Trovati 88 documenti.
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Tutti i mondi possibili. Un'avventura nella grande biblioteca dell'evoluzione
Raffaello Cortina Editore, 02/09/2024
Abstract: Nel 1976, una giovane studentessa di Ingegneria di Princeton è a Madrid in vacanza. Legge "La biblioteca di Babele" di Jorge Luis Borges e ha un'illuminazione. Immagina quegli scaffali sterminati e si immedesima nel destino del bibliotecario che si aggira disperato alla ricerca del libro dei libri, quello che contiene le risposte ai misteri fondamentali della vita. Prima di lei, John Maynard Smith aveva fantasticato sull'esistenza di un'analoga libreria: piena non di libri, ma di proteine. Più di recente, alcuni biologi hanno ricostruito lo spazio combinatorio ideale – il morfospazio – di tutti gli animali e di tutte le piante possibili.Ma qual è il senso, per la scienza, di immaginare mondi che non esistono per spiegare la realtà? Perché il morfo-spazio degli animali è pieno di zone vuote? Dopo più di quarant'anni di tenaci ricerche e disavventure, quella giovane lettrice, Frances Arnold, svelerà l'enigma e scoprirà forme e combinazioni che l'evoluzione non aveva ancora esplorato. Un viaggio appassionante, da Madrid a Stoccolma. Intrecciando scienza, filosofia e letteratura, tra Borges e Italo Calvino, Telmo Pievani ci guida attraverso Babele per mostrarci quanto è vasto e sconosciuto il mondo del possibile che non si è ancora realizzato.
Codice Edizioni, 24/04/2024
Abstract: Quest'opera raccoglie per la prima volta in Italia tutti i testi di argomento biologico scritti dal padre della genetica Gregor Mendel, a stampa e privati, tradotti da Alessandro Volpone sulla base delle edizioni critiche oggi disponibili dei rispettivi originali. L'ultima traduzione dal tedesco del celeberrimo saggio su Pisum (i piselli) risale a circa mezzo secolo fa, mentre un secondo lavoro su Hieracium (gli sparvieri, fiori di campo) giace nell'oblio dall'ormai lontano 1914. L'importante carteggio con il botanico Carl von Nägeli, addirittura, da noi non è mai stato tradotto integralmente. Mendel è uno dei più celebrati scienziati della storia, ma la sua produzione scientifica è poco conosciuta, se non nella comunità degli addetti ai lavori. La traduzione di Alessandro Volpone colma questa grave lacuna editoriale, presentando al grande pubblico un patrimonio storiografico ricco e interessante. Le pagine mendeliane offrono un modello impeccabile di lavoro sperimentale, svolto con la pazienza e la tenacia di uno studioso che, al contrario di quel che talvolta si ritiene, non si arrese di fronte al mancato riconoscimento delle sue scoperte: il programma di ricerche fu da lui abbandonato solo a causa degli accresciuti impegni istituzionali. Il saggio conclusivo di Telmo Pievani, infine, è un'importante occasione per rivedere la posizione dello scienziato moravo rispetto alla teoria di Darwin, il cui meccanismo di base fu da lui innegabilmente condiviso. I due naturalisti, tuttavia, non ebbero modo di confrontare le loro idee e di coglierne la complementarità.
