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Il tenero narratore e altri saggi
Bompiani, 10/09/2024
Abstract: La complessità del mondo contemporaneo e la crescente interconnessione dell'umanità richiedono oggi un nuovo modo di raccontare la realtà. Olga Tokarczuk ci propone in questo libro quasi un manifesto della sua poetica innovativa. Una straordinaria testimonianza dell'attività di scrittrice, che le è valsa il premio Nobel, e dell'anima di attivista impegnata su numerosi temi sociali e ambientali. Il tenero narratore è un inno al ruolo cruciale della letteratura. Scrittori e scrittrici occupano una posizione privilegiata: sono esploratori e artigiani che lavorano con frammenti della realtà, impegnati a svelarne una portata più ampia e aperta. Tokarczuk invita a liberarsi dai vincoli del proprio io narrante per abbracciare una voce nuova, che combini l'impersonalità con una dolce tenerezza. Già, la tenerezza, che è la forma più modesta di amore eppure la più potente, perché ci fa rivolgere lo sguardo oltre noi stessi, verso gli altri esseri umani, gli animali e la natura, nella consapevolezza di un destino comune. Completano questa raccolta di scritti una riflessione sull'importanza dei traduttori, che nel nostro mondo interconnesso svolgono il compito vitale di far circolare idee e conoscenza, e un resoconto molto intimo sul periodo dei lockdown dovuti al Covid, in cui l'autrice condivide paure e speranze per il futuro.
Il tenero narratore : e altri saggi / Olga Tokarczuk ; traduzione di Silvano De Fanti
Bompiani, 2024
Abstract: La complessità del mondo contemporaneo e la crescente interconnessione dell'umanità richiedono oggi un nuovo modo di raccontare la realtà. Olga Tokarczuk ci propone in questo libro quasi un manifesto della sua poetica innovativa. Una straordinaria testimonianza dell'attività di scrittrice, che le è valsa il premio Nobel, e dell'anima di attivista impegnata su numerosi temi sociali e ambientali. Il tenero narratore è un inno al ruolo cruciale della letteratura. Scrittori e scrittrici occupano una posizione privilegiata: sono esploratori e artigiani che lavorano con frammenti della realtà, impegnati a svelarne una portata più ampia e aperta. Tokarczuk invita a liberarsi dai vincoli del proprio io narrante per abbracciare una voce nuova, che combini l'impersonalità con una dolce tenerezza. Già, la tenerezza, che è la forma più modesta di amore eppure la più potente, perché ci fa rivolgere lo sguardo oltre noi stessi, verso gli altri esseri umani, gli animali e la natura, nella consapevolezza di un destino comune. Completano questa raccolta di scritti una riflessione sull'importanza dei traduttori, che nel nostro mondo interconnesso svolgono il compito vitale di far circolare idee e conoscenza, e un resoconto molto intimo sul periodo dei lockdown dovuti al Covid, in cui l'autrice condivide paure e speranze per il futuro.
