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× Autore Stefano Nazzi

Trovati 5 documenti.

Canti di guerra
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Nazzi, Stefano

Canti di guerra

Mondadori, 07/05/2024

Abstract: "A me piacevano le banche con la porta girevole, un calcio e il mondo cominciava a girare. Uscivo per primo, facevo fuori un caricatore intero e davo il via al Far West. Ci chiamavano "il mucchio selvaggio"." È questa la Milano degli anni Settanta. Oscura, plumbea, e irriconoscibile rispetto a quella di oggi. Per le strade si calpestano i bossoli di pistola, la media di omicidi è di 150 all'anno, nei locali notturni si mescolano delinquenti, imprenditori e personaggi dello spettacolo e le bische sono nascoste dentro a palazzi insospettabili. Qui si incrociano per la prima volta i destini dei tre banditi che cambieranno le sorti della mala milanese, i loro nomi si pronunciano a bassa voce perché si portano dietro una scia di polvere da sparo. Sono tre uomini molto diversi tra loro: Francis Turatello, noto come "Faccia d'angelo", insaziabile di potere, Renato Vallanzasca, il "bel René", un rapinatore anarchico che ama essere sempre al centro dell'attenzione, e Angelo Epaminonda, detto "il Tebano", un gangster feroce e spietato. Nati senza possedere niente, sono pronti a prendersi tutto, prima sparandosi addosso, poi alleandosi, poi tornando a sparare. Intorno a loro, intanto, si muovono gli affiliati alla banda, i poliziotti e le vittime innocenti.È una storia nera di sangue, tradimenti e morti ma anche di sodalizi, potere e amore. Stefano Nazzi la ricostruisce con la sua prosa intensa e incalzante raccontando gli uomini dietro ai criminali e le ombre che li hanno resi tali, perché nonostante siano passati oltre trent'anni dall'ultimo sparo i loro canti di guerra riecheggiano ancora oggi.

Canti di guerra
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Materiale linguistico moderno

Nazzi, Stefano <1961->

Canti di guerra : conflitti, vendette, amori nella Milano degli anni Settanta / Stefano Nazzi

Mondadori, 2024

Abstract: Stefano Nazzi getta luce sulle vite intrecciate dei tre criminali più famigerati di Milano. Francis Turatello, conosciuto come "The King", Renato Vallanzasca, soprannominato "Renè", e Angelo Epaminonda, noto come "il Tebano", hanno dominato la scena criminale della capitale lombarda negli anni Settanta e Ottanta. Turatello, assetato di potere, Vallanzasca, anarchico e ribelle, e Epaminonda, spietato e feroce, hanno scosso la città con rapine, sequestri e traffico di droga. In un turbinio di amicizie, tradimenti e violenza, questi uomini si sono scontrati, si sono alleati e si sono nuovamente combattuti. Hanno condiviso amori, ambizioni e atrocità, mentre Milano, tanto diversa da come la conosciamo oggi, era un luogo dove la violenza era all'ordine del giorno e i locali notturni erano teatro di incontri tra attori, imprenditori e criminali. L’autore ridipinge le leggende che nacquero dietro questi tre personaggi, smontando miti e rivelando la verità dietro le loro gesta.

Il volto del male
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Nazzi, Stefano

Il volto del male

Mondadori, 09/05/2023

Abstract: "Perché l'ha fatto?" Ce lo chiediamo spesso davanti a delitti particolarmente feroci, specie quando sono immotivati e dunque ci appaiono ancora più incomprensibili. L'istinto ci porta a credere che il male sia frutto della follia o di un raptus omicida, perché questo pensiero ci tranquillizza, ci allontana da un timore molto più profondo. E cioè che esistono persone malvagie.Invece, non tutto si può attribuire a una mente malata, a patologie della psiche o a una brusca perdita dell'autocontrollo. Anzi, ogni azione violenta, anche quella che sembra più improvvisa, è sempre la conseguenza di ciò che è andato costruendosi nel tempo.Ce lo dimostra Stefano Nazzi in questa raccolta di storie inquietanti. Con una prosa serrata e coinvolgente, ci racconta le vicende di dieci persone che hanno fatto il male e ben lo rappresentano: uomini e donne di età diverse, che in Italia si sono resi colpevoli di delitti efferati, spesso con moventi inesistenti. Dai più noti, come Nicola Sapone delle Bestie di Satana o Luigi Chiatti, il Mostro di Foligno, a nomi meno conosciuti, come il serial killer Gianfranco Stevanin, il "Cherubino nero" Roberto Succo o, ancora, le tre ragazze che a Chiavenna uccisero senza motivo una suora.Nazzi ci racconta com'erano e come sono diventati dei "mostri", spesso senza che nessuno intorno a loro sospettasse quello che stava accadendo. E ci racconta anche ciò che è successo dopo: qualcuno ha continuato a uccidere, altri hanno voluto scomparire; c'è chi ancora non si è reso pienamente conto del dolore che ha provocato e chi continua a proclamarsi innocente.Nessuno può sapere da dove nasca il male, o perché questi assassini abbiano fatto ciò che hanno fatto. Quel che è certo, è che il male è come un sasso lanciato in uno stagno: si allarga in cerchi concentrici, causando dolore alla vittima e a tutti quelli attorno a lei. Ma, a differenza di quelli nell'acqua, "i cerchi del male non spariscono dopo pochi secondi. Durano a lungo, a volte per sempre".

