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Iniziazioni. Racconti di sette età
Elliot, 05/04/2024
Abstract: Sette racconti, sette momenti nella vita – dall'infanzia alla vecchiaia – di un uomo alle prese con il sesso. Sullo sfondo c'è l'Italia, dal tramonto del Novecento a oggi, ma c'è soprattutto, insieme al disegno dei cambiamenti nelle relazioni tra i sessi, il rapporto sempre più difficile tra le ambizioni o le idee dell'esistenza "diurna" e i desideri, le ossessioni, i terrori di quella "notturna", che sta sotto la soglia della volontà o della coscienza.
Iniziazioni : racconti di sette età / Matteo Marchesini
Roma : Elliot, 2024
Scatti
Abstract: Sette racconti, sette momenti nella vita – dall’infanzia alla vecchiaia – di un uomo alle prese con il sesso. Sullo sfondo c’è l’Italia, dal tramonto del Novecento a oggi, ma c’è soprattutto, insieme al disegno dei cambiamenti nelle relazioni tra i sessi, il rapporto sempre più difficile tra le ambizioni o le idee dell’esistenza “diurna” e i desideri, le ossessioni, i terrori di quella “notturna”, che sta sotto la soglia della volontà o della coscienza.
Racconti Edizioni, 18/05/2023
Abstract: DELUSI DALL'ULTIMO LIBRO CHE AVETE ACQUISTATO E LETTO DOPO CHE AVEVA VINTO L'ENNESIMO PREMIO? NON CAPITE PERCHÉ ABBIANO DATO IL NOBEL PER LA LETTERATURA PROPRIO A QUELLO SCRITTORE MAI SENTITO PRIMA?Autori pluri e mai premiati raccontano la verità, ma proprio tutta la verità sul mondo dei premi letterariHai voglia a dire che i premi non contano. Di solito chi dice così è perché non li vince. Che siano Oscar o Palloni d'oro, Pulitzer o riconoscimenti alla carriera, davvero i premi sono soltanto "ciambelle di salvataggio lanciate a qualcuno che ha già raggiunto la riva" come sostenne George Bernard Shaw rifiutando i soldi del Nobel? Chi legge e scrive libri sa che alcuni premi possono proiettare un romanzo dritto in classifica, altri invece fanno solo curriculum e di soldi nemmeno a parlarne, ma la maggior parte li devi andare a ritirare in oscuri paesi appenninici dove comunque arrivi sempre secondo dietro la celebrità locale. Qui, dall'alto dei loro scranni, giurie di inossidabili carampane e venerati maestri decretano l'ingresso o l'esclusione dal grande olimpo della letteratura commuovendosi per due metafore neanche fossero gli occhi oceanici di Miss Cotonella a Salsomaggiore Terme. E gli scrittori? Come in tutte le discipline ci sono gli specialisti, i vincitori di allori seriali, ma anche chi non ci si avvicina nemmeno di striscio, chi affetta noncuranza e chi briga dietro le quinte. Per saperne di più bisogna leggere questo libro, in cui autori pluri e mai premiati si tolgono tutti i sassolini e talvolta qualche macigno dalle scarpe, svelano gli altarini e gli scheletri nell'armadio, ma soprattutto ci regalano dei racconti che davvero meriterebbero un qualche trofeo. In attesa che voi lettori scegliate il migliore, noi ci portiamo avanti e brindiamo "alla salute del vincitore, con un bicchierino pieno di livore".Con racconti di: Veronica Raimo, Giulio Mozzi, Lorenzo Vargas, Gilda Policastro, Alessandro Gori, Stella Poli, Ugo Cornia, Valentina Maini, Valerio Lundini, Carolina Cavalli, Marco Rossari, Matteo Marchesini, Paola Moretti, Giordano Tedoldi, Luca Pisapia, Federica Sabelli, Francesco Pacifico, Luca Ricci, Domitilla Pirro, Michele Masneri, Saverio Raimondo
Feltrinelli Editore, 21/04/2022
Abstract: La bombe della Seconda guerra mondiale imperversano su Torino, ma in collina, dove Corrado, insegnante di chimica in un istituto della città, si ritira ogni sera, la vita continua imperturbabile. Tra le passeggiate solitarie con il cane Belbo, gli impacciati rapporti con le due donne che lo ospitano, l'incontro casuale con un gruppo di operai che si riuniscono in un'osteria, Corrado ritrova anche un vecchio amore di gioventù, Cate, ora madre di un ragazzino. Tra boschi e frutteti a prevalere è il ritmo delle stagioni, il cui ciclo incessante sembra l'unica verità possibile, più reale del trascorrere lineare degli anni. Ma a volte la storia esilia il mito, e gli anni si vendicano del culto delle stagioni. È quel che accade nell'estate del 1943, con la caduta di Mussolini, l'armistizio e la creazione della Repubblica di Salò. Mentre tutti intorno a lui – gli amici dell'osteria, i colleghi di scuola, Cate, e persino il figlio ragazzino di lei – prendono posizione, affrontano il tumulto, Corrado deve finalmente fare i conti con le proprie personali miserie. Come mostra Matteo Marchesini nella sua illuminante introduzione, "'La casa in collina' è il referto di un nascondimento impossibile [...]. Il professor Corrado, che [...] vede la sua giovinezza sparire senza per questo approdare alla maturità, e che deve sostenere un confronto impari con chi, mentre lui stagnava nella solitudine, ha imparato ad affrontare la vita, è l'alter ego pavesiano più credibile e più spietatamente ritratto."