Milano : Rizzoli, 2024
Abstract: Questo libro è una raccolta di mondi possibili, di sentieri che si inoltrano dentro il futuro, anche se non vediamo ancora dove arrivano. Gli autori ci invitano a non arrendersi al buio. Ad accendere le lampadine della conoscenza, della scoperta, dell'etica, della solidarietà. La realizzazione di questo volume è stata possibile grazie a Edison , che ha promosso e sostenuto la pubblicazione. Quando l'elettricità entrava nelle nostre case e l'illuminazione pubblica strappava un po' di oscurità alle nostre città, un secolo e mezzo fa, il futuro sembrava a portata di mano. Nella notte di Santo Stefano del 1883, Edison accese 2450 lampadine nel Teatro alla Scala, inondandolo con un tripudio di luce mai visto prima in un teatro. Poi una nuova grande accelerazione di sviluppo, come sempre ambivalente, a base di cementi, plastiche e asfalti, ma anche carica di innovazioni e di conquiste civili. Adesso, in cima a quella curva di progresso, pare tornata l'incertezza. Oggi siamo nel mezzo di quella che gli scienziati chiamano una "policrisi", cioè una tempesta perfetta, una congiunzione di crisi diverse e interconnesse. La scienza non fa previsioni sul futuro, solo proiezioni, cioè scenari alternativi possibili. In quale finiremo, se il migliore o il peggiore, dipende dalle scelte che facciamo adesso. Le nuove tecnologie da sole non basteranno, senza un cambiamento anche nei modelli di sviluppo, di consumo, di trasporto, di alimentazione. La nostra Costituzione ora prevede, all'articolo 9, che la Repubblica italiana tuteli l'ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità "anche nell'interesse delle future generazioni". Il futuro è entrato in Costituzione ed è un segno di grande lungimiranza. In questo volume si intrecciano dieci visioni del futuro inedite, dieci visioni scritte da grandi firme nazionali e internazionali, dieci prospettive differenti che spaziano dalla letteratura all'arte, dalla scienza e dalla tecnologia all'ambiente e alle humanities. Vent'anni fa nessuno aveva previsto le scoperte e le invenzioni che oggi alimentano le nostre possibilità di progresso, e ciò accade perché spesso la curiosità umana scopre ciò che non stava cercando. Allo stesso modo, possiamo razionalmente sperare che oggi, negli occhi dei nostri giovani, ci siano idee e progetti che non riusciamo nemmeno a immaginare e che ci aiuteranno a uscire dalla tempesta perfetta in cui ci siamo infilati.
Tutti i mondi possibili : un'avventura nella grande biblioteca dell'evoluzione / Telmo Pievani
Raffaello Cortina, 2024
Abstract: Nel 1976, una giovane studentessa di ingegneria di Princeton è a Madrid in vacanza. Legge “La biblioteca di Babele” di Jorge Luis Borges e ha un’illuminazione. Immagina quegli scaffali sterminati e si immedesima nel destino del bibliotecario che si aggira disperato alla ricerca del libro dei libri, quello che contiene le risposte ai misteri fondamentali della vita. Prima di lei, John Maynard Smith aveva fantasticato sull’esistenza di un’analoga libreria: piena non di libri, ma di proteine. Più di recente, alcuni biologi hanno ricostruito lo spazio combinatorio ideale – il morfospazio – di tutti gli animali e di tutte le piante possibili. Ma qual è il senso, per la scienza, di immaginare mondi che non esistono per spiegare la realtà? Perché il morfospazio degli animali è pieno di zone vuote? Dopo più di 40 anni di tenaci ricerche e di disavventure, quella giovane lettrice, Frances Arnold, svelerà l’enigma e scoprirà forme e combinazioni che l’evoluzione non aveva ancora esplorato.
I gatti lo sanno. Comportamenti incredibili dal mondo animale
Giunti, 19/04/2023
Abstract: Anche le lumache si innamorano? I piccioni sanno riconoscere la bellezza? E i delfini abboccano ai trucchi di magia? Per scoprire la risposta non resta che tuffarsi in acqua, un ambiente meno pacifico e silenzioso di quanto ci si aspetterebbe: tra i polpi australiani che si lanciano alghe e conchiglie in fondo al mare, gli sputi dei pesci arciere e le carpe che ascoltano musica blues, bisogna fare attenzione soprattutto alla guida spericolata dei pesci rossi. Per sfuggire alla traiettoria delle loro fiammanti cabriolet, torneremo sulla terraferma, ma senza smettere di stupirci: se fuori dall'acqua ci si innamora strisciando con i dardi avvelenati delle chiocciole, si scoprirà poi che le dimensioni contano per tutti, anche per i bombi, e che arte e magia non sono affatto piaceri esclusivamente umani. Le api sanno distinguere le pennellate impressioniste di Monet da quelle cubiste di Picasso, gli uccelli giardiniere seducono le loro femmine con meravigliosi giochi prospettici e le mantidi amano il cinema, rigorosamente in 3D. Ma si incontrano anche topi che si trasferiscono in città, cani che è meglio non svegliare dai loro sogni e gatti che sanno tutto di noi. Con una penna spigliata e ironica, Giulia Bignami ripercorre i risultati scientifici emersi negli ultimi anni in varie università del mondo, accompagnandoci in un viaggio esilarante e ricco di sorprese tra i più curiosi esperimenti etologici, illustrati dall'immaginazione di Laurina Paperina. Divertimento e scienza si mescolano in un racconto appassionante che, accorciando sempre più le distanze con gli animali non umani, ci parla moltissimo anche di noi.