Bompiani, 06/09/2023
Abstract: Jakub Frank è un giovane ebreo di origini oscure che da un villaggio polacco parte alla volta di un mondo che vuole cambiare. Il mondo sta già cambiando, in verità: siamo alla metà del Settecento e nuove idee sconcertanti e attraenti guadagnano terreno tra salotti e accademie. Jakub invece lavora con la gente, tra la gente: viaggia per l'Impero ottomano e quello asburgico, seduce con la parola e la persona, si offre, anima e corpo, come nuovo messia, sfolgorante di verità, eccentrico, irresistibile. I suoi seguaci farebbero – e alla fine faranno – qualunque cosa per lui: cambiano nome, casa, religione, identità. E lui da capo naturale diventa un tiranno sottile, suadente e imperioso, manipolatore. Creerà la sua corte e diventerà amico dell'Imperatrice, conoscerà la gloria, la prigionia, il lusso, la malattia, l'esaltazione, lo sconforto, senza mai negarsi niente, senza mai fare un passo indietro, trascinando con sé e con la sua famiglia il popolo di innocenti e reietti, fedeli e opportunisti che si è scelto e che spinto da ragioni diverse resta con lui fino alla fine. La parabola di un uomo eccezionale – Jakub Frank è veramente esistito – disegnata con minuzia contro uno scenario mobile, una commedia-tragedia corale in cui gli individui hanno tutti il loro momento alla ribalta. In quest'opera straordinaria, frutto di anni di studi, scavi e scoperte, Olga Tokarczuk rivisita i temi che da sempre le sono cari – i vagabondaggi, i confini e il loro senso, la storia grande e le storie piccole – con l'immaginazione, gli scarti sorprendenti e la capacità di indagine dell'animo umano che sono i suoi tratti di grande scrittrice. Un romanzo epico in cui smarrirsi e ritrovarsi, un viaggio nel tempo e fuori dal tempo, come quello di Yente, la vecchia che incontriamo nelle prime pagine e che aleggia – letteralmente – su tutta la storia, testimoniando ogni cosa dal luogo di presenza assente in cui si trova. Come lei, anche noi lettori siamo investiti del potere di vedere tutto, ascoltare tutti. E vorremmo che questo omaggio immenso al valore della parola e del racconto non avesse fine.
Bompiani, 05/04/2023
Abstract: La sorella di Chopin, che porta il cuore del musicista defunto da Parigi a Varsavia; l'anatomista olandese che usa il proprio corpo come terreno di ricerca; Soliman, rapito bambino dalla Nigeria e portato alla corte d'Austria come mascotte; i bieguni, nomadi slavi che conducono una vita itinerante contando sulla gentilezza altrui. Sono i vagabondi i protagonisti di questo romanzo, coloro che non sanno stare fermi e a ogni partenza tornano al cuore di sé stessi. Vincitore del Man Booker International Prize nel 2018, I vagabondi, seguendo la voce della narratrice che ci accoglie all'inizio del libro, procede con andamento talvolta guizzante, come le rapide, talvolta più lento, come se attraversasse le vaste pianure dell'est, per raccontarci chi siamo stati, chi siamo e forse chi saremo: individui capaci di raccogliere il richiamo al nomadismo che fa parte di noi, ci rende vivi e ci trasforma.
Bompiani, 2023
Abstract: Jakub Frank è un giovane ebreo di origini oscure che da un villaggio polacco parte alla volta di un mondo che vuole cambiare. Il mondo sta già cambiando, in verità: siamo alla metà del Settecento e nuove idee sconcertanti e attraenti guadagnano terreno tra salotti e accademie. Jakub invece lavora con la gente, tra la gente: viaggia per l'Impero ottomano e quello asburgico, seduce con la parola e la persona, si offre, anima e corpo, come nuovo messia, sfolgorante di verità, eccentrico, irresistibile. I suoi seguaci farebbero - e alla fine faranno - qualunque cosa per lui: cambiano nome, casa, religione, identità. E lui da capo naturale diventa un tiranno sottile, suadente e imperioso, manipolatore. Creerà la sua corte e diventerà amico dell'Imperatrice, conoscerà la gloria, la prigionia, il lusso, la malattia, l'esaltazione, lo sconforto, senza mai negarsi niente, senza mai fare un passo indietro, trascinando con sé e con la sua famiglia il popolo di innocenti e reietti, fedeli e opportunisti che si è scelto e che spinto da ragioni diverse resta con lui fino alla fine. La parabola di un uomo eccezionale - Jakub Frank è veramente esistito - disegnata con minuzia contro uno scenario mobile, una commedia-tragedia corale in cui gli individui hanno tutti il loro momento alla ribalta. In quest'opera straordinaria, frutto di anni di studi, scavi e scoperte, Olga Tokarczuk rivisita i temi che da sempre le sono cari - i vagabondaggi, i confini e il loro senso, la storia grande e le storie piccole - con l'immaginazione, gli scarti sorprendenti e la capacità di indagine dell'animo umano che sono i suoi tratti di grande scrittrice. Un romanzo epico in cui smarrirsi e ritrovarsi, un viaggio nel tempo e fuori dal tempo, come quello di Yente, la vecchia che incontriamo nelle prime pagine e che aleggia - letteralmente - su tutta la storia, testimoniando ogni cosa dal luogo di presenza assente in cui si trova. Come lei, anche noi lettori siamo investiti del potere di vedere tutto, ascoltare tutti. E vorremmo che questo omaggio immenso al valore della parola e del racconto non avesse fine.
