Trovati 16 documenti.
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Due generazioni, una rivoluzione. Proposte per affrontare le sfide comuni
Rubbettino Editore, 18/11/2024
Abstract: Cosa possono avere in comune un over 75 e un under 35? Senz'altro il desiderio di cambiare il mondo e la speranza di poterlo fare. È questo che emerge dal dialogo tra Vannino Chiti e Valerio Martinelli, entrambi toscani, impegnati in politica e nel sociale, con saldi valori condivisi, ma separati da quasi mezzo secolo di vita. A discapito degli stereotipi, scopriremo un giovane moderato ispirato e un anziano rivoluzionario, che si confrontano su temi cruciali per il nostro presente e il futuro, come la parità di genere, la scuola, la formazione, il lavoro, il welfare, la previdenza, l'Europa, la pace, la transizione ecologica e digitale, la politica, la partecipazione, i partiti, la spiritualità. Sono queste le sfide più importanti del nostro tempo, che si potranno affrontare solo con un patto intergenerazionale solido, costruendo ponti e non muri, cercando di dare vita a una società e a un mondo più giusti, fraterni, migliori per ogni persona, quale che sia la sua etnia, la cultura, la fede.
Baldini+Castoldi, 2024
Abstract: Davvero i poveri mangiano meglio dei ricchi? No, non è vero. Ma neppure i ricchi mangiano tanto bene. Questo saggio, dando voce a tredici storie di sopravvivenza alimentare ed esistenziale, mira a rendere concreta la dimensione umana dietro le crude statistiche. La povertà non è infatti una categoria astratta, né la si può ricondurre solo a dei numeri. Anzi, dalle indagini condotte dagli autori emerge un quadro variegato e complesso, che mette in luce un impoverimento alimentare generalizzato. Nonostante in Italia l'alimentazione occupi una parte importante della narrazione collettiva e dell'economia, paradossalmente il cibo sta perdendo progressivamente il suo valore. Tanto che viene sprecato in grande quantità. Questo saggio, chiaro e illuminante, non solo ci invita a riflettere su una questione di primaria importanza, ma chiama soprattutto all'azione. Per contrastare questo fenomeno occorre mobilitarsi tutti - dalle istituzioni nazionali ai comuni, dalle famiglie alle scuole - garantendo il diritto universale a un'alimentazione adeguata, sicura e sostenibile (ius cibi) e introducendo una seria educazione alimentare in tutti i cicli di istruzione.
Dio non ci lascia soli. Riflessioni di un cristiano in un mondo in crisi
EDIZIONI PIEMME, 14/11/2023
Abstract: "Questo non è un libro di teologia, tuttavia Gesù, la sua tenerezza e la sua vicinanza a ognuno di noi sono molto presenti in queste pagine in cui si parla di solitudine e di amore, quell'amore così desiderato ma che a volte sembra difficile da trovare. Mi arrivano molte domande, da tante persone diverse. Quasi sempre sono anche quelle che io stesso mi sono posto e con cui mi confronto, e tutte mi fanno pensare di più. Queste riflessioni sono cresciute camminando tra la gente, a Bologna, in Italia, nel mondo, e ho pensato di condividerle. C'è dentro anche un po' della mia vita, una vita iniziata a Roma poco prima del Concilio Vaticano II, e cresciuta - ne sono grato a Dio e a tanti - dentro un tempo, che cominciava allora, di simpatia e apertura al mondo. Era la "primavera della Chiesa", dentro una primavera globale, annunciata da un papa santo, Giovanni XXIII, che desiderava una Chiesa "di tutti e particolarmente dei poveri". Ma non è una stagione del passato, anche se tante cose sono cambiate. È possibile anche oggi. Come?" In questo libro, nato da uno sguardo affettuoso per un presente complicato, il cardinale Zuppi, con uno stile diretto, grande cultura teologica e storica e finezza umana - che si traduce sempre in una capacità di prendere sul serio le domande degli altri -, offre le sue riflessioni per affrontare quella che lui stesso definisce la "pandemia dell'infelicità" del nostro tempo. Pagine piene di speranza che si rivolgono a tutti - credenti, credenti a modo proprio, scettici, non credenti - e disegnano un cammino oltre la violenza, l'aggressività, la solitudine, verso un futuro migliore, un futuro di pace.