Feltrinelli Editore, 28/03/2023
Abstract: Le credenze trasformano il modo in cui percepiamo il mondo: le troviamo in chi vede complotti ovunque, in chi cerca conforto in medium o guru di varia origine e provenienza, in chi compie atrocità. Cosa porta a sostenere le idee più insolite o assurde, a scambiare per prove inossidabili semplici suggestioni, illusioni o anche ideologie e atti di fede? Dove nascono e come si diffondono le credenze? E qual è il ruolo dei social nel manipolarle? Se le nostre convinzioni trasfigurano la nostra visione del mondo, comprenderne le origini può aiutarci a capire meglio noi stessi e la realtà. Attraverso alcune storie incredibili, perlustreremo le ragioni biologiche e psicologiche alla base della necessità di dare un senso a ciò che ci circonda. Acquisiremo familiarità con gli strumenti dell'indagine scientifica e, imparando a valutare l'attendibilità e la veridicità delle credenze, diventeremo consapevoli dei nostri limiti ed errori, saremo pronti a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dar retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l'unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile."Un libro prezioso che ci allena a dire di no alle scorciatoie mentali." Telmo Pievani
Feltrinelli, 2023
Abstract: Ammettiamolo: la realtà se ne infischia di ciò in cui crediamo. Tuttavia, le nostre convinzioni trasformano il modo in cui percepiamo il mondo. Ma dove nascono e come si diffondono le credenze? Che cosa ci porta a sostenere le idee più insolite o totalmente assurde, a scambiare per prove inossidabili semplici suggestioni, illusioni o, al massimo, ideologie e atti di fede? Perché finiamo per contraddire anche l'evidenza dei fatti? E chi coltiva le convinzioni più estreme è solo un pazzo o piuttosto una vittima della manipolazione dei social? In realtà, la tecnologia si limita ad amplificare ciò che da sempre è radicato negli esseri umani: il bisogno di dare un senso a ciò che ci circonda. Per capire come si formano le nostre convinzioni occorre allora risalire alle origini per scoprire come l'evoluzione abbia reso il cervello un sistema formidabile per la sopravvivenza della nostra specie, anche credendo a cose decisamente false. Attraverso la narrazione di alcune storie incredibili, perlustreremo le radici biologiche e psicologiche che alimentano la necessità di credere e, ricorrendo alle ricerche più recenti, scopriremo le funzioni tuttora svolte dai sistemi di credenza. Nel corso del viaggio, acquisiremo familiarità con gli strumenti dell'indagine scientifica e, imparando a valutare l'attendibilità e la veridicità delle credenze, ci abitueremo a ragionare come scienziati, diventeremo consapevoli dei nostri limiti ed errori, saremo pronti a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dare retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l'unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile.
Giunti, 2023
Abstract: Anche le lumache si innamorano? I piccioni sanno riconoscere la bellezza? E i delfini abboccano ai trucchi di magia? Per scoprire la risposta non resta che tuffarsi in acqua, un ambiente meno pacifico e silenzioso di quanto ci si aspetterebbe: tra i polpi australiani che si lanciano alghe e conchiglie in fondo al mare, gli sputi dei pesci arciere e le carpe che ascoltano musica blues, bisogna fare attenzione soprattutto alla guida spericolata dei pesci rossi. Per sfuggire alla traiettoria delle loro fiammanti cabriolet, torneremo sulla terraferma, ma senza smettere di stupirci: se fuori dall’acqua ci si innamora strisciando con i dardi avvelenati delle chiocciole, si scoprirà poi che le dimensioni contano per tutti, anche per i bombi, e che arte e magia non sono affatto piaceri esclusivamente umani. Le api sanno distinguere le pennellate impressioniste di Monet da quelle cubiste di Picasso, gli uccelli giardiniere seducono le loro femmine con meravigliosi giochi prospettici e le mantidi amano il cinema, rigorosamente in 3D. Ma si incontrano anche topi che si trasferiscono in città, cani che è meglio non svegliare dai loro sogni e gatti che sanno tutto di noi. Con una penna spigliata e ironica, Giulia Bignami ripercorre i risultati scientifici emersi negli ultimi anni in varie università del mondo, accompagnandoci in un viaggio esilarante e ricco di sorprese tra i più curiosi esperimenti etologici.