La casa in collina / Cesare Pavese ; introduzione di Matteo Marchesini
Feltrinelli, 2022
Abstract: Ora che ho visto cos'è guerra, cos'è guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: - E dei caduti che facciamo? Perché sono morti? - Io non saprei cosa rispondere. Non adesso, almeno. Né mi pare che gli altri lo sappiano. Forse lo sanno unicamente i morti, e soltanto per loro la guerra è finita davvero. Così si chiude l'opera, e queste sono le parole migliori per presentarla.
Treccani, 09/12/2021
Abstract: "Abbiamo voluto raccogliere alcuni interventi pubblicati sui settimanali di Treccani per dare tracce della imprescindibile figura storico-letteraria di Leonardo Sciascia. A questi testi si lega un articolo, mai uscito in raccolta, in cui l'autore di Racalmuto piange la morte di George Orwell." Dall'eco di Matteo Marchesini di Sciascia
Giunti Barbera, 15/09/2021
Abstract: Sono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Questo scrittore, che secondo i suoi migliori interpreti fu molto siciliano e molto europeo, ma per nulla italiano, anticipa i drammi del XX secolo usando una lingua e talvolta una grammatica narrativa d'impronta ancora in parte ottocentesca. È un figlio del positivismo (e del suo rovescio spiritualista) ritrovatosi di colpo all'avanguardia, un erede del verismo che tende fin da subito all'oratoria e al grottesco, alla geometria e a un "bello scrivere" da cui si sprigiona la falsa lucentezza dell'ottone che vuol sembrare oro. In questa identità bifronte sta il limite e la grandezza de Il fu Mattia Pascal: il suo tormento. Matteo Marchesini introduce in 10 parole chiave Il fu Mattia Pascal.
Il fu Mattia Pascal / Luigi Pirandello ; introduzione di Matteo Marchesini
Giunti Barbera, 2021
Abstract: Il più famoso dei romanzi di Pirandello segna il definitivo abbandono degli schemi narrativi tradizionali e la nascita del moderno romanzo d'introspezione. La storia è emblematica del diffuso disagio esistenziale che accompagna il cambio di secolo: mentre Mattia Pascal cerca di evadere dalla falsità delle relazioni sociali e familiari che lo soffocano, il destino gli offre un'opportunità insperata, quella di essere creduto morto. Subito egli si inventa un'altra identità, convinto di poter vivere un'altra vita. Ma l'apparenza non ha consonanze con il reale e Mattia finisce per autoescludersi definitivamente dalla vita sociale, rimanendo imprigionato suo malgrado nella sua stessa finzione. Introduzione di Nino Borsellino. Prefazione e note di Giorgio Patrizi.
Miti personali : sedici racconti / Matteo Marchesini
Voland, 2021
Abstract: Achille insegue Ettore all'infinito, mentre l'eroe troiano si trasforma in una tartaruga. Un Odisseo probabilmente falso torna a Itaca provocando un caso Bruneri-Canella ante litteram. Narciso e Leopardi devono scegliere tra uno stato di minorità perenne, compensato dall'onnipotenza fantastica, e una fuga da casa che insieme alla vita adulta lascia intravedere l'ombra della morte. Ecco alcune delle vicende mitiche e storiche che Marchesini ci propone nei suoi sedici racconti. Negli stampi archetipici l'autore cola la propria personale esperienza del mondo, offrendoci una nitida galleria di stati d'animo, drammi famigliari e conflitti sociali: e così dalla "Poesia" di Orfeo arriva alla "Prosa" degli ultimi pezzi, dove dei personaggi comuni, simili a ognuno di noi, rappresentano i miti crudeli della realtà di oggi.