Il volto del male
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Materiale linguistico moderno

Nazzi, Stefano <1961->

Il volto del male : storie di efferati assassini / Stefano Nazzi

Mondadori, 2023

Abstract: Dall'autore di Indagini del Post, dieci casi che non avete mai ascoltato. «Perché l'ha fatto?» Ce lo chiediamo spesso davanti a delitti particolarmente feroci, specie quando sono immotivati e dunque ci appaiono ancora più incomprensibili. L'istinto ci porta a credere che il male sia frutto della follia o di un raptus omicida, perché questo pensiero ci tranquillizza, ci allontana da un timore molto più profondo. E cioè che esistono persone malvagie. Invece, non tutto si può attribuire a una mente malata, a patologie della psiche o a una brusca perdita dell'autocontrollo. Anzi, ogni azione violenta, anche quella che sembra più improvvisa, è sempre la conseguenza di ciò che è andato costruendosi nel tempo. Ce lo dimostra Stefano Nazzi in questa raccolta di storie inquietanti. Con una prosa serrata e coinvolgente, ci racconta le vicende di dieci persone che hanno fatto il male e ben lo rappresentano: uomini e donne di età diverse, che in Italia si sono resi colpevoli di delitti efferati, spesso con moventi inesistenti. Dai più noti, come Nicola Sapone delle Bestie di Satana o Luigi Chiatti, il Mostro di Foligno, a nomi meno conosciuti, come il serial killer Gianfranco Stevanin, il «Cherubino nero» Roberto Succo o, ancora, le tre ragazze che a Chiavenna uccisero senza motivo una suora. Nazzi ci racconta com'erano e come sono diventati dei «mostri», spesso senza che nessuno intorno a loro sospettasse quello che stava accadendo. E ci racconta anche ciò che è successo dopo: qualcuno ha continuato a uccidere, altri hanno voluto scomparire; c'è chi ancora non si è reso pienamente conto del dolore che ha provocato e chi continua a proclamarsi innocente. Nessuno può sapere da dove nasca il male, o perché questi assassini abbiano fatto ciò che hanno fatto. Quel che è certo, è che il male è come un sasso lanciato in uno stagno: si allarga in cerchi concentrici, causando dolore alla vittima e a tutti quelli attorno a lei. Ma, a differenza di quelli nell'acqua, «i cerchi del male non spariscono dopo pochi secondi. Durano a lungo, a volte per sempre».

Kronaka
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Nazzi, Stefano

Kronaka

Laterza, 18/05/2012

Abstract: Una inchiesta giornalistica rigorosa, una scrittura narrativa serrata, otto storie di cronaca nera che lasciano increduli."Le statistiche raccontano che il Nord Italia è la zona più ricca d'Europa. Ma sono anche altri i primati. Nella classifica della crescita dei delitti, tante province settentrionali occupano i primi posti. Il 45 per cento delle violenze in famiglia avviene proprio qui, dietro le finestre illuminate del Nord Italia.Bisogna tornare a conoscerla questa parte di paese. Non solo attraverso i primati delle fabbriche, dell'urbanizzazione e delle dichiarazioni dei redditi. C'è altro, molto altro, lungo le strade che percorrono la pianura e le zone pedemontane da ovest a est. I fiumi, che innervano il Nord, trasportano vicende a volte dimenticate.C'è un viaggio da fare, attraverso la ricca Lombardia e nel Veneto del miracolo. Un viaggio che inizia in un paese di nemmeno 10mila abitanti in provincia di Pavia, sulle sponde del Ticino": si parte da Garlasco e si arriva a Gorgo (Treviso), passando per Somma Lombardo (Varese), Como, Chiavenna (Sondrio), Milano, Leno (Brescia) e Verona.Un giornalista decide di entrare nelle case di questo Nord, di chi uccide e di chi è stato ucciso, di scoprire le emozioni, i sentimenti, le passioni che stanno dietro i delitti più efferati, di indagare sui rituali più crudeli degli ultimi anni. Queste pagine sono il suo racconto.