RIZZOLI, 09/05/2023
Abstract: Dobbiamo rassegnarci alla tirannia dell'io, a una celebrazione continua dell'egoismo e dell'apparenza che si traduce in una somma di solitudini e nell'accettazione passiva delle cose come stanno? In un'appassionata discussione guidata da Edoardo Camurri, Matteo Zuppi, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, e Walter Veltroni, politico, scrittore e regista, illustrano le molte ragioni per non arrendersi a un mondo che ci appare sempre più disumano, ma che può essere ancora riscattato dalla nostra azione consapevole. Non arrendiamoci alla paura, soprattutto alle paure indotte: guardiamo invece in faccia le paure reali, e studiamo strategie per liberarci delle loro cause. Non arrendiamoci all'indifferenza e al fatalismo: osserviamo i veri progressi compiuti nel corso di un paio di generazioni e confidiamo nel potere dell'utopia, del sogno, della profezia. Non arrendiamoci all'inevitabilità della guerra e dei confini: diventiamo artigiani di pace e di giustizia. Viviamo in un'epoca cruciale, in cui il mondo è sull'orlo della catastrofe ambientale, climatica, nucleare, e allo stesso tempo disponiamo di risorse tecnologiche e scientifiche inimmaginabili fino a pochi decenni fa. Abbiamo il dovere di batterci per orientare il futuro: verso il bene dell'umanità.
EDB, 2023
Abstract: Dieci metidazioni sulla guerra, quella vera e sulla pace che porta con sé le forme della croce. Per essa bisogna agonizzare, non fermarsi a guardare passivi, ma farsi operatori, artigiani di pace attraverso il dialogo.
Non arrendiamoci / Matteo Zuppi, Walter Veltroni ; a cura di Edoardo Camurri
Rizzoli, 2023
Abstract: Dobbiamo rassegnarci alla tirannia dell’io, a una celebrazione continua dell’egoismo e dell’apparenza che si traduce in una somma di solitudini e nell’accettazione passiva delle cose come stanno? In un’appassionata discussione guidata da Edoardo Camurri, Matteo Zuppi, presidente della CEI e arcivescovo di Bologna, e Walter Veltroni, politico, scrittore e regista, illustrano le molte ragioni per non arrendersi a un mondo che ci appare sempre più disumano, ma che può essere ancora riscattato dalla nostra azione consapevole. Non arrendiamoci alla paura, soprattutto alle paure indotte: guardiamo invece in faccia le paure reali, e studiamo strategie per liberarci delle loro cause. Non arrendiamoci all’indifferenza e al fatalismo: osserviamo i veri progressi compiuti nel corso di un paio di generazioni e confidiamo nel potere dell’utopia, del sogno, della profezia. Non arrendiamoci all’inevitabilità della guerra e dei confini: diventiamo artigiani di pace e di giustizia. Viviamo in un’epoca cruciale, in cui il mondo è sull’orlo della catastrofe ambientale, climatica, nucleare, e allo stesso tempo disponiamo di risorse tecnologiche e scientifiche inimmaginabili fino a pochi decenni fa. Abbiamo il dovere di batterci per orientare il futuro: verso il bene dell’umanità.
Lettere / don Lorenzo Milani ; prefazione del cardinale Matteo Maria Zuppi
Nuova ed. / a cura di Michele Gesualdi
San Paolo, 2023
Abstract: Don Lorenzo Milani è stato una delle personalità più significative del dibattito culturale del secondo dopoguerra. Forte di una convinzione che nasceva da una matura e disincantata osservazione del contesto sociale nel quale gli operatori culturali dovevano agire, don Milani giunse a rivoluzionare completamente il ruolo dell’educatore, denunciando la natura classista dell’istituzione scolastica italiana, andando incontro concretamente alle esigenze dei ceti meno privilegiati. Queste lettere ben rappresentano le speranze e la tenace volontà di questo coraggioso innovatore oltre a essere uno straordinario documento di accesso alla figura “privata” di don Lorenzo Milani. Scritte ad amici, collaboratori ed avversari, esse delineano un disegno educativo che ha lasciato una traccia profonda e indiscutibile nella didattica e nella pedagogia moderna.
