La rottura
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Materiale linguistico moderno

Bessette, Hélène <1918-2000>

La rottura

Abstract: Il romanzo è l'epistolario di una separazione, quella tra il pastore protestante Georges e Dora, la moglie che ha abbandonato la scena domestica, lasciando il marito, i figli, l'intera comunità. Quasi omonima alla Nora di "Casa di bambola"- dalla quale eredita idealmente il testimone letterario -, Dora è, come scrive Annalisa Lombardi nella postfazione, «l'assente destinataria dell'intera corrispondenza». Assente non solo perché lontana, ma anche, e soprattutto, perché relegata nel silenzio. Mancano infatti le sue lettere, lasciate solo intuire tra le righe di quelle scritte dal marito, quarantaquattro missive che si susseguono una dopo l'altra, come monologhi senza risposta, in quello che alla fine sembra essere un vero e proprio diario intimo o una confessione. È quella di Georges infatti, come ricorda ancora Lombardi, «la parola che fa il romanzo», una parola di cui il silenzio di Dora è la contestazione intima, il negativo («l'opposizione del negativo scritta in bianco», come dice Bessette). Una sorta di decostruzione silenziosa che mette in crisi, portandola letteralmente al punto di rottura, la continuità discorsiva-del tutto illusoria e inautentica-del linguaggio.


Titolo e contributi: La rottura / Hélène Bessette ; traduzione di Silvia Marzocchi ; postfazione di Annalisa Lombardi

Pubblicazione: Trieste : Nonostante, 2016

Descrizione fisica: 245 p. ; 20 cm

EAN: 9788898112135

Data:2016

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Nota:
  • Il romanzo è l'epistolario di una separazione, quella tra il pastore protestante Georges e Dora, la moglie che ha abbandonato la scena domestica, lasciando il marito, i figli, l'intera comunità. Quasi omonima alla Nora di "Casa di bambola"- dalla quale eredita idealmente il testimone letterario -, Dora è, come scrive Annalisa Lombardi nella postfazione, «l'assente destinataria dell'intera corrispondenza». Assente non solo perché lontana, ma anche, e soprattutto, perché relegata nel silenzio. Mancano infatti le sue lettere, lasciate solo intuire tra le righe di quelle scritte dal marito, quarantaquattro missive che si susseguono una dopo l'altra, come monologhi senza risposta, in quello che alla fine sembra essere un vero e proprio diario intimo o una confessione. È quella di Georges infatti, come ricorda ancora Lombardi, «la parola che fa il romanzo», una parola di cui il silenzio di Dora è la contestazione intima, il negativo («l'opposizione del negativo scritta in bianco», come dice Bessette). Una sorta di decostruzione silenziosa che mette in crisi, portandola letteralmente al punto di rottura, la continuità discorsiva-del tutto illusoria e inautentica-del linguaggio.

Nomi: (Autore) (Autore della postfazione, colophon, ecc.) (Traduttore) (Editore)

Soggetti:

Classi: 843.914 Narrativa francese. 1945-1999 [22] A N 8- Narrativa straniera (0) Lettere <genere fiction>

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2016
  • Target: adulti, generale
Testi (105)
  • Genere: lettere

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