Il signor Mirabile / Olga Tokarczuk, Joanna Concejo ; tradotto dal polacco da Raffaela Belletti
Topipittori, 2023
Abstract: Il signor Mirabile è un uomo che non ama passare inosservato e più di se stesso ama la propria immagine: i suoi lineamenti saltano subito all’occhio, tutti lo riconoscono e lo salutano cordialmente. Quando, però, acquista un cellulare supertecnologico e diventa un patito dei selfie, i suoi tratti, a poco a poco, cominciano a sbiadire e a dileguarsi, come se qualcosa li consumasse. Alla fine, disperato, deciderà di procurarsi illegalmente un nuovo viso, che pagherà a peso d’oro, e scoprirà che in molti hanno già fatto lo stesso. Una parabola sulla contemporaneità, che a parole di tagliente ironia unisce immagini di stupefacente bellezza.
Bompiani, 27/10/2021
Abstract: La cittadina di Nowa Ruda e il territorio intorno – ora Polonia – sono luoghi dall'identità mutevole, nei quali continuano a convivere la lingua e la cultura polacca, ceca e tedesca. Qui, nel cuore dell'Europa, dove i confini sono soggetti a cambiamenti e si avvicendano popoli diversi, la vita degli individui è più complessa di quel che sembra. Quando la narratrice si stabilisce nella zona, scopre che tutti gli abitanti hanno i loro segreti: Marek Marek, convinto di avere un uccellaccio nero imprigionato nel corpo; Franz Frost, così ossessionato dall'idea della nascita di un nuovo pianeta da costruirsi un copricapo di legno per proteggersi dalle maligne influenze celesti; Peter, il tedesco che, tornato nei luoghi della sua giovinezza, muore sul confine con la Repubblica Ceca; e Kummernis, la tormentata santa barbuta la cui biografia attraversa tutto il libro in una sorta di narrazione parallela. Con l'aiuto di Marta, la sua enigmatica vicina, la narratrice ne ricostruirà le storie, districando gli eventi dei loro giorni grazie ai sogni delle loro notti. Uscito in patria nel 1998, Casa di giorno, casa di notte è una miscela di miti e sogni, temi profondi e scene di vita quotidiana, ricette e aneddoti, ed è valso all'autrice prestigiosi riconoscimenti.
Casa di giorno, casa di notte / Olga Tokarczuk ; traduzione di Raffaella Belletti
Bompiani, 2021
Abstract: Il romanzo descrive la vita di Nowa Ruda, una piccola città della Slesia, una zona che ha fatto via via parte della Polonia, della Germania e dell'ex Cecoslovacchia. Gli abitanti sono polacchi che dopo la guerra hanno lasciato i territori polacchi a est e si sono trasferiti a ovest, occupando le case abbandonate dai tedeschi in fuga nei territori della Germania post-nazista. Ben presto la narratrice scopre che ogni persona, e ogni cosa, ha la sua storia. Con l'aiuto di Marta, la sua enigmatica vicina, accumula queste vicende, disegnando la storia di Nowa Ruda a partire dalla sia fondazione. Si intrecciano gli episodi più eterogenei, dalle vite dei santi a buffi aneddoti contemporanei. Ognuna delle storie rappresenta un mattone che va a comporre l'enorme monumento costituito dalla cittadina. Ciò che emerge è il messaggio che la storia di ogni luogo, per quanto umile, è illimitata, che descrivendo o scavando alle radici di una vita, di una casa o di un quartiere, si possono scorgere tutte le connessioni, non solo con il singolo e con i suoi sogni, ma con l'intero universo. Mescolando aneddoti e ricette di cucina, sogni e realtà, passato e presente, il romanzo dà prova di un'immaginazione ricchissima, che contrasta efficacemente con uno stile semplice e disadorno.