Protagonista è l'abbraccio. Temi teologici nel magistero di Francesco
Marcianum Press, 13/04/2022
Abstract: Presentazione del cardinale Matteo ZuppiChiesa madre e pastora, popolo fedele di Dio, spiritualità popolare, misericordia, tentazioni ecclesiali, neo-pelagianesimo e neo-nosticismo, riforma, sinodalità e sinodo, gioia del vangelo, letizia dell'amore, gaudio della verità, processi da avviare, periferie esistenziali, umanesimo solidale, ecologia integrale, interconnessione e interdipendenza, dialogo, relazione, fraternità e fratellanza: sono le tematiche più significative nell'insegnamento di papa Francesco, le chiavi di lettura tramite cui egli interpreta il mondo odierno, il cambio d'epoca – come lo chiama – cui stiamo assistendo, nonché le sfide più urgenti e promettenti al contempo sia per la riflessione teologica sia per la prassi pastorale, oltre che per l'esperienza credente degli uomini e delle donne di questo nostro tempo. Intrecciate insieme, esse costituiscono l'ordito e la trama di una sorta di arazzo, la cui estensione si va dimostrando sempre più vasta e omnicomprensiva, inglobando la realtà ecclesiale innanzitutto, ma pure sporgendosi oltre i confini della Chiesa stessa e mostrando pertanto una portata universale, arricchita da ricadute ecumeniche, interreligiose, culturali, sociali e politiche. Il nucleo sorgivo di una tale concezione, complessa e articolata, è da individuare in un peculiare fatto relazionale, rappresentato dalla reciprocità. La quale, radicata teologicamente nell'orizzonte dell'agápē, si traduce nella "mistica del vivere insieme", vale a dire del sostenersi a vicenda, del sorreggersi in braccio gli uni con gli altri, del camminare abbracciati.
EDB, 2022
Abstract: Scrivere alla «cara Costituzione» era stato per il cardinal Matteo Zuppi «un'occasione per sottolineare la necessità di ricostruire, nel pieno della pandemia, quel senso civico nazionale che, dopo la catastrofe bellica, aveva permesso di dare vita a un patto costituzionale sul quale è fondata la Repubblica»
Verso Ninive. Conversazioni su pena, speranza, giustizia riparativa
Rubbettino Editore, 02/07/2021
Abstract: L'episodio biblico dal quale trae ispirazione il titolo di questo libro è quello in cui il profeta Giona si indigna con Dio perché non distrugge Ninive, città nemica di Israele, sterminandone gli abitanti dapprima minacciati da Dio per i loro peccati ma poi salvati perché convertitisi. Il libro di Giona viene richiamato nel dialogo tra il cardinale arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, figura tra le più eminenti e popolari del cattolicesimo contemporaneo, e Paola Ziccone, operatrice del Diritto da decenni impegnata nel mondo carcerario e nella pratica della mediazione penale. Il resoconto di questo dialogo, che costituisce la parte centrale del volume, si è svolto in alcuni incontri avvenuti durante il periodo del lockdown della primavera 2020: un momento di sofferenza e paura planetaria, che ha condotto miliardi di persone a vivere contemporaneamente un'esperienza di separazione, segregazione, costrizione, com'è quella del carcere.