Il giro del mondo nell'Antropocene. Una mappa dell'umanità del futuro
Raffaello Cortina Editore, 23/11/2022
Abstract: Non abbiamo fatto nulla per mitigare il riscaldamento climatico. Fra attese, rinvii e mille altre scuse, le conferenze sul clima sono fallite una dopo l'altra. Così, nel corso dei secoli, il livello dei mari si è innalzato di 65 metri, inondando le grandi pianure della Terra.Il libro racconta il giro del mondo intrapreso per scommessa dal protagonista Ian Fogg nel 2872, a mille anni di distanza da quello realizzato, sempre per scommessa, da Phileas Fogg, l'aristocratico inglese protagonista di "Il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne. Su jet a idrogeno il viaggio ripercorre le traiettorie dell'espansione umana sulla Terra, con mappe dettagliate delle aree continentali attraversate e schede di approfondimento scienfitico sull'Antropocene contemporaneo, con una sorpresa finale al Polo Sud.Il libro alterna tre linguaggi e livelli di lettura che dialogano tra loro: la dimensione narrativa del viaggio immaginario, la descrizione scientifica delle sfide dell'Antropocene attuale, la potenza visionaria del linguaggio cartografico.
Sonzogno, 22/11/2022
Abstract: In un mondo dilaniato da diseguaglianze feroci, fare del bene somiglia a "un sasso nello stagno dell'indifferenza", come si legge nella prefazione di Telmo Pievani, che definisce eccellenti le argomentazioni di questo libro unico nel panorama italiano. La felicità è un dono, ed è davvero così, perché fare del bene fa bene innanzitutto a se stessi. Chi dona il proprio tempo, il proprio denaro o il proprio sangue pone le basi per condurre un'esistenza più ricca di significato e anche, a sorpresa, più sana e più longeva. A suggerirlo sono le neuroscienze cognitive e la biologia evoluzionistica: gli studi recenti mostrano come le azioni generose e solidali abbiano effetti concreti per la persona che le compie a livello fisico e psicologico. Marco Annoni racconta con un linguaggio chiaro e affascinante quanto l'altruismo rappresenti una chiave fondamentale per costruire una vita densa di umanità. Ma anche la donazione richiede consapevolezza. Scrive Pievani: "Troviamo in questo libro la migliore difesa dell'altruismo intelligente, cioè non meramente emotivo e istintuale, non autolesionista, non sprecone." Attraverso dati e aneddoti, l'autore ci guida tra le immense possibilità del dono, pensando alle persone meno fortunate del proprio quartiere oppure al benessere del pianeta e degli animali o ancora al progresso della ricerca scientifica. Basta un gesto anche piccolo per diventare persone migliori e più felici. Il libro fa parte della collana Scienze per la vita, ideata e diretta da Eliana Liotta.
La natura è più grande di noi. Storie di microbi, di umani e di altre strane creature
Solferino, 06/09/2022
Abstract: La natura è più grande di noi perché ha tempi lunghi, anzi lunghissimi, mentre noi siamo su questo pianeta da duecento millenni o poco più. Come rane in un paiolo che non si accorgono di finire lentamente bollite, abbiamo cambiato la geofisiologia della Terra innescando un riscaldamento climatico che riduce la biodiversità e crea instabilità, migranti ambientali e conflitti per le risorse. La natura è più grande di noi non solo per la diversità di specie nuove di piante e animali che ogni anno scopriamo, ma perché ci sorprende: uno fra i moltissimi virus che da miliardi di anni circolano sul pianeta in poche settimane ha messo in scacco l'organizzazione sanitaria, sociale ed economica del mondo. Telmo Pievani affronta in queste pagine un viaggio illuminante, a tratti personale, tra scienza ed ecologia, storia e antropologia, scoperte mediche e avventure zoologiche, storie di strane creature e incontri con donne e uomini straordinari. Un itinerario affascinante fra Antropocene ed era pandemica che spiega perché la natura non fa nulla con un fine e come Homo sapiens non sia in fondo che un ramoscello recente, e fragile, nel grande albero della biodiversità. Se oggi ci aggiriamo come scimpanzé a New York non è per compimento di un destino, ma per dono della contingenza, alla quale dovremmo essere grati per l'occasione concessa. Perché anche noi siamo natura, anche noi siamo parte di questa avventura evolutiva.
