Lo scialo
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Materiale linguistico moderno

Pratolini, Vasco <1913-1991>

Lo scialo

Titolo e contributi: Lo scialo : una storia italiana 2. / Vasco Pratolini ; introduzione di Ruggero Jacobbi

Pubblicazione: Milano : A. Mondadori, 1976

Descrizione fisica: 3 v. (XXV, 1078 p. compless.) ; 19 cm

Data:1976

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Serie: Oscar

Nomi: (Editore)

Classi: 853.914 Letteratura narrativa italiana - 1945-1999 (11)

Luoghi: Milano

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 1976

Sono presenti 20 copie, di cui 3 in prestito.

Biblioteca Collocazione Inventario Stato Prestabilità Rientra
Castelbelforte AN ITA PRA VAS 3 CB-3098 Su scaffale Prestabile
Castelbelforte AN ITA PRA VAS 2 CB-3097 Su scaffale Prestabile
Castelbelforte AN ITA PRA VAS 1 CB-3096 Su scaffale Prestabile
Castiglione delle Stiviere - Arturo Sigurtà XX 853.914 PRA VAS 3 CS-9003721 In prestito 25/10/2021
Castiglione delle Stiviere - Arturo Sigurtà XX 853.914 PRA VAS 1 CS-9003719 In prestito 25/10/2021
Castiglione delle Stiviere - Arturo Sigurtà XX 853.914 PRA VAS 2 CS-9003720 In prestito 25/10/2021
Goito NITA PRA sci 1 GO-469 Su scaffale Non disponibile
Goito NITA PRA sci 3 GO-471 Su scaffale Non disponibile
Goito NITA PRA sci 2 GO-470 Su scaffale Non disponibile
Roverbella XX 853 PRA VAS RB-4479 Su scaffale Prestabile
Revere XX 853.914 PRA SCI RV-2021 Su scaffale Prestabile
Solferino LI PRA VAS 2 SF-2828 Su scaffale Prestabile
Solferino LI PRA VAS 1 SF-2827 Su scaffale Prestabile
Solferino LI PRA VAS 3 SF-2829 Su scaffale Prestabile
Sermide XX 853.914 PRA 3 DEPOSITO SM-649 Su scaffale Prestabile
Sermide DEPOSITO 853.914 PRA 2 SM-648 In deposito Prestabile
Sermide DEPOSITO 853.914 PRA 1 SM-647 In deposito Prestabile
Suzzara Piazzalunga XX 853.9 PRAVAS 1 SZ-8817 Su scaffale Prestabile
Suzzara Piazzalunga XX 853.9 PRAVAS 3 SZ-8819 Su scaffale Prestabile
Suzzara Piazzalunga XX 853.9 PRAVAS 2 SZ-8818 Su scaffale Prestabile
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Si deve riconoscere a Vasco Pratolini il grande merito di aver narrato la storia d’Italia della prima metà dello scorso secolo, creando trame e personaggi che ben riescono a rappresentare ciò che sono stati quegli anni. Non è un osservatore degli accadimenti di un’epoca che possa essere definito imparziale, perché l’idea politica comunista che lo anima finisce con il dare corso alle sue storie, ma se il punto di vista è marxista c’è anche una grande correttezza e sensibilità nel non esacerbare le vicende, nel descrivere i personaggi con quella punta d’affetto propria di ogni grande autore, indipendentemente dalla loro positività o negatività. Lo scialo è il secondo romanzo di una trilogia intitolata Una storia italiana e viene dopo lo stupendo Metello (il terzo è Allegoria e derisione); narra di Firenze fra le due grandi guerre e potrebbe essere definito come la parabola della piccola e media borghesia di quella città, estensibile però senza particolari problemi a quella di tutta l’Italia. E’ nata così un’opera che forse non era per corposità nelle intenzioni dell’autore, ma che lui ha sentito come necessaria, per non dire indispensabile, per descrivere, attraverso i tanti personaggi, protagonisti di vita quotidiana, dei rapporti fra il fascismo e appunto la borghesia. Ho detto che si tratta di un lavoro di consistente mole e forse sarebbe meno faticosa la lettura se l’autore avesse provveduto, in sede di stesura definitiva, a qualche opportuna sforbiciata, ma ciò non toglie che, superato lo sgomento iniziale quando ci si accorge delle tante pagine da leggere, il risultato alla fine risulta appagante.
Per quanto, a mio avviso, non si possa parlare di un capolavoro, ma di un romanzo che presenta un livello di eccellenza, occorre riconoscere che l’indagine storico sociologica di Pratolini ha consentito di ben delineare i rapporti fra una borghesia cristallizzata, ma con più ampie aspirazioni, e l’arrembante regime fascista. E non si tratta di una relazione conflittuale, bensì vede questa classe intermedia cercare di cogliere l’occasione per assurgere a più alti livelli. Si tratta di gente che non esita a sporcarsi le mani, a rinnegare le sue origini, in passato proletarie, per lasciarsi trascinare in un folle arrivismo che non scuote le loro coscienze, perché lo scopo è solo uno: emergere, anche a scapito degli altri. Potrei dire che questa classe sociale non ha idee politiche e non è nemmeno fascista, eppure con una leggerezza imperdonabile salta in groppa al cavallo del fascismo, senza pudore e anche senza nessuna convinzione. Mussolini e i suoi fedeli sono soltanto l’occasione e nulla di più, ma se questo può essere la naturale conclusione di un un erudito saggio sociologico, così non si può dire per l’opera letteraria che di certo ha impegnato moltissimo Pratolini, che riesce a generare una trama, densa di personaggi che ruotano incontro a quattro protagonisti principali, e riconoscendo a tutti, nessuno escluso, una dignità che si estrinseca nella loro credibilità, perché mai, e ripeto mai, si ingenera nel lettore il dubbio che gli stessi siano frutto d’invenzione, come in effetti sono.
Certo che Lo scialo finisce con l’apparire un’opera ambiziosa e che talora si perde per strada, complice l’inusitata lunghezza, ma poi alla fine quel fil rouge che appariva incredibilmente aggrovigliato si scioglie e si dipana, recuperando quella logica continuità che, se pur temporaneamente, pareva essersi persa.
Da leggere, senza il benchè minimo dubbio.

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