Bompiani, 16/09/2020
Abstract: "Ho sempre voluto scrivere un romanzo dove creare e descrivere un mondo che, come tutti gli esseri viventi, nasce, cresce e alla fine muore." Così nelle parole dell'autrice il senso di questo libro, pubblicato in Polonia nel 1996, dove fu accolto con grande attenzione e si aggiudicò il premio della Fondazione Kościelski, e uscito in Italia nel 1999. Dopo il successo di I vagabondi, e dopo aver riproposto Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, Bompiani riporta in libreria un altro romanzo fondamentale di una grande scrittrice, premio Nobel per la letteratura 2018. Prawiek è un villaggio sospeso nel tempo, "un luogo al centro dell'universo": percorso dai fiumi Bianca e Nera, punteggiato da alture come la Collina dei Maggiolini, ha quattro arcangeli a vegliare i suoi confini e un Tempo scandito dalle consuetudini più semplici. Le guerre e gli eventi della storia portano scompiglio anche qui, come nel resto del mondo, ma a Prawiek le giornate ruotano attorno alle preghiere, al mulino e al macinacaffè, alle nascite e alle morti, alle piccole storie degli eccentrici personaggi che lo abitano: Spighetta, che si nutre di ciò che resta dopo la mietitura; il castellano Popielski, che dedica la vita a un misterioso gioco da tavolo; Ruta, che ama i funghi più delle piante e degli animali; l'Uomo Cattivo, rimasto solo così a lungo da dimenticare la sua natura umana. Una fiaba dal passo solenne e rarefatto sulla stretta inesorabile del tempo e sul rapporto sublime e grottesco tra uomo e mondo.
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti
Bompiani, 18/03/2020
Abstract: Janina Duszejko, insegnante d'inglese e appassionata delle poesie di William Blake, è un'eccentrica sessantenne che preferisce la compagnia degli animali a quella degli uomini e crede nell'astronomia come strumento per porre ordine nel caos della vita. Quando alcuni cacciatori vengono trovati morti nei dintorni del suo villaggio, Janina si tuffa nelle indagini, convinta com'è che di omicidi si tratti. Con la sua prosa precisa e pungente Olga Tokarczuk ricorre ai modi del noir classico per virare verso il thriller esistenziale e affrontare temi come la follia, il femminismo, l'ingiustizia verso gli emarginati, i diritti degli animali: surreale, acuto, melanconico, sconcertante, il suo romanzo interroga il presente anche quando sembra parlare di tutt'altro.
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti / Olga Tokarczuk ; traduzione di Silvano De Fanti
Bompiani, 2020
Abstract: Janina Duszejko, anziana insegnante di inglese in un paesino di provincia, e in inverno custode delle case di vacanza nella Conca di Ktodzko, ha solo due passioni: gli animali e l'astrologia. Passa il tempo a calcolare l'oroscopo di chi incontra, a tradurre le poesie di William Blake e a cercare di impedire le battute di caccia nella valle, sabotando le tagliole e rimuovendo le trappole. Quando nella zona cominciano a verificarsi morti misteriose, Janina sostiene che si tratti di omicidi, i cui esecutori sarebbero gli animali selvatici, decisi a vendicarsi sugli uomini per la loro violenza. La sua teoria si diffonde nella valle, insieme alla paura. Attraverso la forma del giallo, Olga Tokarczuk ci racconta in modo ironico e appassionato le contraddizioni della responsabilità umana sulla natura e sugli esseri viventi.