Solferino, 2022
Abstract: La natura è più grande di noi perché ha tempi lunghi, anzi lunghissimi, mentre noi siamo su questo pianeta da duecento millenni o poco più. Come rane in un paiolo che non si accorgono di finire lentamente bollite, abbiamo cambiato la geofisiologia della Terra innescando un riscaldamento climatico che riduce la biodiversità e crea instabilità, migranti ambientali e conflitti per le risorse. La natura è più grande di noi non solo per la diversità di specie nuove di piante e animali che ogni anno scopriamo, ma perché ci sorprende: uno fra i moltissimi virus che da miliardi di anni circolano sul pianeta in poche settimane ha messo in scacco l'organizzazione sanitaria, sociale ed economica del mondo. Telmo Pievani affronta in queste pagine un viaggio illuminante, a tratti personale, tra scienza ed ecologia, storia e antropologia, scoperte mediche e avventure zoologiche, storie di strane creature e incontri con donne e uomini straordinari. Un itinerario affascinante fra Antropocene ed era pandemica che spiega perché la natura non fa nulla con un fine e come Homo sapiens non sia in fondo che un ramoscello recente, e fragile, nel grande albero della biodiversità. Se oggi ci aggiriamo come scimpanzé a New York non è per compimento di un destino, ma per dono della contingenza, alla quale dovremmo essere grati per l'occasione concessa. Perché anche noi siamo natura, anche noi siamo parte di questa avventura evolutiva.
Raffaello Cortina, 2022
Abstract: Non abbiamo fatto nulla per mitigare il riscaldamento climatico. Fra attese, rinvii e mille altre scuse, le conferenze sul clima sono fallite una dopo l'altra. Così, nel corso dei secoli, il livello dei mari si è innalzato di 65 metri, inondando le grandi pianure della Terra. Il libro racconta il giro del mondo intrapreso per scommessa dal protagonista Ian Fogg nel 2872, a mille anni di distanza da quello realizzato, sempre per scommessa, da Phileas Fogg, l'aristocratico inglese protagonista di Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne. Su jet a idrogeno il viaggio ripercorre le traiettorie dell'espansione umana sulla Terra, con mappe dettagliate delle aree continentali attraversate e schede di approfondimento scienfitico sull'Antropocene contemporaneo, con una sorpresa finale al Polo Sud. Il libro alterna tre linguaggi e livelli di lettura che dialogano tra loro: la dimensione narrativa del viaggio immaginario, la descrizione scientifica delle sfide dell'Antropocene attuale, la potenza visionaria del linguaggio cartografico.
Raffaello Cortina Editore, 11/11/2021
Abstract: Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt'altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede spesso: progettano un esperimento e scoprono l'inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendippo da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all'esplorazione del mondo.Nella storia della scienza molte grandi scoperte sono avvenute così. Qui però non troverete la solita lista di aneddoti, dalla penicillina ai raggi X, da Cristofor Colombo al forno a microonde. Le più sorprendenti storie di serendipità svelano infatti aspetti profondi della logica della scoperta scientifica. Non è solo fortuna: la serendipità nasce da un intreccio di astuzia e curiosità, di sagacia, immaginazione e accidenti colti al volo. La serendipità, soprattutto, ci svela che non sapevamo di non sapere.Dopo i successi di Imperfezione e Finitudine, Telmo Pievani ci accompagna nell'avvincente storia di un'idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande delle nostre conoscenze.