Casa di carte. La letteratura italiana dal boom ai social
Il Saggiatore, 24/01/2019
Abstract: Moribonda è la critica letteraria. La sua è un'agonia loquace, che si esprime in una querula corrente di elzeviri, recensioni e monografie, su siti e social network, tra le pagine di libri, quotidiani e settimanali. Pagine che, analizzate come un unico testo, assomigliano sempre più a un certificato di morte, o meglio, all'autocertificazione di un decesso. I luoghi del delitto sono facoltà umanistiche divenute conventicole di iniziati, dediti a riti vacui espressi in gerghi oscuri; sono redazioni di giornali troppo vicine a redazioni editoriali, in cui è decaduta la pratica essenziale della stroncatura. Tra i congiurati, oltre ai critici stessi, i lettori poco inclini ad aprirsi a un rapporto vitale con l'opera, e assai più disposti a trattarla come un orpello.Matteo Marchesini si muove da intruso tra le figure umbratili dell'"industria culturale". È critico, poeta, narratore. Affronta i libri altrui senza la fatua enfasi del giornalista, ma non è neppure un accademico: è uno scrittore che parla di letteratura e, attraverso la letteratura, del mondo. Pratica con pungente intelligenza l'arte della stroncatura e della satira, destinate a scagliarsi contro lo status quo, ovvero contro gli autori-monumento; ed è questa la ragione per cui Casa di carte ha incontrato grandi ostacoli prima di essere pubblicato.I saggi che lo compongono sono una reazione chimica al presente, un presente che affonda le sue radici nella metamorfosi del boom economico, di cui Marchesini analizza gli esiti letterari più emblematici: da Bassani che visse quegli anni come un tramonto a Pasolini che li attraversò in trionfo, subendoli però come un insulto. Mentre si avvicina all'oggi, ridiscute un canone accettato ormai come un dato geologico, profanando primati intoccabili (Gadda, Montale) e riappropriandosi di autori perduti; ritrova i sintomi di un male antico nei testi contemporanei, e indica alcuni antidoti. Marchesini si assume così il compito di ogni vero scrittore: quello di costruire da sé la propria tradizione, di parlare dal suo interno dopo averla eletta a dimora. Perché la letteratura è un luogo da plasmare e abitare: è una casa di carte.
Casa di carte : la letteratura italiana dal boom ai social / Matteo Marchesini
Il Saggiatore, 2019
Abstract: Matteo Marchesini, prendendo in esame più di mezzo secolo di letteratura italiana e riflettendo sul valore e sul senso della creazione artistica, scrive un’ardita opera di critica letteraria che è stata al centro del dibattito editoriale nel 2018. Levi e Morante, Gadda e Pasolini, Calvino e Montale, Moresco, Baricco e Benni, con Lagioia, Scarpa e Siti, insieme a moltissimi altri: l’autore rimette in discussione l’intero canone letterario, attraverso un esercizio critico preciso e appassionato. Rivalutando i grandi classici e con loro molte opere considerate (erroneamente?) «minori», attraverso ritratti inediti e aneddoti straordinari, con tagliente ironia e sorprendente rigore filologico, Marchesini riscrive la storia della letteratura – anche alla luce delle nuove modalità di condivisione legate all’utilizzo dei social network –, scardinando le certezze di accademici e lettori.