Emi, 2021
Abstract: Mentre il mondo è attanagliato dal covid, in Myanmar si scatena un colpo di stato. Lesercito imbavaglia la fragile democrazia birmana, incarnata dalla leader Aung San Suu Kyi, messa agli arresti. Ma -sorpresa! - il popolo non sta alla finestra e scende in piazza. Nascono dimostrazioni di massa animate da giovani che chiedono il ritorno della democrazia. Scatta la repressione militare, con uccisioni, arresti e violenze. Un film già visto altre volte. Ma quanto accade il 28 febbraio 2021 ferma l'orologio della storia. Una suora affronta, in ginocchio, un plotone di soldati pronti a sparare sui manifestanti che a Myitkyina, come in altre città, chiedono libertà. Suor Ann Rose Tawng si pone a protezione dei giovani dimostranti, mettendo a repentaglio la propria vita in nome del vangelo e della dignità umana. La memoria corre a Tank Man, l'uomo diventato famoso perché si mise davanti ai carri armati cinesi durante la repressione di Piazza Tienanmen: di lui non si è saputo più nulla. La storia di Ann Rose, invece, la possiamo conoscere in queste pagine.
Piemme, 26/11/2019
Abstract: "Ama il prossimo tuo come te stesso": è il comandamento evangelico forse più difficile da rispettare oggi, in un Paese incattivito, dove i rapporti e la comunicazione sono dominati dall'aggressività, le porte delle case sono chiuse agli estranei, le donne e gli immigrati sono vittime frequenti di violenze verbali e fisiche. Dove l'inimicizia e le fratture si propagano anche all'interno della comunità dei credenti. Come uomo di Chiesa, Matteo Maria Zuppi ritiene urgente affrontare la questione dell'odio, un sentimento che ci disumanizza e ci condanna alla solitudine. Tanto più se lo percepiamo come forza capace di proteggerci dalle minacce e ripagarci delle ingiustizie subite. Tessendo una riflessione in dialogo con scrittori, filosofi e teologi, attingendo a vicende storiche ed esperienze personali, il cardinale di Bologna si interroga sulle paure che alimentano l'ostilità e l'intolleranza. E indaga le conseguenze dell'individualismo sfrenato che induce le persone a idolatrare il benessere personale e le rende impermeabili alla sofferenza altrui, ma anche più fragili e incapaci di pensarsi in relazione agli altri. L'odio ha una capacità distruttiva spaventosa: non lo si può giustificare né tollerare. Bisogna rigettarlo. L'antidoto a questo veleno è l'amore. Non solo per i cristiani. Anche per i non credenti e i fedeli di altre religioni, l'unica risposta possibile è la fraternità. L'invito di Zuppi è una sfida: a ritrovare l'autentica solidarietà, intesa come partecipazione alla vita degli altri; a guardare al pluralismo religioso come a un'opportunità per ritrovare le ragioni della propria fede; a promuovere l'accoglienza che difende la vita; ad aprirsi all'amore, forza creativa capace di cose grandi, che costituisce la dimensione più autentica di ogni essere umano.
Milano : Piemme, 2019
Abstract: «Ama il prossimo tuo come te stesso»: è il comandamento evangelico forse più difficile da rispettare, oggi, in un Paese incattivito, dove i rapporti e la comunicazione sono dominati dall'aggressività, le porte delle case sono chiuse agli estranei, le donne e gli immigrati sono vittime frequenti di violenze verbali e fisiche. Dove l'inimicizia e le fratture si propagano anche all'interno della comunità dei credenti. Come uomo di Chiesa, Matteo Zuppi ritiene urgente affrontare la questione dell'odio, un sentimento che ci disumanizza e ci condanna alla solitudine. Tanto più se lo percepiamo come forza capace di proteggerci dalle minacce e ripagarci delle ingiustizie subite. Tessendo una riflessione in dialogo con scrittori, filosofi e teologi, attingendo a vicende storiche ed esperienze personali, il cardinale di Bologna si interroga sulle paure che alimentano l'ostilità e l'intolleranza. E indaga le conseguenze dell'individualismo sfrenato che induce le persone a idolatrare il benessere personale e le rende impermeabili alla sofferenza altrui, ma anche più fragili e incapaci di pensarsi in relazione agli altri. L'odio ha una capacità distruttiva spaventosa: non lo si può giustificare né tollerare. Bisogna rigettarlo. L'antidoto a questo veleno è l'amore. Non solo per i cristiani. Anche per i non credenti e i fedeli di altre religioni, l'unica risposta possibile è la fraternità. L'invito di Matteo Zuppi è una sfida: a ritrovare l'autentica solidarietà, intesa come forte partecipazione alla vita degli altri; a guardare al pluralismo religioso come un'opportunità per ritrovare le ragioni della propria fede; a promuovere l'accoglienza che difende e crea la vita; ad aprirsi all'amore, forza creativa capace di cose grandi, che costituisce la dimensione più autentica di ogni essere umano.