EINAUDI, 29/06/2021
Abstract: La teoria darwiniana dell'evoluzione è il quadro teorico ineludibile entro il quale si inscrivono tutti gli studi della biologia contemporanea. La biologia molecolare, la paleontologia, l'ecologia, la medicina, l'antropologia: nulla di tutto ciò avrebbe alcun senso al di fuori della cornice concettuale evoluzionistica. Fin dai primi appunti - scritti negli anni trenta dell'Ottocento - a Charles Darwin fu chiaro che la sua era qualcosa di piú che una teoria scientifica: era un "lungo ragionamento" che minava alla base la concezione provvidenzialistica del mondo, includendo definitivamente l'uomo entro le leggi di natura. Nei quasi due secoli che ci separano da allora, la teoria dell'evoluzione si è arricchita di innumerevoli fatti nuovi e di una incredibile quantità e varietà di prove sperimentali ed empiriche. Darwin, invariabilmente, funziona. Ma da sempre c'è chi si oppone, tentando di screditare il darwinismo, accusandolo di debolezze che non ha o attribuendogli esiti nefasti che gli sono estranei. Con una chiarezza ammirevole e una buona dose di ironia, Pievani ci aiuta a capire il retroterra culturale dei nuovi creazionisti, propugnatori anche in Italia di un "Disegno Intelligente" in salsa teo-con.
Viaggio nell'Italia dell'Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro
Aboca, 22/04/2021
Abstract: Come ormai tutti purtroppo sappiamo, l'impatto dell'umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti. La realtà geografica che identifichiamo con l'Italia è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste. Considerata questa inedita accelerazione, non possiamo fare a meno di chiederci: come muterà l'aspetto del mondo nel futuro prossimo? Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo allo fusione dei ghiacci perenni e all'innalzamento del livello dei mari. Per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l'Italia proiettandoci, in maniera distopica, nell'anno 2786. Esattamente 1000 anni dopo l'inizio del viaggio in Italia di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la geografia visionaria del nostro futuro: la Pianura padana sarà quasi completamente allagata; i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi; Padova e tantissime altre città saranno interamente sommerse; altre ancora si convertiranno in un sistema di palafitte urbane; le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l'aspetto dei fiordi; Roma sarà una metropoli tropicale; la Sicilia un deserto roccioso del tutto simile a quello libico e tunisino... Tappa dopo tappa, al viaggio di Milordo farà da contraltare l'approfondimento scientifico che motiverà, con dati e previsioni, le ragioni del cambiamento territoriale – illustrato, per l'occasione, con una serie di mappe dettagliatissime create da Francesco Ferrarese. Uno scenario giudicato per fortuna ancora irrealistico, ma utile per farci capire che l'assetto ereditato del nostro Paese non è affatto scontato e che la responsabilità di orientarlo in una direzione o nell'altra è tutta nostra.
Aboca, 2021
Abstract: Un libro sorprendente e provocatorio, che immagina come cambierà la geografia dell'Italia se non saremo capaci di arretrare gli effetti del cambiamento climatico Come ormai tutti purtroppo sappiamo, l'impatto dell'umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti. La realtà geografica che identifichiamo con l'Italia è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste. Considerata questa inedita accelerazione, non possiamo fare a meno di chiederci: come muterà l'aspetto del mondo nel futuro prossimo? Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo allo fusione dei ghiacci perenni e all'innalzamento del livello dei mari. Per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro, il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l'Italia proiettandoci, in maniera distopica, nell'anno 2786. Esattamente 1000 anni dopo l'inizio del viaggio in Italia di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la geografia visionaria del nostro futuro: la Pianura padana sarà quasi completamente allagata; i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi; Padova e tantissime altre città saranno interamente sommerse; altre ancora si convertiranno in un sistema di palafitte urbane; le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l'aspetto dei fiordi; Roma sarà una metropoli tropicale; la Sicilia un deserto roccioso del tutto simile a quello libico e tunisino... Tappa dopo tappa, al viaggio di Milordo farà da contraltare l'approfondimento scientifico che motiverà, con dati e previsioni, le ragioni del cambiamento territoriale - illustrato, per l'occasione, con una serie di mappe dettagliatissime create da Francesco Ferrarese. Uno scenario giudicato per fortuna ancora irrealistico, ma utile per farci capire che l'assetto ereditato del nostro Paese non è affatto scontato e che la responsabilità di orientarlo in una direzione o nell'altra è tutta nostra.