Nella quiete del tempo / Olga Tokarczuk ; traduzione di Raffaella Belletti
Bompiani, 2020
Abstract: Prawiek è un villaggio sospeso nel tempo, "un luogo al centro dell'universo": percorso dai fiumi Bianca e Nera, punteggiato da alture come la Collina dei Maggiolini, ha quattro arcangeli a vegliare i suoi confini e un Tempo scandito dalle consuetudini più semplici. Le guerre e gli eventi della storia portano scompiglio anche qui, come nel resto del mondo, ma a Prawiek le giornate ruotano attorno alle preghiere, al mulino e al macinacaffè, alle nascite e alle morti, alle piccole storie degli eccentrici personaggi che lo abitano: Spighetta, che si nutre di ciò che resta dopo la mietitura; il castellano Popielski, che dedica la vita a un misterioso gioco da tavolo; Ruta, che ama i funghi più delle piante e degli animali; l'Uomo Cattivo, rimasto solo così a lungo da dimenticare la sua natura umana. Una fiaba dal passo solenne e rarefatto sulla stretta inesorabile del tempo e sul rapporto sublime e grottesco tra uomo e mondo.
I vagabondi / Olga Tokarczuk ; traduzione di Barbara Delfino
Bompiani, 2019
Abstract: Il libro vincitore dell'International Man Booker Prize 2018. La narratrice che ci accoglie all’inizio di questo romanzo confida che fin da piccola, quando osservava lo scorrere dell’Oder, desiderava una cosa sola: essere una barca su quel fiume, essere eterno movimento. È questo spirito-guida che ci conduce attraverso le esistenze fluide di uomini e donne fuori dell’ordinario, come la sorella di Chopin, che porta il cuore del musicista da Parigi a Varsavia, per seppellirlo a casa; come l’anatomista olandese scopritore del tendine di Achille che usa il proprio corpo come terreno di ricerca; come Soliman, rapito bambino dalla Nigeria e portato alla corte d’Austria come mascotte, infine, alla morte, impagliato e messo in mostra; e un popolo di nomadi slavi, i bieguni, i vagabondi del titolo, che conducono una vita itinerante, contando sulla gentilezza altrui. Come tanti affluenti, queste esistenze si raccolgono in una corrente, una prosa che procede secondo un andamento talvolta guizzante, come le rapide, talvolta più lento, come se attraversasse le vaste pianure dell’est, per raccontarci chi siamo stati, chi siamo e forse chi saremo: individui capaci di raccogliere il richiamo al nomadismo che fa parte di noi, ci rende vivi e ci trasforma, perché “il cambiamento è sempre più nobile della stabilità”.
L'anima smarrita / Olga Tokaruczuk, Joanan Concejo ; tradotto dal polacco da Raffaella Belletti
Topipittori, 2018
Abstract: Una volta c’era un uomo che lavorava molto sodo e molto in fretta, e si era lasciato ormai da un pezzo la propria anima alle spalle. Senza anima non viveva neanche male – dormiva, mangiava, lavorava, guidava la macchina e giocava perfino a tennis. A volte, però, aveva l’impressione che intorno a lui fosse diventato tutto piatto, gli sembrava di muoversi sul foglio di un quaderno di matematica, un foglio ricoperto di quadretti tutti uguali e onnipresenti.
Nella quiete del tempo / Olga Tokarczuk ; traduzione di Raffaella Belletti
Roma : Nottetempo, 2013
Abstract: Prawiek è un villaggio situato al centro dell'universo e protetto da quattro arcangeli, che ne vegliano i confini. Ad abitare le sue valli e ad allevare carpe nei suoi stagni, ci sono personaggi bizzarri come carte dei tarocchi: il vecchio Boski che appollaiato su un tetto sogna di distruggere d'un soffio tutto ciò che vede; il castellano Popielski che passa la vita a giocare a un misterioso gioco da tavolo; Spighetta che ha occhi capaci di arrivare all'anima degli individui, Ruta che sa riconoscere il suono del cuore della terra e Genowefa che sembra dare movimento al mondo girando la manovella di un macinacaffè. Alle loro spalle e anche nelle loro vite si agita la storia inquieta del Novecento, le guerre che fanno strage delle stirpi degli uomini e stravolgono i regimi. Sopra a ciascuno, un Dio vanitoso ed egoista che dà avvio alla creazione per noia e si è stufato degli uomini. Attraverso gli eventi e le svolte del secolo scorso, Olga Tokarczuk ricostruisce con parole che si fanno immagini un mito nel quale ogni gesto umano trova la sua necessità.