Gabrielli, 2019
Abstract: In questo libro ricordiamo Ademir Alfeu Federicci, Dema, coordinatore del Movimento per lo Sviluppo della Transamazzonica e Xingú (MDTX), assassinato nella sua residenza il 25 agosto 2001. Un uomo semplice, agricoltore, migrante, politico, con una bella famiglia; sempre di buon umore. Ha saputo coniugare "fede e vita" come la gente umile che mangia sempre "riso e fagioli". Lui stesso si presenta: «Sono un agricoltore e ho fatto solo le elementari; ho imparato alla scuola della vita». Viviamo un'epoca di grandi trasformazioni che segneranno per sempre il futuro dell'Amazzonia e del pianeta, la madre terra. Quale sarà la nostra risposta davanti a questa grande sfida? È stato celebrato un Sinodo per l'Amazzonia perché tutti si prendano cura di questa immensa terra bagnata dalle acque, attraversata dalla foresta, abitata da popoli indigeni in via di estinzione. Scrive il vescovo della Prelatura dello Xingù, dom Erwin Krautler: «I popoli indigeni sono eredi di una sapienza millenaria, di un profondo rispetto per l'ambiente, di un vero amore alla terra nella quale vivono in comunità, dove riposano i loro antenati [...] abbiamo in comune lo stesso sogno: "Uma terra sem males" (una terra senza mali), dove tutti possano vivere in pace come fratelli e sorelle, figli dello stesso Padre». Il rivoluzionario Dema ha fatto la sua parte. Suor Dorothy è stata interrata come semente, insieme a tante altre donne. E noi, cosa faremo?
Milano : Solferino, 2019
Saggi
Abstract: «La forza del Vangelo di Dio converte i cuori, risana le ferite, trasforma i rapporti umani e sociali secondo la logica dell'amore.» Questa è la fede di papa Francesco, che non si dedica alla proclamazione di astratti dogmi teologici ma preferisce ribadire, con la parola e l'esempio, come il cristianesimo abbia a che fare con la terra e con il cielo, con la storia e con l'eternità, con il corpo e lo spirito. Senza alternative né separazioni. «Gesù» ha detto il papa «ci ricorda che l'attesa della beatitudine eterna non ci dispensa dall'impegno di rendere più giusto e più abitabile il mondo.» I commenti di papa Francesco ai quattro Vangeli presentati in queste pagine si muovono appunto su questa direttrice. E parlano a tutti: ai credenti che riconoscono in papa Bergoglio la guida della Chiesa cattolica mondiale; e ai non credenti, che hanno individuato nell'uomo Bergoglio un'autorevole guida morale in tempi di crisi e di cambiamento. Come sottolinea l'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi nella prefazione, sono pagine che toccano il cuore. E che allargano il nostro sguardo, perché sanno rendere rivoluzionarie le parole antiche della Bibbia, facendole vibrare per le nostre anime inquiete.
Milano : Ancora, 2018
Maestri di frontiera
Abstract: «Si laurea in Teologia con una tesi su Ligabue». Così titolava nel marzo 2017 il quotidiano la Repubblica, seguito da decine di segnalazioni sulla stampa cartacea e on line e sui social network. Così l'autore della tesi, uno stupito Lorenzo Galliani, si è trovato al centro di un acceso dibattito pubblico sull'accostamento, per molti irriverente, fra il rocker emiliano e la religione. Eppure Ligabue appare costantemente in dialogo con il cielo e con un Dio dal volto umano, anche quando critica con parole dure la Chiesa: a testimoniarlo decine di citazioni dal suo canzoniere e dalle interviste rilasciate in trentanni di carriera. Prefazione di Matteo Zuppi.