Serendipità : l'inatteso nella scienza / Telmo Pievani
Cortina, 2021
Abstract: Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt'altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l'inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all'esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Qui però non troverete la solita lista di aneddoti, dalla penicillina ai raggi X al forno a microonde. Le più sorprendenti storie di serendipità svelano infatti aspetti profondi della logica della scoperta scientifica. Non è solo fortuna: la serendipità nasce da un intreccio di astuzia e curiosità, di sagacia e accidenti colti al volo. La serendipità, soprattutto, ci svela che non sapevamo di non sapere. Dopo i successi di Imperfezione e Finitudine, Telmo Pievani ci accompagna nell'avvincente storia di un'idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione.
Raffaello Cortina, 2021
Abstract: Grazie agli adattamenti evolutivi che emergono a una velocità senza precedenti, le piante e gli animali stanno sviluppando nuove caratteristiche e abitudini negli ambienti che l’uomo ha creato con cemento e acciaio. Siamo all’inizio di un nuovo capitolo nella storia della vita, in cui emergeranno forme di vita mai viste prima. In futuro una vasta porzione del globo sarà urbanizzata. Dove andrà a finire la natura? In città, come ci racconta Menno Schilthuizen in questo sorprendente libro. Un numero sempre maggiore di specie selvatiche ritaglia per sé nuove nicchie nei centri abitati, mentre l’evoluzione sta compiendo, davanti ai nostri occhi, una svolta straordinaria. Gli animali urbanizzati mostrano comportamenti sempre più intraprendenti, ma non solo: nei piccioni cittadini il piumaggio sta diventando più resistente alle tossine, le piante erbacee che spuntano dalle spaccature dei marciapiedi producono nuovi tipi di semi.
DE, Donzelli, 2021
Abstract: «La stretta relazione tra dissesto geologico e dissesto sociale sottolinea drammaticamente una disattenzione collettiva verso il territorio, che non è semplicemente il luogo dove si nasce o si vive, ma il supporto fisico delle proprie attività, una preziosa risorsa storica, emozionale, economica, e soprattutto uno dei valori fondanti dell’identità umana». Qualsiasi disastro naturale – che sia alluvione, terremoto, incendio o epidemia – è anche un disastro umano. La natura è sempre più lo specchio del comportamento dell’uomo, del modo in cui si relaziona con i suoi simili, in cui guarda a se stesso e al futuro. Per questo è necessario innanzitutto ripensare il ruolo di chi con la natura ha un rapporto privilegiato. Chi si occupa di scienza, e in particolare chi studia la Terra, ha anche una responsabilità sociale: le sue conoscenze hanno importanti ricadute sulle comunità umane e pertanto non sono proprietà intellettuale del singolo, ma bene collettivo. Lo abbiamo visto di recente: le scelte politiche più delicate si affidano al sapere scientifico, e dunque fondamentale è la gestione etica del sapere, di un patrimonio prezioso, da curare e governare tenendo fede ad alcuni principi e doveri imprescindibili. Dalla coscienza di questa necessità nasce la geoetica, un movimento che raccoglie numerosi scienziati in tutto il mondo. Lo scopo è ridefinire l’interazione con il sistema Terra attraverso un approccio critico, scientificamente fondato, pragmatico, il più possibile distante dalle ideologie, alla luce di valori condivisi. La geoetica considera la Terra un sistema di relazioni complesse, di cui l’uomo è parte integrante e attivo modificatore dei sistemi socio-economici. Ma «cos’è che ci rende umani?», si chiede Telmo Pievani nella Prefazione al volume. Da quando è comparso sulla Terra, l’uomo non fa che modificarla a suo piacimento. Eppure, scrive Pievani, «non siamo solo invasivi, siamo anche creativi. Immaginiamo mondi nella nostra testa». Il problema è che abbiamo perso quella facoltà. Sommersi La scienza, a volte, può diventare un alibi; ai geo-scienziati sono chieste certezze, quantificazioni. Quello che bisogna esigere, però, è la capacità di immaginare, è lo sguardo ampio e lungo sul futuro, la costruzione di un’etica della responsabilità umana, individuale e collettiva, verso la Terra. Una «geoetica», che riguardi sì lo scienziato della Terra, la sua etica professionale, ma anche i decisori politici, gli attori dei media, tutti noi.