'era
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Materiale linguistico moderno

Meno male che Silvio c'era / Luca Bottura

Milano : Baldini + Castoldi, 2023

Le formiche

Abstract: "Mentre noi ci baloccavamo sulle origini misteriose del patrimonio di Silvio Berlusconi, sui legami massonici, sugli stallieri di Cosa Nostra, sulle Olgettine, il Cavaliere esportava un modello a immagine e somiglianza sua e della sua azienda: il capitalismo muscolare. Là dove bilanci, politica, gnocca, democrazia, media appecoronati, vocazione autoritaria, blandizie, minacce, joie de vivre, joie di non pagare le tasse, convivono in un ecosistema meraviglioso nel quale i poveri votano, quando possono votare, per i ricchissimi. A maggior gloria del re. Sudditi felici che hanno sempre qualcun altro cui addossare il loro fallimento: migranti, comunisti, migranti comunisti. Fino a diventare migranti economici di loro stessi. Che mai giungeranno in porto ma, durante il viaggio, scalciano il tizio a fianco. Berlusconi è stato forse il politico più deriso al mondo, e questo libro non fa eccezione. Ma chi ne sfotteva le orribili barzellette, la coazione a mentire, i modi da parvenu brianzolo, chi si sentiva superiore per modernità, arguzia, cultura, alla fine è diventato come lui (qualcuno ricorda Sarkozy?) o ne ha avuto bisogno fino all’ultimo per rendere il format più trash (Meloni, Salvini). Dunque, vincente. Ché, in fondo, l’occasione fa l’uomo Silvio. Ma siccome di troppa saliva si può morire, anche dopo morti, eccomi. A raccontare l’uomo che più ha portato l’Italia nel mondo dopo Leonardo da Vinci e Al Capone. Scelga il lettore in che percentuale, a patto di ammettere una fattuale verità: Silvio era, è stato e sarà eterno e inestinguibile." (Luca Bottura)

Manifesto del Partito Impopolare
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Bottura, Luca

Manifesto del Partito Impopolare

EINAUDI, 08/06/2021

Abstract: "L'impopolare è internazionalista e se ne fotte dei confini. È patriota di molte patrie e non darebbe mai la vita per l'idea di un altro come diceva Voltaire, anche perché Voltaire non l'ha mai detto".L'Italia è l'unica nazione al mondo in cui la maggioranza berciante si dice fuori dal coro, chi se la prende con le minoranze - neri, omosessuali, iscritti al Pd - sostiene di essere discriminato, e gli evasori fiscali si lamentano con chi paga le tasse. Intanto, i progressisti continuano a inseguire il Centro, che si sposta sempre piú a Destra. Ma non sarà che il consenso è sopravvalutato? Forse, per perdere con stile (o vincere per fortuna) basterebbe dire o fare qualcosa di impopolare. Ecco allora il Manifesto del Partito Impopolare, una brillante disamina della nostra classe dirigente, con pratiche schede sugli attuali partiti populisti e un programma di governo impopolare: la Costituzione, sviscerata punto per punto. Immaginando il discorso introduttivo del premier, il simbolo, il pantheon degli Impopolari e il loro inno, Bottura inocula un vaccino contro tutti i populismi, e sta dalla parte dei proletari, anche quelli che credono di essere borghesi.

Manifesto del Partito Impopolare
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Materiale linguistico moderno

Manifesto del Partito Impopolare / Luca Bottura

Torino : Einaudi, 2021

Einaudi. Stile libero extra

Abstract: L'Italia è l'unica nazione al mondo in cui la maggioranza berciante si dice fuori dal coro, chi se la prende con le minoranze - neri, omosessuali, iscritti al Pd - sostiene di essere discriminato, e gli evasori fiscali si lamentano con chi paga le tasse. Intanto, i progressisti continuano a inseguire il Centro, che si sposta sempre più a Destra. Ma non sarà che il consenso è sopravvalutato? Forse, per perdere con stile (o vincere per fortuna) basterebbe dire o fare qualcosa di impopolare. Ecco allora il Manifesto del Partito Impopolare, una brillante disamina della nostra classe dirigente, con pratiche schede sugli attuali partiti populisti e un programma di governo impopolare: la Costituzione, sviscerata punto per punto. Immaginando il discorso introduttivo del premier, il simbolo, il pantheon degli Impopolari e il loro inno, Bottura inocula un vaccino contro tutti i populismi, e sta dalla parte dei proletari, anche quelli che credono di essere borghesi.