Il saggiatore, 2018
Abstract: La rivoluzione, il gruppo di boiardi di provincia del Lavoro culturale, alla fine non la fanno mai; Marcello, nell’Integrazione, si ferma prima di scagliare il mattone contro la metropoli che lo asfissia con le sue torri metalliche; il narratore della Vita agra non attua il piano di far saltare in aria il torracchione della grande azienda che ha lasciato morire ammazzati quarantatré minatori. Ma quello che le opere di Luciano Bianciardi hanno rappresentato per l’Italia degli anni sessanta, così ingenuamente imbevuta dei miti del progresso e del miracolo economico, è stato qualcosa di simile a un intero plotone mitraglieri che apriva il fuoco contro il cielo di carta che la proteggeva. Intellettuale corsaro, cantore corrosivo delle contraddizioni della società del benessere, esistenzialista anarchico, Bianciardi è oggi un punto cardinale nel panorama letterario del secondo Novecento italiano. Il Saggiatore ne ripropone in un unico volume tutti i romanzi, i saggi, i racconti e i diari, le molte vite di un irregolare entrato nel ca¬none: dagli anni giovanili dell’impegno nella natia Grosseto – da cui nacquero il libro-inchiesta I minatori della Maremma e il primo romanzo Il lavoro culturale – al trasferimento a Milano; dal racconto del lato oscuro dell’industria editoriale nell’Integrazione al capolavoro La vita agra, in cui confluirono tutta l’alienazione e la «solenne incazzatura» del periodo trascorso nel capoluogo lombardo. Fino alla fine, con la riscoperta-rifugio dell’epopea risorgimentale in Aprire il fuoco, romanzo ucronico in cui sulle barricate delle Cinque giornate di Milano, al fianco di Carlo Cattaneo, sfilano Enzo Jannacci e Giorgio Bocca. Curato da Luciana Bianciardi e arricchito della nuova prefazione di Matteo Marchesini, Il cattivo profeta raccoglie tutte le sfumature di un autore che, facendo della sua esistenza appassionante letteratura, è riuscito a immortalare le illusioni, i tic e le miserie dell’infinito presente dell’età post-industriale.
False coscienze. Tre parabole degli anni zero
Bompiani, 22/02/2017
Abstract: L'apparente inaugurazione di una casa, tra vecchi amici e intellettuali velleitari, mette alla prova un amore al capolinea che si sbriciola davanti a una piccola tragedia stradale, protagonisti due anziani inquilini, una macchina e un cane. L'inspiegabile ascesa di Lojacono, stolido e verboso studente trasformato di colpo in autore di best-seller, rivela ai suoi compagni le ambiguità del loro cenacolo letterario e del loro mentore Astolfo Bordiga. Il ritorno di Pietro dalla madre malata sfocia in un'ultima, fatale replica del consueto corpo a corpo astioso e ricattatorio. Sullo sfondo una Bologna sporca e scura, che non perdona alla giovinezza di svanire, e in primo piano i rapporti di coppia, le ambizioni culturali e le relazioni famigliari di chi è diventato adulto a cavallo tra i due secoli. Da una voce giovane ma già autorevole della narrativa e della critica italiana.
False coscienze : tre parabole degli anni zero / Matteo Marchesini
Firenze [etc.] : Bompiani, 2017
Abstract: L’apparente inaugurazione di una casa, tra vecchi amici e intellettuali velleitari, mette alla prova un amore al capolinea che si sbriciola davanti a una piccola tragedia stradale, protagonisti due anziani inquilini, una macchina e un cane. L’inspiegabile ascesa di Lojacono, stolido e verboso studente trasformato di colpo in autore di best-seller, rivela ai suoi compagni le ambiguità del loro cenacolo letterario e del loro mentore Astolfo Bordiga. Il ritorno di Pietro dalla madre malata sfocia in un’ultima, fatale replica del consueto corpo a corpo astioso e ricattatorio. Sullo sfondo una Bologna sporca e scura, che non perdona alla giovinezza di svanire, e in primo piano i rapporti di coppia, le ambizioni culturali e le relazioni famigliari di chi è diventato adulto a cavallo tra i due secoli. Da una voce giovane ma già autorevole della narrativa e della critica italiana.
Da Pascoli a Busi : letterati e letteratura in Italia / Matteo Marchesini
Macerata : Quodlibet, 2014
Abstract: Alternando ritratti e panoramiche, e misurando l'attualità di autori canonici, eccentrici o dimenticati, il volume offre un ampio spaccato della letteratura italiana tra la fine dell'Ottocento e il Duemila. Ma il titolo non è solo uno stratagemma vivace per indicarne i confini cronologici. Infatti, occupandosi di un'epoca moderna e postmoderna in cui il peso pubblico dei linguaggi letterari si è andato rapidamente riducendo, l'autore racconta gli estremi sviluppi del rapporto abnorme che in Italia ha storicamente legato l'identità nazionale agli scrittori: scrittori che spesso, quasi a risarcire una società priva di coesione e di modelli politici comuni, da puri rappresentanti di valori estetici sono stati trasformati in veri e propri personaggi, in catalizzatori di climi ideologici e in simboli di un costume o di un modo di vivere. Ne risulta un libro in cui le analisi stilistiche fanno tutt'uno con la critica della cultura.
