Trovati 5 documenti.
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Laterza, 18/11/2022
Abstract: L'Italia è una penisola dalle mille tonalità di verde. Il verde delle querce, quello delle pinete e quello, ancora diverso, della macchia mediterranea. Questo Atlante ci accompagna in un viaggio straordinario alla scoperta di 58 boschi speciali, di cui racconta storia e caratteristiche peculiari. Un libro unico, uno strumento straordinario per conoscere il nostro paese.I boschi italiani hanno caratteristiche uniche al mondo, affascinanti da conoscere. A differenza del resto d'Europa, gran parte della loro biodiversità è legata alla secolare influenza di attività come il pascolo, la produzione di legname, di legna da fuoco, di carbone o di alimenti. La lunga coevoluzione tra uomo e natura ha creato un binomio inscindibile. Le abetine delle Alpi, le faggete appenniniche, i querceti delle colline interne, le pinete litoranee e le macchie di arbusti delle coste e delle isole, sono elementi di un paesaggio bioculturale che già dal medioevo ha attirato studiosi e visitatori stranieri e che ancora oggi mostra persistenze storiche in grado di rappresentare l'identità ambientale e paesaggistica dell'Italia. Questo Atlanteidentifica 58 boschi, distribuiti dal Sud al Nord della penisola, e ne racconta le principali caratteristiche, offrendo una chiave di lettura originale che integra storia e natura.
Atlante dei boschi italiani / Mauro Agnoletti
Laterza, 2022
Abstract: L’Italia è una penisola dalle mille tonalità di verde. Il verde delle querce, quello delle pinete e quello, ancora diverso, della macchia mediterranea. Questo Atlante ci accompagna in un viaggio straordinario alla scoperta di 58 boschi speciali, di cui racconta storia e caratteristiche peculiari. Un libro unico, uno strumento straordinario per conoscere il nostro paese. I boschi italiani hanno caratteristiche uniche al mondo, affascinanti da conoscere. A differenza del resto d’Europa, gran parte della loro biodiversità è legata alla secolare influenza di attività come il pascolo, la produzione di legname, di legna da fuoco, di carbone o di alimenti. La lunga coevoluzione tra uomo e natura ha creato un binomio inscindibile. Le abetine delle Alpi, le faggete appenniniche, i querceti delle colline interne, le pinete litoranee e le macchie di arbusti delle coste e delle isole, sono elementi di un paesaggio bioculturale che già dal medioevo ha attirato studiosi e visitatori stranieri e che ancora oggi mostra persistenze storiche in grado di rappresentare l’identità ambientale e paesaggistica dell’Italia. Questo Atlante identifica 58 boschi, distribuiti dal Sud al Nord della penisola, e ne racconta le principali caratteristiche, offrendo una chiave di lettura originale che integra storia e natura.
Storia del bosco. Il paesaggio forestale italiano
Laterza, 19/11/2020
Abstract: Cosa c'è di più naturale di un bosco? Nulla, verrebbe da dire. Ma in realtà nelle distese di verde c'è anche tanta nostra cultura, come ci svela questa documentatissima ricerca.Storia del boscospazia dall'età antica ai giorni nostri e raccoglie una complessa mole di indagini dove si incrociano diverse competenze. E così dalle discipline più strettamente agronomiche si transita a quelle storico-economiche e da queste a quelle linguistiche che sono in grado di documentare, attraverso il lessico, l'esistenza di tipologie vegetali, di usi o di pratiche colturali.Francesco Erbani, "Robinson – la Repubblica"Un'ampia sintesi che insiste sulla valenza culturalmente determinata del bosco e risale, anche nel dibattito storiografico, tappe e temi del suo significativo contribuire agli sviluppi della vita associata.Andrea Di Salvo, "Alias – il manifesto"Faggi, castagni, querce, larici, abeti… Oltre il 35% della penisola è coperto da boschi, un paesaggio che spesso percepiamo come primigenio e assolutamente 'naturale'. In realtà le foreste hanno una loro storia, legata strettamente all'opera e all'intervento dell'uomo. Questo libro ci fa riscoprire lo straordinario rapporto che ci lega alle 'selve oscure'.
Storia del bosco : il paesaggio forestale italiano / Mauro Agnoletti
Ed. aggiornata
Laterza, 2020
Abstract: Faggi, castagni, querce, larici, abeti… Oltre il 35% della penisola è coperto da boschi, un paesaggio che spesso percepiamo come primigenio e ‘naturale’. In realtà, come il resto del nostro paesaggio, i boschi sono un prodotto della storia, sempre legata all’opera dell’uomo che ne ha modificato tutte le caratteristiche. Nell’antichità il bosco è già largamente utilizzato, tanto che le foreste naturali nel primo secolo d.C. sono meno di una decina. Il bosco di alto fusto e il bosco ceduo, la forma più diffusa, hanno contribuito al bisogno di legna da fuoco, carbone e legname da costruzione, consentendo allo stesso tempo il pascolo del bestiame. Dal medioevo all’Ottocento sono le costruzioni navali che modellano gran parte dei boschi, legando strettamente il mondo dei commerci mediterranei a quello della montagna. Da nord a sud, poi, esiste una ‘civiltà del castagno’, vero e proprio ‘albero del pane’ a cui intere popolazioni devono la propria sopravvivenza.
Roma ; Bari : Laterza, 2011
Abstract: L'Italia presenta un patrimonio incomparabile di paesaggi forgiati dall'uomo nel corso dei secoli, rappresentativi delle tante civiltà che hanno lasciato impronte sui nostri territori. Essi costituiscono un'eccezionale ricchezza, espressione dell'identità culturale e dell'immagine del nostro paese nel mondo che subisce diverse minacce ma continua a essere oggetto di interesse. La società attuale, il cui malessere è aumentato con i processi di globalizzazione e omologazione contemporanei, esprime sempre più una domanda sul senso dei territori e l'ambiente che viviamo. Per rispondere a questa esigenza, il volume affronta la questione del paesaggio in tutta la sua complessità, senza nessuna concessione a modelli di sviluppo nostalgici o a una illusoria ricerca di una natura sottratta completamente all'influenza o all'intervento dell'uomo. Piuttosto si sofferma sui molteplici fattori sociali, economici e ambientali che nel tempo e nello spazio contribuiscono all'identità paesaggistica di un territorio. È considerando il paesaggio come l'integrazione di questi diversi elementi non come puro fenomeno culturale, che sarà possibile indicare anche nuove vie per l'innovazione e lo sviluppo.