Buonisti un cazzo
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Bottura, Luca

Buonisti un cazzo

Feltrinelli Editore, 20/02/2020

Abstract: "Me ne batto alla grandissima se dico o scrivo cose buone per lo zerovirgola elettorale. Perché non sono un politico, e per questo ho la presunzione infantile del contagio del buono. O almeno del migliore. Che due o tre cose di civiltà le dirà e proverà a farle sempre, e comunque. Perché ritiene di avere molti fratelli in sonno, sparsi per questo sfortunato Paese che non ha bisogno di eroi e nel caso se li sceglie di merda. O ci sputa sopra. Perché sono quella roba lì. Buonista un cazzo."A sentire le urla sovraniste, il pezzo di Paese che ne rifiuta il fascino è un esercito di ricchi, comunisti col Rolex, privilegiati. I famigerati buonisti. Che però, coi loro difetti, saranno sempre meglio dei cattivisti. Non è vero che c'è da vergognarsi per aver studiato. Pagare le tasse non è da sfigati. L'Europa non è una prigione. Non dobbiamo aiutarli a casa loro: dobbiamo accogliere chi abbiamo contribuito ad affamare. Imitare i populisti non farà vincere le elezioni a nessuno. E non siamo Gretini, siete cretini voi.Luca Bottura ha scritto una biografia collettiva di quel pezzo di Paese, un racconto autoironico, demoralizzato ma non vinto, pronto a ridere dei propri nemici e dei propri amici. Sperando che restino tali.

Italialand
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Monografie

Crozza, Maurizio <1959->

Italialand : lo spettacolo originale primavera 2011 / Maurizio Crozza

Milano : Rizzoli, 2011 - 1 kit (2 DVD-Video, 1 volume)

Abstract: Trecentomila chilometri quadrati di attrazioni per trecentosessantacinque giorni all'anno. Non ci si stanca mai a Italialand, basta aprire il giornale al mattino per prepararsi a una giornata tutta da ridere! L'ex commissario nazionale antiracket è stato arrestato per millantato credito, secondo i giornali avrebbe promesso favori in cambio di sesso. Pensa se era del racket! In Abruzzo, la giunta regionale ha trovato l'idea vincente per risolvere il problema delle prostitute che si appartavano nel bosco con i clienti. Faranno abbattere il bosco.Il presidente del Consiglio ha dichiarato: Ho pagato Ruby, ma solo per evitare che si prostituisse. È come pagare un piastrellista, ma senza farti fare il bagno.A Scajola hanno comprato la casa a sua insaputa.Ha dichiarato che se trova chi è stato gliela farà pagare. Ma come, di nuovo?

Tutti al mare vent'anni dopo
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Materiale linguistico moderno

Bottura, Luca

Tutti al mare vent'anni dopo / Luca Bottura ; prefazione di Michele Serra

Bologna : Pedisapop, [2007]

Abstract: Il primo agosto 1985, Michele Serra partiva in Panda per un viaggio che da Ventimiglia lo avrebbe portato a Trieste. Di quel viaggio nell'Italia vacanziera, giorno dopo giorno, pubblicava il resoconto sul quotidiano l'Unità. Ne uscì un ritratto indimenticabile dei nostri anni Ottanta. Vent'anni dopo, Luca Bottura, allievo e amico di Michele Serra, ha intrapreso lo stesso itinerario, per verificare quanto le cose fossero cambiate. E lo ha puntualmente raccontato ai lettori dello stesso giornale. Quel reportage è ora questo libro: la cronaca implacabile di quello che siamo diventati.