Voland, 30/04/2013
Abstract: Nel cuore di Bologna, Marco, trentenne diviso tra le incombenze giornalistiche e il tentativo di finire un romanzo, vive in una solitudine cocciuta e il più possibile asettica, fino a quando ricompare Lucia, la ragazza che lo ha lasciato qualche anno prima. Ora Lucia cerca Marco, lo assedia e lo porta in giro per paesi e campagne, a visitare i loro luoghi di un tempo, a ritrovare gli amici vivi e gli amici morti. Tra Bassa e Appennini, tra cliniche e osterie, Lucia – come una fragile ma tenace erinni – costringe Marco a rianalizzare le zone più oscure del loro passato.Atti mancati è una storia d'amore e di suspense. È una parabola sul tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e insieme con uno stile semplice, da presa diretta.
Atti mancati / Matteo Marchesini
Roma : Voland, 2013
Abstract: Nel cuore di Bologna, Marco, intellettuale trentenne diviso tra le incombenze giornalistiche e il tentativo di finire un romanzo, vive in una solitudine cocciuta e il più possibile asettica, fino a quando ricompare Lucia, la ragazza che lo ha lasciato qualche anno prima. Ora Lucia cerca Marco, lo assedia e lo porta in giro per paesi e campagne, a visitare i loro luoghi di un tempo, a ritrovare gli amici vivi e gli amici morti. Tra Bassa e Appennini, tra cliniche e osterie, Lucia - come una fragile ma tenace erinni - costringe Marco a rianalizzare le zone più oscure del loro passato. Atti mancati è una storia d'amore e di suspense. È una parabola sul tempo trascorso ostinatamente a occhi chiusi e su quello vissuto a occhi spalancati. È il referto di una malattia, steso con furore analitico e insieme con uno stile semplice, da presa diretta.
Roma : Gallucci, 2012
Abstract: La nonna si è addormentata tranquilla in poltrona. Chissà cosa sogna? Prendi una torcia e spegni la luce... Vedrai qualcosa di ben più tremendo! Gioca a indovinare le figure proiettate da questo pop-up. Punta il fascio di luce verso le sagome 3D e scopri il segreto rivelato da ciascuna ombra! Età di lettura: da 5 anni.
Roma : Gallucci, 2012
Abstract: E le renne di Babbo Natale, dopo tutto quel lavoraccio con la slitta, come festeggeranno il gran giorno? Scoprilo anche tu con questo pop-up in rima che parla del momento più bello dell'anno! Età di lettura: da 4 anni.
Poesia senza gergo : sugli scrittori in versi del Duemila / Matteo Marchesini
Roma : Gaffi, 2012
Abstract: In Italia ci sono poeti marginali e poeti marginalizzati. I primi sono quelli che arretrano di uno o due passi dalle potenzialità della poesia, perché prendono in parola il piccolo ruolo che la società degli ultimi decenni ha assegnato ad essa. Gli altri sono quelli che non rientrano nei canoni editoriali, giornalistici e festivalieri, non tanto per il loro cattivo carattere, o per essere romanticamente schivi e appartati, ma perché essi percorrono una loro strada individuale, vivendo tutti i ricatti del presente e il paradosso della loro arte in modo consapevole e creativo, non consolatorio e tantomeno volontaristico. Questo libro racconta criticamente la reale situazione della poesia italiana contemporanea, cercando di fare chiarezza su valori e disvalori, ma soprattutto tentando un risultato oggi scandaloso persino nelle intenzioni: quello di leggere la poesia di oggi come uno dei fattori della nostra complessiva cultura. Soffermandosi su autori di generazioni e formazioni diverse (da Umberto Fiori ad Andrea Temporelli, da Elio Pecora a Edoardo Zuccate da Giorgio Manacorda a Paolo Maccari, da Patrizia Cavalli a Paolo Febbraro), Matteo Marchesini offre molte risposte a coloro i quali da lontano sospettano che la poesia sia morta, ma anche a coloro che da troppo vicino immaginano di poter confidare in una poesia piccola e senza responsabilità.