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti / Olga Tokarczuk ; traduzione di Silvano De Fanti
Roma : Nottetempo, 2012
Abstract: In un'ambientazione un po' gotica e un po' fiabesca, spicca la figura di Janina, insegnante di inglese in pensione, dedita all'astrologia e agli animali. Ma soprattutto donna piena di ironia e risorse fisiche e intellettuali illimitate.
Casa di giorno, casa di notte / Olga Tokarczuk ; traduzione di Raffaella Belletti
Roma : Fahrenheit 451, [2007]
Abstract: Il romanzo descrive la vita di Nowa Ruda, una piccola città della Slesia, una zona che ha fatto via via parte della Polonia, della Germania e dell'ex Cecoslovacchia. Gli abitanti sono polacchi che dopo la guerra hanno lasciato i territori polacchi a est e si sono trasferiti a ovest, occupando le case abbandonate dai tedeschi in fuga nei territori della Germania post-nazista. Ben presto la narratrice scopre che ogni persona, e ogni cosa, ha la sua storia. Con l'aiuto di Marta, la sua enigmatica vicina, accumula queste vicende, disegnando la storia di Nowa Ruda a partire dalla sia fondazione. Si intrecciano gli episodi più eterogenei, dalle vite dei santi a buffi aneddoti contemporanei. Ognuna delle storie rappresenta un mattone che va a comporre l'enorme monumento costituito dalla cittadina. Ciò che emerge è il messaggio che la storia di ogni luogo, per quanto umile, è illimitata, che descrivendo o scavando alle radici di una vita, di una casa o di un quartiere, si possono scorgere tutte le connessioni, non solo con il singolo e con i suoi sogni, ma con l'intero universo. Mescolando aneddoti e ricette di cucina, sogni e realtà, passato e presente, il romanzo dà prova di un'immaginazione ricchissima, che contrasta efficacemente con uno stile semplice e disadorno.
Che Guevara e altri racconti / Olga Tokarczuk ; traduzione di Silvano De Fanti
Forum, 2006
Abstract: In Che Guevara e altri racconti i personaggi conducono una vita monotona . in bilico tra la rassegnazione alla normalità e il desiderio, o l'ineluttabilità, di lasciarsi andare all'ignoto, al nuovo. Che accade all'identità dell'uomo abbandonato al proprio istinto, libero da forme e costrizioni socioculturali, sottratto agli schemi abituali? L'impatto tra l'esistenza concreta e quella onirica e visionaria genera ora il dramma, ora l'ironia. Olga Tokarczuk - psicoioga di formazione - porta questo contrasto alle estreme conseguenze, dando vita a un'originale galleria di donne, personalità fragili dalle potenzialità nascoste, capaci di conferire alla realtà immaginata un aspetto. sconcertante di verità che il mondo 'normale' non è in grado di cogliere. Corredano il volume alcune fotografie di Jaromir Funke.
Roma : Edizioni e/o, [1999]
Abstract: Il romanzo narra di un immaginario villaggio situato al centro dell'universo e sorvegliato ai quattro punti cardinali dagli arcangeli Raffaele, Michele, Gabriele e Uriele. La narrazione delle vicende dei vari personaggi (che ha il carattere di una vera e propria saga) si dipana in un ampio arco di tempo che va dallo scoppio della prima guerra mondiale agli anni Ottanta. E' un microcosmo nel quale coesistono l'idiota, la strega, il castellano che dedica la vita a un misterioso Gioco, gli alberi del bosco, le anime dei soldati morti, i funghi, tutti visti come creature viventi.